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4 dicembre 2019 9:27 - gilmito
Il problema, è sempre esistito: a scuola non tanto per il luogo in se, ma solo perché è un luogo dove si concentrano per istituzione, tutti i giovani di una società che ormai non è più capace di gestire il minimo dei problemi. Appunto, la scuola!
Questo istituto così nobile dove si formano (o dovrebbero farlo, se qualcuno fosse mai capace di riuscirci, ormai gli insegnanti, per fortuna non tutti, si comportano come impiagati) gli individui che domani faranno il futuro di una nazione (del mondo per guardare più in grande), è tutto meno che quello che istituzionalmente è chiamato a fare.
Aprite i quotidiani di oggi: "La scuola non fa crescere!".
E si vuol fare ideologia sul consumo degli spinelli a scuola?
Ma per piacere...
Diciamo che la scuola ha bisogno di essere RI-fondata, a cominciare dagli edifici.
28 novembre 2019 17:13 - VDonvito
gentile ennius etc etc
quello che lei dice non è semplicemente vero, visto che è tutto discrezionale e le regole più restrittive non vengono mai applicate: https://www.fuoriluogo.it/droghe/faq/faq-cannabis-sanzioni-p enali-e-amministrative/#.XeD9WstKhpg
28 novembre 2019 15:51 - enniusfirst
Egregio Donvito ,

la Sua pappardella "Spinelli a scuola . Che fare ? " ( poteva riassumere il Suo pensiero occupando metà righe ! ) trasuda di messaggi impliciti ed espliciti rivolti alla scuola perché la cosa si chiuda con un buffetto ovvero " .. di dire allo studente di non farsi le canne a scuola." e nulla più, anche perché questi insegnati quale autorità possono avere se così Lei insinua:

"Ma chi è il giudice? L’autorità scolastica, composta da esseri umani ognuno con la propria storia che, quasi sempre, comprende l’essersi fatto una canna in “passato”, e spesso in condizioni simili a colui che devono ora giudicare."

Affermare da parte Sua che :
"Al di fuori della scuola, chi si fa una canna viene mediamente redarguito dall’autorità di polizia, ...",

mi pare alquanto ... riduttivo alla luce delle seguenti sanzioni amministrative :

sospensione o divieto di ottenere uno o più documenti fra
* patente / patentino di guida,
* porto d'armi,
* passaporto e carta d'identità a fini di espatrio,
* permesso di soggiorno per gli stranieri.

Ah, dunque, sarei io a mistificare ?
28 novembre 2019 8:05 - VDonvito
mister Ennisufirst
perché modifica quello che c'è scritto nel testo sì da piegarlo alle sue critiche?
Possiamo anche non essere d'accordo, ma cambiare il testo significa mistificare.
Al di fuori della scuola se ti fai uno spinello, l'autorità ti dice di non farlo. Punto. E la tua vita continua.
Nella scuola, se ti fai uno spinello, invece, ti possono espellere, e la tua vita cambia.
Nei regolamenti scolastici non si dice che è vietato farsi gli spinelli, ma è vietato tenere un comportamento non consono, bla bla.... quindi l'autorità scolstica dever giudicare se farsi uno spinello sia consono o meno... e a cosa si deve riferire se non alle leggi dello Stato? O forse la scuola deve essere più punitiva delle leggi civili? Per capirsi: si espelle da scuola chi fuma tabacco o si ubriaca di alcool (comportamenti altrettanto considerati impropri al decoro)? No. E, invece lo si fa per uno spinello. Non è questo un metro e due misure?
La mia precisazione serve se vuole ragionare. Altrimenti contnui a mistificare...
27 novembre 2019 16:37 - enniusfirst
Dopo tanta affabulazione, si deve concludere che per Donvito la funzione educatrice dovrebbe consistere in una pacca amicale sulle spalle del reo da parte di chi dovrebbe far rispettare le regole e nulla più, lasciando libero arbitrio a ciascuno di comportarsi come gli pare.

È bello educare le nuove generazioni facendo intuire loro che leggi e regolamenti sono equiparabili alle .....gride manzoniane.

Per Donvito la funzione educatrice, di fatto, si riassume nel laissez faire, laissez passer...
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