La teoria sarebbe anche bella e giusta... ma qualcuno ha idea di come poi venga effettivamente applicata? L'anno scorso mi sono sottoposta ad un intervento di un certo rilievo. Ricoverata la mattina stessa dell'intervento, verso le dieci è passato l'anestesista con una cartella piena di fogli da firmare. Gli ho detto che avrei voluto leggerli e chiedergli qualche spiegazione, visto anche il linguaggio non propriamente accessibile. Mi ha risposto serafico che se avesse dovuto fermarsi da ogni paziente per spiegare le cose per filo e per segno, forse ne avrebbe visitati due al giorno... morale: firmi tutto senza aver capito nulla, altrimenti puoi accomodarti all'uscita perché nessuno ti opera. Direi che così non è certo una tutela per il paziente... è solo un modo per gli ospedali di evitarsi grane a priori. Grazie comunque per l'avvertenza... che personalmente prendo come invito a stare alla larga dagli ospedali e dai medici in generale! :)

In rapporto a questa responsabilità medica, io mi permetto sommessamente di chiedermi - e chiedervi - se sarebbe veramente necessaria qualora negli ospedali italiani NON ci fosse per il personale medico e infermieristico la disponibilità quasi indiscriminata di avere a disposizione sostanze dopanti o adrelaniniche? Quanti "errori" in meno ci potrebbero essere nelle sale operatorie e nelle corsie dei nostri ospedali se questo diivieto fosse realmente rispettato, compreso il divieto assoluto per gli "informatori" di lasciare ai medici "campioni" di medicinali contenenti sostanze di tale natura?
Cialu

fra pochi anni non ci saranno più questi problemi... proprio stamattina alla radio non ricordo quale, hanno intervistato un medico toscano... i medici stanno andando in pensione e non saranno sostituiti per mancanza di... medici...che debbono passare la maggior parte del tempo non a curare gli u-mani animali, ma a riempire cartacce per la burocra nonna del vazzo!

studiamo medicina in proprio se vogliamo automedicarci e poi sarà quel che Sorte vorrà!