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28 gennaio 2013 2:28 - pic3568
Ciao Massimiliano. Purtroppo anche dopo che in FVG sarà approvata come altrove la legge regionale su farmaci e preparazioni magistrali a base di cannabinoidi, che verrà discussa in aula a Trieste nei prossimi giorni, la situazione per quanto riguarda i medici non cambierà. Nel senso che anche se come ora non sarà possibile impedire ad un medico di utilizzare quei farmaci, niente e nessuno potrebbe mai "costringere" il medico a prescrivere la terapia, se non vuole.
Può liberamente rifiutarsi di firmare la richiesta, anche se come ben metti in evidenza, i farmaci che ti vengono prescritti attualmente hanno pesanti effetti collaterali, mentre la cannabis medicinale sarebbe più efficace e con meno side-effects, consentendoti una migliore resa anche sul lavoro. Anche se lo avessi già sperimentato personalmente, la competenza e responsabilità della prescrizione è esclusivamente sua, ed il tuo "diritto di non soffrire" è in effetti riconosciuto ufficialmente solo nella misura in cui il medico sia d'accordo a compilare la ricetta, infatti esiste la libertà di cura da parte del medico, ma non quella sulla scelta terapeutica da parte del malato, in particolare quando si parla di cannabis.
Una volta ottenuta la richiesta del medico, è relativamente facile smontare gli eventuali pretestuosi ostacoli posti dalle farmacie territoriali della Asl (lo è meno quando a mettersi di traverso sono le farmacie ospedaliere), ma la prescrizione del medico è comunque una condizione sine qua non, ed in caso di suo rifiuto l'unica opzione possibile sarebbe quella di rivolgersi ad un altro medico.
Quella a base di cannabis medicinale è l'unica cura per la quale sono gli stessi malati a dover pressare ed informare il proprio medico, a causa delle terroristiche campagne anticannabis che subiamo da anni da parte del Dipartimento Politiche Antidroga, quindi non scoraggiarti e non arrenderti alle prime incomprensioni, è stato così per tutti i (pochissimi) pazienti che negli ultimi 5-6 anni sono riusciti ad ottenerla. Speriamo che la situazione si evolva, ma se lo farà sarà soprattutto grazie alla determinazione di pazienti come te.
Tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.
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