Ho due nipoti ultima delle medie e terza delle elementari.
Premettiamo che, come anche da trasmissioni come "tutti in
classe" di radio 1, ad altro che si legge e da informazioni
dirette, questa delle lezioni da remoto non potrà mai
essere la risoluzione dell'apprendimento rispetto alla
scuola dal vivo, in classe e con gli insegnanti e gli altri
alunni presenti, non ultimi gli altri presìdi che si
toccano "con mano". E' solo una pezza.
Inoltre mi risulta, ma qui bisognerebbe esaminare le varie
realtà, che solo alcune materie sono un po' divulgate e
insegnate nella limitazione di uno schermo e nel solitario
dell'alunno che, magari contemporaneamente, si macina un po'
di smartphone.
Nessuno, quindi, potrà decidere bene e nel migliore dei
modi perchè, innanzitutto, come detto nell'articolo ma come
pensato anche da tutti, necessita verificare come questo
periodo epidemico(perchè siamo in Italia e ragioniamo per
l'Italia)andrà a finire. Per il "pan" ci si penserà. C'è
addirittura anche chi ipotizza ondate virali successive per
mesi e mesi a causa di allentamenti delle contromisure o
anche di (già ipotizzate e anche in parte verificate)
mutazioni del virus che potrebbero richiedere altri tipi di
interventi, o altro.
Se va tutto bene, l'ipotesi di protrazione fino ad agosto
risolve poco dal punto di vista didattico perchè col caldo
diviene molto difficile dare appieno insegnamento e
riceverlo anche di più.Poi la sollevazione di tutti gli
operatori implicati nella gestione delle ferie e
dell'indotto. Con i ragazzi a casa e scuola, gran parte
delle famiglie non andrebbe in ferie con ulteriore disastro
economico; e questo è importantissimo.
Inoltre si dovrebbe ricominciare l'anno successivo
immediatamente dopo. Nessuno ce la farebbe.
L'ipotesi di perdere tutto l'anno sarebbe la più
plausibile. Due modalità a mio avviso: promuovere con la
parzialità di quanto si sia appreso e verifica più blanda
tenendone conto in esami o scrutini(ma creando però scolari
di serie b costretti, loro malgrado, ad avere meno
pienezza(ma sai...sei di quelli del 2020), e un curriculum
meno importante, oppure far saltare del tutto un anno (un
po' come si faceva ai tempi andati quando molti venivano
bocciati). Si ricomincia dalla stessa classe (una didattica
oculata potrebbe creare scolari più formati ed approfondire
programmi meglio e più di sviluppo in quanto in gran parte
già sviscerati ed appresi.
Alla fin fine i bocciati di una volta non ne risentivano
eccessivamente; solo le famiglie si vedevano allungare i
tempi di mantenimento(perchè si cercava lavoro subito) che,
peraltro, costava molto meno di adesso, ma adesso è
comunque molto normale tenersi in casa figli da mantenere
anche dopo la scuola.
Terza ipotesi, a mio avviso, allungare un po' il prossimo
anno scolastico(2020/21) facendo, come si suol dire anche in
altre proposte attuali di scuole alternative, due anni in
uno. In fondo cominciare un mese prima(diciamo dal 20 di
agosto e finire un mese dopo, l'anno prossimo. Si
recupererebbe il tutto senza spostare vita scolastica.