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22 settembre 2011 20:09 - lucillafiaccola1796
Corpo nero. Grosse macchie gialle.
La SALAMANDRA è un anfibio. Lunga circa 20 cm, la metà dei quali spettano alla coda. Diffusa nelle zone boscose, ombreggiate e umide di tutta Europa (Italia compresa), si nutre di lombrichi e molluschi; di insetti e lumache. La sua pelle è nera e gialla. Lucida. Ricca di ghiandole. Esce allo scoperto nelle notti piovose. È diventata molto rara.
La salamandra della Cina e del Giappone, invece, con una lunghezza di 1,50 e, in alcuni casi, persino di 1,85 metri, rappresenta indubbiamente un gigante tra gli anfibi. La salamandra ha la facoltà di rigenerarsi.
E al Wistar Institute, in Pennsylvania, hanno scoperto che anche alcuni topi possiedono tale facoltà. Addirittura hanno quella di far ricrescere organi vitali. Questa straordinaria varietà di topi è stata scoperta accidentalmente: lavorando su cavie create per lo studio delle patologie autoimmuni, i ricercatori avevano praticato dei fori nelle orecchie di topi geneticamente modificati, per distinguerli dal gruppo di controllo. Poco dopo i topi erano guariti senza riportare cicatrici. Altri ricercatori avevano danneggiato diversi organi delle cavie: cuore, fegato, cervello. Ebbene, nella maggior parte dei casi si è avuta una ricrescita. Ma c'è stata una scoperta (forse) ancor più significativa. La si è ottenuta iniettando cellule prelevate a un topo rigenerante in un animale normale. Si è scoperto che l'esemplare comune acquisisce anch'esso la facoltà di rigenerarsi. E se il topo speciale si accoppia con uno normale, la discendenza eredita la stessa facoltà. A fronte di tutto ciò si capisce bene l'importanza di questo evento: se si riuscisse a identificare le molecole che consentono ai topi di rigenerarsi, il passo successivo sarebbe di chiedersi che cosa le stesse molecole potrebbero determinare negli esseri umani. Chissà che non si sia ad un passo dallo scoprirlo.
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