COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
2 novembre 2013 10:14 - enniocian
Come la stragrande maggioranza delle normative europee, anche questa è una castroneria. Non si può permettere che chiunque, secondo come gli gira, se ne va a spasso per i paesi della UE pensando che lì ci si cura meglio. La normativa dovrebbe essere valida soltanto per quelle cure, particolari , che nel proprio paese non si possono avere, e, quando parliamo di cure specifiche, non ci è compresa l'eutanasia, che, personalmente, vorrei vedere approvata anche in Italia. Ma si sa, i cari compagni, vista la presenza di Francesco e dei suoi predecessori, non vogliono inimicarsi il Vaticano.
30 ottobre 2013 16:10 - fiammaverde.
Nel contempo, sempre il Friuli precisa che se i costi sostenuti dal paziente sono inferiori alle tariffe della Regione di appartenenza, nessun rimborso e' dovuto allo stesso paziente per la differenza; mentre se i costi all'estero fosse maggiori, la Regione paga solo quelli previsti dalle proprie tariffe; altrettanto vale per i farmaci.
--------------------------------------------
Alcuni interventi praticati all'estero, in Italia non sono neppure previsti! Per cui sorge la domanda: cosa pagherà la regione di appartenenza? Nulla? Oh, bene! Meno prestazioni prevedono le regionì italiane e meno pagano. Basta non prevedere nulla e non pagano nulla!
30 ottobre 2013 9:02 - lancillotto del lago
non siete chiari nello spiegare i rimborsi.
Non si capisce chi rimborsa (o dovrebbe rimborsare) a chi.
Se all'estero costa meno: chi paga? cosa paga?
Se costa di piu' : chi paga , cosa paga?
grazie
buon lavoro

PS: comunque vi meritate il contributo.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)