La realtà è sempre una: i soldi. Ovvero il termini di paragone sono i soldi, i prezzi, il commercio, i consumi.
Ma su che leve potrebbe un qualsiasi povero e sempre novello Governo premere se non sui soldi? Il paradigma è far pagare di più o tassare per avere dei risultati. Ecco che le imposte e tasse, nella loro testolina, significano eliminare questo mantra dell'inquinamento, dello spreco, delle sostituzioni. Gocce nel mare. Tisane di erbette al malato terminale.
Se con tutte queste manovre atte solo a far cassa riuscissimo a fare in modo che i consumi di materiali inquinanti diminuissero, ma, d'altro canto, inducessimo l'aumento della popolazione e quindi i consumi, saremmo, se non pari, in deficit di risultato. Nulla di fatto; con l'unica differenza che tutta la popolazione, per permettere allo Stato di incassare di più, pagherebbe di più al consumo. Sempre la stessa manfrina senza risultati.
Se la si smettesse di considerare i prodotti buoni, non inquinanti, appetibili, sicuri, migliori, ecc. solo inculcando il concetto che se costa poco fa schifo, ovvero che se più paghi meglio compri, o ancora quello più sciocco che "chi inquina paga" (è a dire che chi ha soldi e voglia o possibilità di pagare può inquinare quanto vuole)......vedete che i parametri sono sempre basati sui soldi?
Il guaio che con questo stillicidio di idiozie nulla cambia se non in peggio. Ma la politica è salva (quasi)...