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19 luglio 2018 12:30 - mauropon
Presentare un reclamo all'URP non serve assolutamente a niente. E' ora che il cittadino sia cosciente dei propri diritti, delle leggi e si ribelli ai burocrati e a questo stato di cose. Io, ormai, già tre volte mi sono comportato così, ottenendo quasi immediata soddisfazione.
Le liste di prenotazione non possono essere "chiuse" per legge (commi 282 e 284 dell'art. 1 L. 266/2005) e, quando accade, il responsabile civile e, soprattutto, PENALE, è il DG della ASL di riferimento (Dpcm 16/04/2002), che dovrebbe vigilare affinché ciò non avvenga.
Per cui i passi da fare sono i seguenti:
1 - Accertarsi che la "chiusura" sia effettiva e farsi dire, possibilmente davanti a testimoni, di chi è la disposizione della "chiusura" delle prenotazioni; meglio, eventualmente, farsi dare copia della disposizione;
2 - Se quanto sopra viene rifiutato prendere i dati di chi riferisce la chiusura e chiedere di parlare col suo diretto superiore responsabile del reparto o del CUP: a tutti dire che è in ballo una questione penale, oltre che civile, e, quindi, o ti danno copia della disposizione, o ti dicono chi ha imposto tale disposizione, oppure la denuncia verrà fatta a tutti quelli del front-office con cui hai parlato;
3 - Andare dai carabinieri o, meglio, direttamente alla Procura della Repubblica e presentare in carta libera un esposto-denuncia penale (su internet trovi i facsimili) al DG della ASL e a tutti quelli che sono direttamente o indirettamente responsabili della "chiusura", descrivendo i fatti, citando le disposizioni di legge e facendosi rilasciare copia;
4 - Inviare via PEC o raccomandata al DG ASL e, per conoscenza, al responsabile del reparto o del CUP.
Vedrai che qualcuno "si sveglia"
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