Già.. questa "analista" di fatti avvenuti e critica
illuminata di risoluzioni adottate dalle autorità in modo
incompetente, mi lascia perplesso. Mi creda se vuole, tutti
possiamo sbagliare, anche lei. In primis chi deve prendere
veramente le decisioni operative, tant'è che in una decade
sono stati emesse quattro ordinanze relative a decreti per
la circolazione. Quindi con ovvii ripensamenti; di gente
stupida o di raziocinanti? In giurisprudenza si alternano
comunemente sentenze di condanna a risoluzioni di innocenza
e via così in relazione a moltissimi casi; allora viene da
pensare che nella trafila giudicante possano esserci delle
incongruenze concettuali, per dirla in modo eufemistico.
Però la cosa che mi lascia pensare è la presunzione che,
avendo a posteriori realizzato che i casi peggiori con
decessi quasi totali sono derivati da e in pazienti anziani,
le decisioni di primo isolamento, cura e attenzione
sarebbero dovute essere "assennatamente" rivolte a
costoro.
Con le budella di qualche pollo, neanche un antico aruspice
avrebbe indirizzato la macchina dei salvatori in tal senso.
Senso che un ultraottantenne come me potrebbe essersi
augurato, ma con quale probabile giusta motivazione? Ma non
era quello il punto di partenza dei guai. Semmai un
bersaglio di dardi ormai lanciati da altre parti, e, vista
la carenza conclamata di contromisure disponibili, anche se
preventivamente accertato il fatalismo avrebbe preso il
sopravvento, purtroppo, al fine di eventuali scelte.
5 aprile 2020 8:44 - roberto9959
Cara Claudia mi piacerebbe sapere quanti anni hai, cosi da
capire se conosci il famoso proverbio " del senno di poi
...." Io ne ho 76.
Ciao