Meraviglia, e non poco, l'ottusità dei ragionamenti e delle
trovate dei "capi" responsabili (?) per arginare o indurre a
smettere di fumare!
Chi ha fumato(e spero anche di più chi proprio non fuma) sa
benissimo che il fumo è una droga, un vizio, una dipendenza
oltre a una condizione prichica. Io fumo e non smetterò mai
perchè mi piace, mi dà tranquillità, mi fa concentrare,
mi dà tono, mi distingue, e mi è necessario come la vita
stessa. Quella vita, però, che perderò quasi certamente
fumando (quantità o durata influenti), o l'avrò fatalmente
rovinata(per sè e per gli altri istituzioni comprese. E
questo diviene un automatismo inconscio, senza ragionamenti
al riguardo.
Le etichette, gli slogan, la pubblicità ministeriale o di
altri blandi creduloni, le vignette, le divulgazioni
scientifiche, i richiami di altre persone o di associazioni,
e, peggio, la credenza sciocchina che basti mettere un po'
più di tassina per indurre alla soppressione del fumo serva
a qualcosa se non a definire di essersi tolti il pensiero
istituzionale, è pura follia.
E non andiamo, please, a tirar fuori qualche casistica
(magari pilotata o di pochi numeri) che dichiari che qualche
poverello(di soldi) ha smesso di fumare per non aver qualche
euro in più. Andrà a rubare, chiedere la carità, non
mangiare che fagioli, ma fumerà comunque.
Proprio i ragionamenti di certi analisti sono
insopportabili.