Io da quasi due anni ho aderito al contratto proposto dalla
AGSM che garantisce la produzione dell'energia al 100%
da fonti rinnovabili. Ogni anno mi mandano anche un
Attestato di Garanzia che lo certifica.
17 luglio 2009 0:00 - vito enzo salatino
Perchè pubblicate commenti sciocchi e incomprensibili,
addirittura con parolacce, su un argomento grave e serio
come questo ? Ma non c'è lì un moderatore ?
Speriamo solo che la qualità di queste discussioni migliori
e diventi adeguato ai temi proposti, che talvolta sono
validi (non sempre) e che vale la pena di discutere.
Saluti
16 luglio 2009 0:00 - TNT
...in effetti...
Bisognerebbe prima
tagliare le teste ed i c......i a tanti, per prendere in
mano le redini.
16 luglio 2009 0:00 - vito enzo salatino
Elettricità: scegliere il fornitore ecologico.
Non è una novità che nei paesi europei più evoluti, ma
anche nella vicina Svizzera da parecchi anni, gli utenti di
energia elettrica, cioè la popolazione, possono disdire i
contratti quando sappiano che l'energia elettrica del
loro fornitore è sporca, cioè prodotta da fonti
energetiche e combustibili di origine fossile (carbone, gas,
gasolio e qualsiasi prodotto derivato dal petrolio) e
nucleare (considerata energia sporca perchè non
rinnovabile, generatrice di CO2 e mutamenti climatici, di
enormità di rifiuti tossici radioattivi, di Uranio
arricchito e impoverito per bombe a sfondamento e Plutonio
per bombe atomiche e H distruttrici e quindi, a maggior
ragione, rinnovabili in niente). Gli Europei, esclusi
gli Italiani, disdicendo i contratti con i produttori di
energia sporca, possono rinnovarli senza oneri di spesa con
fornitori di fiducia di energia pulita sicura. Questo, in
termini concettuali generali, serve anche per premiare i
produttori di energia pulita ed incrementarne il consumo, a
scapito delle energie sporche che danneggiano
l'ambiente, la salute delle popolazioni e
l'atmosfera. I fornitori tedeschi, svizzeri e di
altri paesi del Nord Europa, sono tenuti a dichiarare e
dimostrare a chiare lettere nella bolletta di ciascun
utente, anzichè una serie di stupidaggini inutili che non
legge nessuno, in che modo e dove è stata prodotta
l'energia elettrica fornita, in modo tale che chi paga
detta energia possa giudicare e decidere se gradisce o meno
e/o rifiuta il tipo di energia elettrica fornita.
Potete facilmente immaginarvi se ciò possa essere
consentito in Italia, che notoriamente è un paese poco
evoluto e fascistoide, dove comandano quattro gatti e basta,
in cui non esiste alcun tipo di concorrenza tra fornitori di
qualunque forma di energia, ma tutto fa capo ad un unico
cartello di alcuni monopolisti assoluti, che fanno il bello
e cattivo tempo a loro discrezione sui prezzi, tipi e modi
di produrre energia per il loro unico interesse di parte,
non certo per quello della popolazione. Quindi non
c'è alcuna possibilità di scelta effettiva , nè in
termini di prezzo, ne di tipo e qualità di energia fornita
(mai dichiarata di proposito, per evitare che i consumatori
possano scegliere, disdire e cambiare i contratti di
acquisto a ragion veduta). Il cartello dei monopolisti
fa capo, com'è noto, a Enel, ENI, Edison, A2A,
Sorgenia, etc., con le loro consociate, tutte convergenti,
consenzienti, d'amore e d'accordo. Non c'è vera
libertà di acquisto, ma solo formale e non sostanziale, non
c'è concorrenza, e quindi giustamente la popolazione,
che non è nata ieri e sa di essere sotto il giogo perpetuo
del monopolio legalizzato contro le legge, nonostante i
garanti insignificanti, non cambia affatto i contratti, se
non qualche sciocco, perchè non serve proprio a niente.
Anche invitare altri possibili nuovi fornitori di energia,
come fa Primo Mastrantoni, non serve proprio a niente.
A che servono altri fornitori se poi, volenti o nolenti,
vengono fagocitati dallo stesso cartello dei monopolisti e
non c'è santo che tenga, perchè si deve produrre
energia a casaccio senza alcun criterio, o meglio con
l'unico criterio dell'interesse di parte e di
gruppo, nessuna considerazione della salute della
popolazione, dell'ecologia, dell'ambiente,
dell'atmosfera, del rispetto delle direttive europee
20.20.20. Ma che scherziamo ? Ma chi ce lo fa fare ?