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3 febbraio 2016 8:35 - paolo3701
Oltre alle acciaierie ed il loro "effetto ILVA", a Vicenza nessuno si preoccupa che l'impianto di teleriscaldamento è alimentato ad olio combustibile pesante. Quindi tanto vale ricordare che chi ha voluto quell'impianto, che dovrebbe sgravare la città dall'inquinamento ed i cittadini da un costo eccessivo per il diritto di riscaldarsi, dovrebbe anche giustificare per quale motivo il progetto originale (finanziato CE), che doveva sfruttare calore gratuito da falde geotermiche, sia stato poi "convertito" in un banale impianco con tradizionali caldaie a combustibili fossili. Oltretutto il costo del KWh è talmente sconveniente che solo gli uffici pubblici e qualche "sprovveduto amico" ricorre all'allacciamento. Ovviamente il "giroconto" alimenta il PIL delle municipalizzate.
31 gennaio 2016 10:02 - lucillafiaccola1796
Meglio morti col lavoro dim che permette l'acquisto di gadgets che in buona salute
Contenti loro!!!
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