letto:Considerato che le centrali nucleari italiane
entreranno in funzione tra 15 anni, se va bene, sarebbe
opportuno accantonare questi sogni di gloria e puntare sulle
energie rinnovabili e sulla razionalizzazione
dell'energia prodotta e consumata. Questo è in
aperto contrasto con le analisi di eminenti specialisti
stranieri.Se tutte le centrali nucleari fossero fermate, si
avrebbe una crisi di energia spaventosa. Le energie
rinnovabili attuali sono molto lontane dal fornire l'
energia necessaria e nessuno è in grado di indicare quale
sarà il bisogno fra i 15 anni indicati. Per contro si
conosce quale sarebbe il costo puntando sulle sole energie
non fossili e quale il misero risultato scontato. Il
nostro paese povero di fonti fossili potrebbe sfruttare
meglio l'energia del suolo di origine vulcanica, ma gli
Italiani sembrano paurosi ad innovare e preferiscono godere
il poco che usufruiscono al momento. Ieri vi è stata una
nuova scossa a Aquila. Se, per ragioni emotive, sentimentali
e di fretta, invece di radere al suolo tutto quanto dimostra
la minima crepa, si vuole solo riberciare, in futuro si
avranno nuove rovine e nuovi morti. Udendo alla
televisione, Bruno Vespa che chiede aiuto per salvare una
chiesa, che a quanto pare non ha servito a nulla, invece di
pensare a un ospedale veramente moderno e attivo, o magari
ad una scuola di alto livello, c'è da disperare sul
futuro della città e di rimbalzo dell'intera nazione. E
ieri vi è stata una nuova scossa, che desta paura ma non il
desiderio di innovare. Per contro, il Vaticano ha criticato
aspramente una legge del governo. Di quale autorità?
Nessuno alla camera dei deputati osa condannare queste
continue ingerenze? Chi dirige il paese, Berlusconi o il
papa? Povera Italia disunita!