Oltre alle acciaierie ed il loro "effetto ILVA", a Vicenza
nessuno si preoccupa che l'impianto di teleriscaldamento è
alimentato ad olio combustibile pesante. Quindi tanto vale
ricordare che chi ha voluto quell'impianto, che dovrebbe
sgravare la città dall'inquinamento ed i cittadini da un
costo eccessivo per il diritto di riscaldarsi, dovrebbe
anche giustificare per quale motivo il progetto originale
(finanziato CE), che doveva sfruttare calore gratuito da
falde geotermiche, sia stato poi "convertito" in un banale
impianco con tradizionali caldaie a combustibili fossili.
Oltretutto il costo del KWh è talmente sconveniente che
solo gli uffici pubblici e qualche "sprovveduto amico"
ricorre all'allacciamento. Ovviamente il "giroconto"
alimenta il PIL delle municipalizzate.
31 gennaio 2016 10:02 - lucillafiaccola1796
Meglio morti col lavoro dim che permette l'acquisto di
gadgets che in buona salute
Contenti loro!!!