COMMENTI
  (Da 1 a 23 di 23)  
5 novembre 2018 23:44 - ennius1
... enius4531 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname e tutto lascia pensare che faccia parte degli aficionados dell'erba magica, soliti a giustificare l'uso di sostanze atte ad eccitare i neuroni in modo fasullo , a motivo di vuoti esistenziali o culturali, da fancazzismo e frustrazioni da addebitare al mondo che li circondano, limitandosi al proprio io non essendo in grado di andare oltre..

Per cui si ritiene che una via di scampo sia la ricerca di una pozione magica capace di superare tali angustie .

Un pò come avviene nel mondo dello sport quando, constatati i propri limiti, si passa a doparsi.
5 novembre 2018 18:18 - enius4531
ero da molto che non ridevo così - chinaski, !!

Sto povero coglione, crede che qualcuno legga

le

sue cazzate,

invece, basta vedere il suo

nomignolo di merda per saltare a piè pari tutto

l'inutile sproloquio.

Che cazzo gli avrà fatto ADUC a 'sto idiota??

Boh, sarei curioso di vederlo in faccia il

deficiente.

I fatti, supportati dalla ricerca

specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita

si può smettere volendo, mentre essere nato

coglione è una condizione che ti accompagna
3 novembre 2018 16:25 - ennius1
La ricerca specialistica fornisce questa spiegazione riguardo i neuroni affumicati degli aficionados dell'erba magica .

" Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i seguenti effetti:
la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per una “estensione della consapevolezza”, non realizzano che si tratta di un disturbo.»
3 novembre 2018 7:57 - enius4531
ero da molto che non ridevo così - chinaski, !!

Sto povero coglione, crede che qualcuno legga

le

sue cazzate,

invece, basta vedere il suo

nomignolo di merda per saltare a piè pari tutto

l'inutile sproloquio.

Che cazzo gli avrà fatto ADUC a 'sto idiota??

Boh, sarei curioso di vederlo in faccia il

deficiente.

I fatti, supportati dalla ricerca

specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita

si può smettere volendo, mentre essere nato

coglione è una condizione che ti accompagna

dalla culla alla bara.
5 novembre 2018 14:32 - ennius1
.... una nuova testimonianza specialistica attesta gli effetti dell'erba magica sul comprendonio.

Legalizzazione cannabis. Cnr: rischi per sviluppo mentale
22 luglio 2016

.... il Dr. Vincenzo di Marzo (1) ricercatore del Cnr tra i massimi esperti degli effetti che i cannabinoidi possono avere sul fisico.

Esistono degli studi condotti sull`uomo che indicano che l`utilizzo continuo, eccessivo, di preparati a base di Thc possono portare ovviamente effetti sulla cognizione, sulla memoria e sulla percezione anche di lunga durata", continua Di Marzo.
Per Di Marzo "si possono avere dei disturbi anche profondi dello sviluppo neuronale. Questo, ovviamente, ancora una volta si verifica quando si utilizzano dosi molto elevate di Thc.

Il Thc come molecola non è un attivatore molto potente dei ricettori degli endocannabinoidi presenti nel cervello, però è chiaro che se si consumano alte dosi di Thc si possono avere degli effetti sullo sviluppo neuronale molto profondi".
.......

(1) direttore di ricerca presso l'Istituto di. Chimica Biomolecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ICB-CNR) di. Pozzuoli, Napoli

Primo Ricercatore dell' Endocannabinoid Research Group dell' Istituto per la Chimica di Molecole di Interesse Biologico del CNR di Napoli.

E’ fra i 400 scienziati migliori del mondo secondo lo European Journal of Clinical Investigation
5 novembre 2018 10:32 - enius4531
ero da molto che non ridevo così - chinaski, !!

Sto povero coglione, crede che qualcuno legga

le

sue cazzate,

invece, basta vedere il suo

nomignolo di merda per saltare a piè pari tutto

l'inutile sproloquio.

Che cazzo gli avrà fatto ADUC a 'sto idiota??

Boh, sarei curioso di vederlo in faccia il

deficiente.

I fatti, supportati dalla ricerca

specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita

si può smettere volendo, mentre essere nato

coglione è una condizione che ti accompagna
3 novembre 2018 16:25 - ennius1
La ricerca specialistica fornisce questa spiegazione riguardo i neuroni affumicati degli aficionados dell'erba magica .

" Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i seguenti effetti:
la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per una “estensione della consapevolezza”, non realizzano che si tratta di un disturbo.»
3 novembre 2018 12:21 - enius4531
Ero da molto che non ridevo così - chinaski, !!

Sto povero coglione, crede che qualcuno legga

le

sue cazzate,

invece, basta vedere il suo

nomignolo di merda per saltare a piè pari tutto

l'inutile sproloquio.

Che cazzo gli avrà fatto ADUC a 'sto idiota??

Boh, sarei curioso di vederlo in faccia il

deficiente.

I fatti, supportati dalla ricerca

specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita

si può smettere volendo, mentre essere nato

coglione è una condizione che ti accompagna

dalla culla alla bara.
3 novembre 2018 8:16 - ennius1
.... indotti dalla dipendenza a chiudersi nel loro mondo fatto di fumo, gli aficionados dell'erba magica non possono comprendere appieno ciò che la ricerca specialistica ha svelato sugli effetti del pattume ludico come causa dei loro deficit cognitivi .

La reattività di simili soggetti non può che esprimersi in lunghissimi cazzeggi recitati di fatto davanti ad uno specchio in quanto, in ultima istanza, rivolti a se stessi .

Un parere di uno specialista in materia ci dice che ...

Giuseppe Ducci psichiatra direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma.
Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche a stampa di cui 16 su riviste internazionali peer-reviewed, autore o curatore di 7 libri,editor di 4 numeri speciali dell’International Journal of Mental Healthyh

"Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo, avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma. ..

Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del cervello produce deliri e allucinazioni.

"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che, dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un futuro da lungoassistiti". ..

E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro complicato"...

".....Insomma, definire la cannabis una droga leggera è una vera fesseria".
3 novembre 2018 7:55 - enius4531
Ero da molto che non ridevo così - chinaski, !!

Sto povero coglione, crede che qualcuno legga

le

sue cazzate,

invece, basta vedere il suo

nomignolo di merda per saltare a piè pari tutto

l'inutile sproloquio.

Che cazzo gli avrà fatto ADUC a 'sto idiota??

Boh, sarei curioso di vederlo in faccia il

deficiente.

I fatti, supportati dalla ricerca

specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita

si può smettere volendo, mentre essere nato

coglione è una condizione che ti accompagna

dalla culla alla bara.
3 novembre 2018 0:01 - ennius1
La ricerca specialistica fornisce questa spiegazione riguardo i neuroni affumicati degli aficionados dell'erba magica .

" Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali. Il THC si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i seguenti effetti:
la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per una “estensione della consapevolezza”, non realizzano che si tratta di un disturbo.»
2 novembre 2018 18:43 - chinaski
I fatti, supportati dalla ricerca specialistica, ci dicono che ....


....di fumare erba ad un certo punto della vita si può smettere volendo, mentre essere nato coglione è una condizione che ti accompagna dalla culla alla bara.
2 novembre 2018 16:20 - ennius1
I fatti, supportati dalla ricerca specialistica, ci dicono che ....

Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."
2 novembre 2018 9:40 - enius4531
toh, fatti 'sti altri 5 cents di troll-azione.
2 novembre 2018 9:40 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
31 ottobre 2018 14:18 - ennius1
I fatti, supportati dalla ricerca specialistica, ci dicono che ...

HARVARD, LO STUDIO: ‘USO MARIJUANA, ANCHE LIEVE E CASUALE, DANNEGGIA CERVELLO’
APRILE 16, 2014

Esperimenti della Harvard Medical School con la cannabis hanno dimostrato che anche il suo uso casuale è alla base di danni permanenti al cervello.
Questa è ben lungi dall’essere una droga “leggera” e nessuno sotto i 30 anni dovrebbe mai usarla, dicono gli scienziati che hanno condotto la ricerca.

Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences 16 aprile 2014 , le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono stati trovati avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali.
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. Alcune persone utilizzano marijuana una o due volte la settimana.
Questa gente pensa che un po’ di uso ‘ricreativo’ non causi problemi. I dati dicono che è vero il contrario. .....
31 ottobre 2018 8:56 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
29 ottobre 2018 16:23 - ennius1
I fatti, supportati da ricerche specialistiche, ci dicono che....

USA - Marijuana pericolosa per cervello adolescenti. Accademia Pediatri
Notizia  28 febbraio 2017


Attenzione ai danni della marijuana per lo sviluppo cerebrale degli adolescenti, ha effetti ben più pericolosi che sulla materia grigia degli adulti. L'avvertimento, rivolto specialmente ai genitori americani che ne fanno uso, arriva dall'Accademia dei pediatri Usa. Sulla rivista 'Pediatrics', gli specialisti prendono posizione contro l'utilizzo di cannabis da parte di bambini e teen-ager, anche per ragioni mediche.
A far scattare la nota - secondo l'organizzazione - è il 'lassismo' instauratosi dopo la liberalizzazione in molti stati dell'erba a uso ricreativo.

"I genitori che ne fanno uso - osserva il co-autore dello studio Seth Ammerman, professore alla Stanford University - pensano vada bene anche per i propri figli, ma non e' così". "Molti - osserva ancora il ricercatore - dicono ai medici: 'io uso la marijuana moderatamente e non mi crea problemi', perche' non lasciarla usare anche ai miei figli". Il rapporto su Pediatrics sottolinea che il cervello continua il suo sviluppo almeno sino ai 20 anni, e secondo vari studi, l'uso di cannabis altererebbe le regioni del cervello preposte alla pianificazione ed alla memoria. 
29 ottobre 2018 12:39 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
27 ottobre 2018 8:24 - ennius1
I fatti, supportati da numerose ricerche specialistiche, ci dicono che ..

OLANDA - Cannabis aumenta rischio psicosi
2 marzo 2011

...gli esperti della Maastricht University (Olanda) hanno arruolato in Germania e studiato un gruppo di quasi duemila ragazzi fra i 14 e i 24 anni per ben 10 anni. Ebbene, i dati hanno confermato che fumare spinelli raddoppia il rischio di sintomi psicotici piu' in la' negli anni, e che l'uso continuo di cannabis accresce il pericolo che questi disturbi persistano nel tempo. Infine gli esperti non hanno rilevato un collegamento fra pre-esistenza di malattie mentali e uso di cannabis.."
27 ottobre 2018 7:56 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
26 ottobre 2018 23:56 - ennius1
I fatti, supportati da numerose ricerche specialistiche, ci dicono che ...

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio 9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trustk. '
26 ottobre 2018 17:06 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
26 ottobre 2018 12:18 - ennius1
I fatti, supportati da numerose ricerche specialistiche, ci dicono che ....

'A fare il punto della questione arriva oggi uno studio realizzato da Wayne Hall, consulente dell’Oms e tra i massimi esperti degli effetti della marijuana, che analizza e riassume i risultati delle principali ricerche effettuate negli ultimi 20 anni. I risultati, pubblicati sulla rivista Addiction, dimostrerebbero la presenza di moltissimi effetti negativi per la salute.

L’ipotesi di Hall è che venti anni fa la cannabis veniva reputata poco dannosa per la salute per via della mancanza di dati epidemiologici sufficienti su consumatori abituali. Per questo, il suo studio punta a mettere a confronto gli effetti della cannabis come potevano essere stimati dagli studi scientifici disponibili nel 1993, con quelli che possono essere dimostrati oggi. Il bilancio che emerge dall’analisi, che va sottolineato si concentra unicamente sugli effetti negativi della sostanza, non è molto positivo.'.


Addiction First
published: 7 October 2014

Conclusioni
'La letteratura epidemiologica degli ultimi 20 anni mostra che l'uso di cannabis aumenta il rischio di incidenti e può produrre dipendenza, e che esistono coerenti associazioni tra uso regolare di cannabis e scarsi risultati psicosociali e salute mentale nell'età adulta.'

Conclusions
"The epidemiological literature in the past 20 years shows that cannabis use increases the risk of accidents and can produce dependence, and that there are consistent associations between regular cannabis use and poor psychosocial outcomes and mental health in adulthood."
26 ottobre 2018 8:19 - enius4531
Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non utilizzarla prima dei 17 anni: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al cervello (tanto per citarne uno sul tabacco: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da cannabis e quella da altre sostanze andare qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html. Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe vietare buona parte della tecnologia di uso comune (videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere, ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon, Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia, Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS), Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5 miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20 miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per la repressione di una pianta, in maniera totalmente infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
  COMMENTI
  (Da 1 a 23 di 23)