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29 agosto 2012 22:55 - savpg8801
Magari il Popolo conoscesse i bravi ed i buoni da mandare sulle sedie.
Il voto è solo un'invenzione per creare poltrone, soldi e potere. Perchè cercano voti? Prova a chiedertelo.
Nessun cittadino, per quanto intelligente sia, conosce e mette la mano sul fuoco su milioni di aspiranti politici.
Ne voterà uno che conosce, ma ogni altro ne voterà altri e nessuno prenderà consensi tali da comandare.
Il voto del cittadino singolo non ha alcun senso.
Trenta milioni di votanti potrebbero votare per altrettanti trenta milioni di aspiranti poltronari.
Ma se si riducesse il numero, chi lo farebbe questo sfoltimento? Di nuovo saremmo a livello pilotato da qualcuno...e da chi? dai partiti, dalle corporazioni, di nuovo come prima.
L'istituto del voto è fine a se stesso. Si da l'impressione di concedere dei diritti (non più neanche doveri) di alta democrazia per far felice il cittadino e farlo sentire importante.
Ma il sistema è solo fumo negli occhi.
Dietro c'è un enorme ufficio di collocamento e stop. Ma noi Popolo ingenuo ci caschiamo; a dire il vero, visti i sondaggi, sempre di meno ed a ragione. Basta vedere i figuri che abbiamo(hanno) votato.
29 agosto 2012 17:28 - Cepu
Tutti gli importi che diamo allo stato, ci valgono sopra tutti il diritto di voto, ovvero il potere di mandare in parlamento una persona valida e competente, e non un ladrone, un rimbambito o un delinquente.

Ricordiamocene e non buttiamolo via, visto quel che costa.
29 agosto 2012 8:35 - savpg8801
Tasse, tassine, tassone, balzelli, accise, ecc.ecc. sono dovunque e in qualsiasi merce.
Solo che non ci viene rinnovato ogni volta che compriamo il formaggio o la marmellata, il quid di traslazione. Vale a dire che : ogni prodotto finale che acquistiamo, è gravato, dalla fonte sino all'ultimo passaggio, da imposte dirette e indirette che ne contribuiscono a formare il prezzo e questo in maniera più massiccia di quello che il comune cittadino pensi.
La pubblicità informativa guarda sempre all'ultimo intervento che fa scoop. Un po' come le guerre "dimenticate"; alcune sono mille volte al giorno martellate e scampanate quasi a sembrare "uniche ed importanti". Il resto diviene nebbia.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Adesso è il momento delle bollicine.
Ieri, quello della tassa di soggiorno.
Ierl'altro l'accisa sulla benzina.
Come già detto le tasse sono ovunque.
Lo stato campa con le tasse, altrimenti tutto muore.
Il problema è come le spendono e quali cazzate continue fanno nella gestione.
Gli spot pubblicitari contro i parassiti fiscali sono degni di chi crede che basti informare(pure stupidamente) per frenare ed eliminare l'evasione.
L'ingenuità (o l'ipocrisia) imperano.
28 agosto 2012 12:07 - 7Ale4
Ora manca solo che tassino il formaggio, la verdura, la carne, la frutta.....
28 agosto 2012 9:55 - sergio3517
Meglio una supertassa sulle bibite gassate e superalcolici che il fallimento della sanità pubblica! Le bibite e superalcolici per la nostra salute non servono a niente!
27 agosto 2012 20:53 - savpg8801
Non c'è tassa che faccia smettere di bere o di mangiare, lasciando stare i vizi e le altre cosette varie che si pagherebbero anche se raddoppiassero di prezzo. Un desiderio non è mai pagato abbastanza; un po' di lamento, ma così sia.
Lo scopo fittizio pseudo-salutistico non sarà mai raggiunto se non quello, come in tutte le tassazioni, di conseguire l'introito per le casse del gabellatore.
In Francia, dopo che otto-nove mesi di sperimentazione al riguardo (tassa sulle bevande dolcie gassate) non hanno dato risultati di diminuzione, anzi..., si sono invece quantificate le entrate in qualche centinaio di milioni....ma lo scopo salutistico e ipocrita dei governanti non è stato raggiunto.
Le tasse su ciò che piace non fanno quasi mai ripensare il consumatore; e il fisco lo sa bene perchè se così fosse (cioè che in gran parte si smettesse di acquistare) non avrebbe raggiunto lo scopo.
27 agosto 2012 17:16 - sergio3517
Ottima la proposta del ministro Balduzzi!!! Era ora! Così adesso i vari produttori di bibite gassate (JUNK FOOD) saranno “costretti “ a rividere i loro prodotti per evitare la tassazione sugli scaffali dei supermercati.
27 agosto 2012 14:20 - Cepu
Speriamo che arrivi una smentita...

Egregio ministro della salute, alle tasse ci deve pensare qualcunaltro: ci sono fior di ministri incaricati del tema.

Lei deve pensare .... alla salute !!!
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