Da piccolo mi mandavano da Roma in campagna per tre mesi ogni estate. E' qui che ho preso l'abitudine di mangiare tanta frutta e credo che a ciò io debba la mia ottima vista. A 75 anni leggo senza occhiali e guido l'automobile senza prescrizione alcune. La frutta, specialmente quella gialla/aranciata, oltre a contenere carotenoidi contiene anche l'astaxantina, un potente antiossidante che oltre ad agire sugli occhi protegge anche altri distretti del corpo umano.
Naturalmente la frutta di oggi non ha lo stesso valore di quella di una volta. L'ideale sarebbe consumare solo frutta biologica, ma questo è possibile solo se uno è benestante. Però basta informarsi e redigere una lista dei frutti che va da quelli più inquinati a quelli meno inquinati (Legambiente ogni tanto ne pubblica una aggiornata)in modo da acquistare biologici solo primi sei o sette della lista che altrimenti presenterebbero tassi di pesticidi assolutamente inaccettabili ed acquistare il resto della frutta e della verdura scegliendoli nella parte bassa della tabella. Fra i frutti più "avvelenati" in assoluto abbiamo, in ordine decrescente, le mele
(più di 7 passaggi diversi di pesticidi), e poi le fragole, le pesche, ecc.
Fra i frutti non biologici "accettabili" abbiamo invece i fichi, i kaki, l'uva fragola e alcuni frutti tropicali come ananas, avocado e cherimolla. Nel mezzo sta della frutta non troppo inquinata come banane, angurie, meloni, kiwi ecc.
L'ecologista Mario Tozzi disse una volta che se si volessero evitare i pesticidi contenuti nelle mele commerciali, comprese quelle più blasonate prodotte in Trentino e Alto Adige, bisognerebbe eliminare la parte esterna del frutto fino a una profondità di 2 cm!