Il problema, è sempre esistito: a scuola non tanto per il
luogo in se, ma solo perché è un luogo dove si concentrano
per istituzione, tutti i giovani di una società che ormai
non è più capace di gestire il minimo dei problemi.
Appunto, la scuola!
Questo istituto così nobile dove si formano (o dovrebbero
farlo, se qualcuno fosse mai capace di riuscirci, ormai gli
insegnanti, per fortuna non tutti, si comportano come
impiagati) gli individui che domani faranno il futuro di una
nazione (del mondo per guardare più in grande), è tutto
meno che quello che istituzionalmente è chiamato a fare.
Aprite i quotidiani di oggi: "La scuola non fa
crescere!".
E si vuol fare ideologia sul consumo degli spinelli a
scuola?
Ma per piacere...
Diciamo che la scuola ha bisogno di essere RI-fondata, a
cominciare dagli edifici.
28 novembre 2019 17:13 - VDonvito
gentile ennius etc etc
quello che lei dice non è semplicemente vero, visto che è
tutto discrezionale e le regole più restrittive non vengono
mai applicate:
https://www.fuoriluogo.it/droghe/faq/faq-cannabis-sanzioni-p
enali-e-amministrative/#.XeD9WstKhpg
28 novembre 2019 15:51 - enniusfirst
Egregio Donvito ,
la Sua pappardella "Spinelli a scuola . Che fare ? " (
poteva riassumere il Suo pensiero occupando metà righe ! )
trasuda di messaggi impliciti ed espliciti rivolti alla
scuola perché la cosa si chiuda con un buffetto ovvero " ..
di dire allo studente di non farsi le canne a scuola." e
nulla più, anche perché questi insegnati quale autorità
possono avere se così Lei insinua:
"Ma chi è il giudice? L’autorità scolastica, composta da
esseri umani ognuno con la propria storia che, quasi sempre,
comprende l’essersi fatto una canna in “passato”, e
spesso in condizioni simili a colui che devono ora
giudicare."
Affermare da parte Sua che :
"Al di fuori della scuola, chi si fa una canna viene
mediamente redarguito dall’autorità di polizia, ...",
mi pare alquanto ... riduttivo alla luce delle seguenti
sanzioni amministrative :
sospensione o divieto di ottenere uno o più documenti
fra
* patente / patentino di guida,
* porto d'armi,
* passaporto e carta d'identità a fini di espatrio,
* permesso di soggiorno per gli stranieri.
Ah, dunque, sarei io a mistificare ?
28 novembre 2019 8:05 - VDonvito
mister Ennisufirst
perché modifica quello che c'è scritto nel testo sì da
piegarlo alle sue critiche?
Possiamo anche non essere d'accordo, ma cambiare il testo
significa mistificare.
Al di fuori della scuola se ti fai uno spinello, l'autorità
ti dice di non farlo. Punto. E la tua vita continua.
Nella scuola, se ti fai uno spinello, invece, ti possono
espellere, e la tua vita cambia.
Nei regolamenti scolastici non si dice che è vietato farsi
gli spinelli, ma è vietato tenere un comportamento non
consono, bla bla.... quindi l'autorità scolstica dever
giudicare se farsi uno spinello sia consono o meno... e a
cosa si deve riferire se non alle leggi dello Stato? O forse
la scuola deve essere più punitiva delle leggi civili? Per
capirsi: si espelle da scuola chi fuma tabacco o si ubriaca
di alcool (comportamenti altrettanto considerati impropri al
decoro)? No. E, invece lo si fa per uno spinello. Non è
questo un metro e due misure?
La mia precisazione serve se vuole ragionare. Altrimenti
contnui a mistificare...
27 novembre 2019 16:37 - enniusfirst
Dopo tanta affabulazione, si deve concludere che per Donvito
la funzione educatrice dovrebbe consistere in una pacca
amicale sulle spalle del reo da parte di chi dovrebbe far
rispettare le regole e nulla più, lasciando libero arbitrio
a ciascuno di comportarsi come gli pare.
È bello educare le nuove generazioni facendo intuire loro
che leggi e regolamenti sono equiparabili alle .....gride
manzoniane.
Per Donvito la funzione educatrice, di fatto, si riassume
nel laissez faire, laissez passer...