Sicuramente dalla testa non uscirà nulla, altrettanto
sicuramente da qualche altra parte sarà entrato qualche
cosa, altrimenti perchè farla ministro?
31 luglio 2009 0:00 - ameglio ernest
Il commento di Spataro è umanamente comprensibile.In
Francia, dove vivo, due colonie per ragazzi sono stata
fermate, ragazi e assistenti chiusi dentro, tutti con
mascherine. I vescovi hanno chiesto di eliminare le strette
di mano uscendo dalla chiesa, e di evitare la posa della
mani nell'acqua benedetta. Negli ospedali, personale e
dottori, portano la mascherina. Una donna è morta in Belgio
di questa malattia. Riaccopagnare al luogo di partenza le
barche con gente che intende sbarcare senza autirizzazione
non è un atto di barbarie, ma di semplice prevenzione. Un
medico non puo' precisare una patologia su semplice
visita, è suo dovere portare la masherina e rilevare le
generalità di tutti coloro che cura. Ma è ancora motivato
parlare di buon senso in Italia, dove il sentimento
personale, gli interventi intempestivi del clero e una
avversione senza fine tra chi comanda e chi vuole scalzarli,
crea nella nazione una situazione di instabilità continua?
30 luglio 2009 0:00 - GIANNI
DA UNA COME LA CRAFAGNA COSA VUOI CHE ESCA DA QUELLA
TESTOLINA ATROFIZZATA. DIRE DI QUESTO GOVERNO CHE
E' PERICOLOSO E' DIRE NIENTE. PURTROPPO SIAMO
SGOVERNATI DA LEGHISTI/FASCISTI E RAZZISTI A PERSONAGGI COME
LA CRAFAGNA, CHE IL SOLO MERITO CHE HA, E' QUELLO DI
ESSERE ANDATA A LETTO CON SUA EMITTENZA. CHE E' TUTTO
DIRE
24 luglio 2009 0:00 - Massimo Spataro
A volte le leggi perfette a volte sono miopi, a volte sono
restrittive, a volte andrebbero riscritte da capo. Ho appena
finito il calvario di una cura contro la tubercolosi,
malattia che OMS definisce al primo posto tra i rischi di
infezione. Non ho viaggiato da 3 Anni e non sono qui a dare
la colpa all'emigrato o all'irregolare ma nei miei 2
anni di corridoi il numero di immigrati in attesa di curarsi
e' piu' che raddoppiato, pachistani, indiani,
cinesi, angolani, a volte anche italiani si e' visto di
tutto. I medici dichiarano numeri nella norma delle
statistiche. Si fa comunque difficolta' a fargli capire
che e' meglio curarsi, il mediatore culturale per molti
e' una chimera a volte ci si scontra con ostacoli
culturali che pochi immaginano. Se questi in italia non
possono andare in ospedale per curarsi li troveremo a
contatto con la gente in luoghi affollati, dove il contaggio
tristemente si allarga, 2 anni fa nel veneto l'allarme
scuole ha dato i primi cenni di focolai. Il test rivela in
3gg ore chi e' contaggiato e chi no e si prosegue con
la profilassi a parte qualche caso estremo scambiato dal
medico di base per una non ben precisata patologia polmonare
da curare a suon di antibiotici. Quindi non voglio essere
razzista ma aspettiamo che il costo sanitario di cura cresca
per malattie che erano debellate, per la mancanza di
quarantena sanitaria o di una addeguata sorveglianza.
Perche' lo stato non puo' spendere 2 euro per il
test anti-turbercolare su individui a rischio. Fa paura il
virus dell'influenza? provate a predere la tubercolosi.
Sulla gestione dei centri di accoglienza una appunto; danno
l'impressione di essere restrittivi ma non dimentichiamo
che i migranti italiani in america erano sottoposti a
medesimo trattamento e' chi era malato tornava indietro
senza possibilita' di appello e con nessuna cura, asilo
politico o lavoratore che fosse. Il quesito e': ma
questi il test antitubercolare lo hanno fatto, o deve
ammalarsi un ministro per scatenare l'attenzione su
questa primaria emergenza OMS ? Qui non si tratta di pari
opportunita' o di violazione dei diritti umani, ma di
poco buon senso nel come abbiamo gestito male i rapporti di
cooperazione che non hanno favorito opportunita' in loco
e nel come vogliamo gestire male il respingimento di
sbandati con una meta che e' comunque l'europa,
ricordiamo che nessuno di loro si accontenta di una asilo
politico africano, si quarda all'europa come il
cercatore d'oro immagina l'eldorado. Quindi va tutto
ripensato nella gestione dell'immigrazione e sulla
presenza di migranti sul territorio causa di continuo
allarme sociale.