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25 luglio 2019 21:55 - savpg8801
Tutti questi psicologi, psicoanalisti, anche psichiatri sono più psicopatici dei loro pazienti. Questo articolo lo dimostra nella esasperata teoria che sia la famiglia a gestire il sistema ricombinante come poteva esserlo sicuramente un tempo. Oggi la famiglia non esiste praticamente più; i genitori, ammesso che lo siano sempre e biologicamente, sono individui con emancipazioni distinte, ognuno è decidente su se stesso fino al non-dialogo e fino anche alla rottura. E cosa pensano questi analisti dei comportamenti di due individui ( che dovrebbero formare un corpo e un pensiero unico e non ambiguo ) che sono spesso in conflitto già tra loro, che molti sono separati o prematuramente divorziati, che i loro comportamenti vengono rilevati e quasi assunti come modello dai loro figli?
Diano pure la responsabilità alla prematura modificazione da bambino a adolescente, ai mezzi che la scienza ha messo loro in mano (ma anche ai "grandi" che ormai si comportano pur essi da bambinetti), ai ricorsi sempre più frequenti ai "social" per imparare sempre di più anche negativamente, e per darsi importanza nell'essere sempre connessi e presenti, seppur in modo virtuale ma che, nell'animo modificato dei giovani non trova differenze con la concretezza e la realtà. Infatti il virtuale dà meno problemi e responsabilità. Un conto è dire una parolaccia a uno presente in carne ed ossa o fargli una dichiarazione d'amore, o esibirgli qualcosa di intimo che, invece, risulta molto più facile via mezzo elettronico.
In queste condizioni le teorie degli psicologi e compagnia bella, divengono pur esse psicotiche.
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