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22 marzo 2020 16:28 - savpg8801
Ho due nipoti ultima delle medie e terza delle elementari. Premettiamo che, come anche da trasmissioni come "tutti in classe" di radio 1, ad altro che si legge e da informazioni dirette, questa delle lezioni da remoto non potrà mai essere la risoluzione dell'apprendimento rispetto alla scuola dal vivo, in classe e con gli insegnanti e gli altri alunni presenti, non ultimi gli altri presìdi che si toccano "con mano". E' solo una pezza.
Inoltre mi risulta, ma qui bisognerebbe esaminare le varie realtà, che solo alcune materie sono un po' divulgate e insegnate nella limitazione di uno schermo e nel solitario dell'alunno che, magari contemporaneamente, si macina un po' di smartphone.
Nessuno, quindi, potrà decidere bene e nel migliore dei modi perchè, innanzitutto, come detto nell'articolo ma come pensato anche da tutti, necessita verificare come questo periodo epidemico(perchè siamo in Italia e ragioniamo per l'Italia)andrà a finire. Per il "pan" ci si penserà. C'è addirittura anche chi ipotizza ondate virali successive per mesi e mesi a causa di allentamenti delle contromisure o anche di (già ipotizzate e anche in parte verificate) mutazioni del virus che potrebbero richiedere altri tipi di interventi, o altro.
Se va tutto bene, l'ipotesi di protrazione fino ad agosto risolve poco dal punto di vista didattico perchè col caldo diviene molto difficile dare appieno insegnamento e riceverlo anche di più.Poi la sollevazione di tutti gli operatori implicati nella gestione delle ferie e dell'indotto. Con i ragazzi a casa e scuola, gran parte delle famiglie non andrebbe in ferie con ulteriore disastro economico; e questo è importantissimo.
Inoltre si dovrebbe ricominciare l'anno successivo immediatamente dopo. Nessuno ce la farebbe.
L'ipotesi di perdere tutto l'anno sarebbe la più plausibile. Due modalità a mio avviso: promuovere con la parzialità di quanto si sia appreso e verifica più blanda tenendone conto in esami o scrutini(ma creando però scolari di serie b costretti, loro malgrado, ad avere meno pienezza(ma sai...sei di quelli del 2020), e un curriculum meno importante, oppure far saltare del tutto un anno (un po' come si faceva ai tempi andati quando molti venivano bocciati). Si ricomincia dalla stessa classe (una didattica oculata potrebbe creare scolari più formati ed approfondire programmi meglio e più di sviluppo in quanto in gran parte già sviscerati ed appresi.
Alla fin fine i bocciati di una volta non ne risentivano eccessivamente; solo le famiglie si vedevano allungare i tempi di mantenimento(perchè si cercava lavoro subito) che, peraltro, costava molto meno di adesso, ma adesso è comunque molto normale tenersi in casa figli da mantenere anche dopo la scuola.
Terza ipotesi, a mio avviso, allungare un po' il prossimo anno scolastico(2020/21) facendo, come si suol dire anche in altre proposte attuali di scuole alternative, due anni in uno. In fondo cominciare un mese prima(diciamo dal 20 di agosto e finire un mese dopo, l'anno prossimo. Si recupererebbe il tutto senza spostare vita scolastica.
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