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20 aprile 2009 0:00 - scocciato
....specie a chi è prevenuto o irrimediabilmente scettico...ma...Signorina Gabriella, anche tu sei prevenuta, ovviamente, nei confronti della medicina tradizionale, oltre che - si spera non irrimediabilmente - scettica alla stessa maniera!
Del resto, anche la medicina tradizionale, cioè quella classica farmacologico-chirurgica spesso non ci piglia, ha effetti collaterali, spesso rovina anche i pazienti, ma nella scala delle gravità -diciamo da 1 a 10- risulta adatta sovente anche fino a 10, ma l'omeopatica-salvo casi che coinvolgano anche la psiche, nelle gravità ci si ferma ben prima spesso illudendo la gente.
Tant'è che, come anche al momento attuale, c'è in atto l'ennesima inchiesta.
Il guaio più grosso è che l'omeopatia(ed altre pratiche) tende a spostare nel tempo futuro cure decisive che essa non potrà mai fornire, lasciando il paziente scoperto fino a quando, purtroppo, è troppo tardi; ne ho , disgraziatamente, esperienze lampanti e fatali a me prossime. E i casi sono all'ordine del giorno in tanti che si accorgono in ritardo che il loro innamoramento, la loro "cotta" li ha fregati. Di fronte ad una grossa infatuata, non c'è nulla da fare, salvo........l'omeopatia.
L'articolo accorato di cui al link, è la falsariga di migliaia di altri già triti e ritriti che escludono totalmente il ricorso alle medicine tradizionali, avvicinandosi di più agli antichi brodi di code di lucertole e sputi di rospo, ma confezionati da specialisti e non da imbonitori, giustamente. La truffa è pur sempre condannabile specie se non si ha la "patente".
Devo, tuttavia, capire perchè chi si impaglia per l'omeopatia, aborrisca così strenuamente quella che viene definita "allopatia", cioè dei contrari.
Basterebbe insegnare e divulgare, senza porre dei pregiudizi esclusivi, la valenza dell'una e dell'altra in convivenza ciascuna nei proprii limiti, e senza drasticamente porre il presupposto "o l'una o l'altra" !
La medicina tradizionale sa bene che le malattie hanno una grossa componente psicosmatica sia nella quantità numerica, che in quella specifica, curando spesso e guarendo con sintomatici e "placebo", ma quando il male è importante e naturalmente ben diagnosticato, occorre modificare le proprie convinzioni.
Se, poi, non serve parlare specie con uno che si nickka "scocciato" anche se in questo forum c'è la libertà di ognuno di dire la "SUA" - tua compresa - diciamola e basta.
20 aprile 2009 0:00 - pinetree
E necessario avere un robusto appoggio alle proprie idee, non cercare di essere bravi a mettere insieme un mucchio di parole inutile nel tentativo di mostrare un apertura mentale, che vistosamente manca.
Non capisco perché sia di moda dare un alto valore morale alla creduloneria, alla sottomissione, all'umiltà ecc.

Non ci vuole niente a provare che l'omeopatia funziona, non ho intenzione a fidarmi della signora maria, che già crede nella madonna, gli angeli, il diavolo, la cartomanzia, gli astrologi, ecc ecc ecc
20 aprile 2009 0:00 - gabriella
Io non son brava a spiegare, specie a chi è prevenuto o irrimediabilmente scettico... l'unica salvezza è non avere preconcetti, pregiudizi e condizionamenti vari che inficiano la capacità di autonomia mentale...

http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/arti.php?id=257240

e poi... se sei già "scocciato"... a che serve parlare...
9 aprile 2009 0:00 - scocciato
Signorina Gabriella, certamente ognuno ha le proprie convinzioni. Una per tutte, e sinceramente speriamo che non ti capitino mai vere malattie, ma sono certo che arriveresti, nel qual esecrabile caso - forse a malincuore - a ricrederti.
La scienza e la conoscenza non possono arrestarsi, ma tutto non si rimedia con l'(r)Aspirina. Ogni specialista medico sa benissimo che gran parte dei disturbi se ne va da solo. La pratica omeopatica, non sola al mondo, conta su questo, per convincere l'animo umano.
8 aprile 2009 0:00 - gabriella
qualcuno ha detto "Perdete l'abitudine di ritenere come falso ciò che ignorate e non continuate
a limitare le vostre conoscenze". Personalmente non ritengo di avere un "software di bassa qualita", anche e soprattutto perchè non sono una macchina... L'omeopatia è per coloro che sanno ascoltare e comprendere, che approcciano con umiltà e coscienza, umanità e assenza di pregiudizi. La presunzione e le certezze assolute non aiutano.
4 aprile 2009 0:00 - Luciano
Il fatto che tanta gente ancora oggi "creda" all'omeopatia deve far seriamente riflettere chi, come il sottoscritto, è convinto che sia un qualcosa di totalmente assurdo.
Il fatto che tanta gente ancora oggi "creda" all'omeopatia, ci suggerisce che il cervello (cioè l'hardware), anche di persone intelligenti, possa essere malfunzionante, a causa di un software di bassa qualità.
3 aprile 2009 0:00 - Umberto46
Anche oggi er sor mastro si è guadagnato la giornata.Sarei curioso di conoscere gli " effetti benefici" riscontrati da Roberto. In un paese dove c'è chi è convinto di curare una peritonite con la cicoria è giusto che esista vanna marchi e la russa.
3 aprile 2009 0:00 - scocciato
Nulla si crea e nulla si distrugge.
Una molecola della pelle o della CAGATA di Giulio Cesare passato per una delle nostre strade,per recarsi nelle Gallie a combattere, può ancora vagare per le nostre campagne, ed essersi clonata.
Tutti abbiamo il diritto e la convinzione che detta molecola, a mò di staminale, possa darci l'illusione di sentirci novello Giulio Cesare.
2 aprile 2009 0:00 - Roberto
Sono rimasto stupito degli effetti benefici curandomi con farmaci omeopatici, trovo importante provare diverse vie per guarire dai mali e non escludere niente a priori.
3 aprile 2009 0:00 - pinetree
Io invece rimango stupito come non si riesca a tutt'oggi a trovare un metodo per provare che l'omeopatia effettivamente funziona, con la "doppia cieca", non fa un figura migliore di un placebo.
Di COME FUNZIONA, non me ne frega niente, ce ne sono di cose che non capisco.

Pensavo di proporla come religione, ma farebbe troppa concorrenza al vaticano.
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20 aprile 2009 0:00 - scocciato
....specie a chi è prevenuto o irrimediabilmente scettico...ma...Signorina Gabriella, anche tu sei prevenuta, ovviamente, nei confronti della medicina tradizionale, oltre che - si spera non irrimediabilmente - scettica alla stessa maniera!
Del resto, anche la medicina tradizionale, cioè quella classica farmacologico-chirurgica spesso non ci piglia, ha effetti collaterali, spesso rovina anche i pazienti, ma nella scala delle gravità -diciamo da 1 a 10- risulta adatta sovente anche fino a 10, ma l'omeopatica-salvo casi che coinvolgano anche la psiche, nelle gravità ci si ferma ben prima spesso illudendo la gente.
Tant'è che, come anche al momento attuale, c'è in atto l'ennesima inchiesta.
Il guaio più grosso è che l'omeopatia(ed altre pratiche) tende a spostare nel tempo futuro cure decisive che essa non potrà mai fornire, lasciando il paziente scoperto fino a quando, purtroppo, è troppo tardi; ne ho , disgraziatamente, esperienze lampanti e fatali a me prossime. E i casi sono all'ordine del giorno in tanti che si accorgono in ritardo che il loro innamoramento, la loro "cotta" li ha fregati. Di fronte ad una grossa infatuata, non c'è nulla da fare, salvo........l'omeopatia.
L'articolo accorato di cui al link, è la falsariga di migliaia di altri già triti e ritriti che escludono totalmente il ricorso alle medicine tradizionali, avvicinandosi di più agli antichi brodi di code di lucertole e sputi di rospo, ma confezionati da specialisti e non da imbonitori, giustamente. La truffa è pur sempre condannabile specie se non si ha la "patente".
Devo, tuttavia, capire perchè chi si impaglia per l'omeopatia, aborrisca così strenuamente quella che viene definita "allopatia", cioè dei contrari.
Basterebbe insegnare e divulgare, senza porre dei pregiudizi esclusivi, la valenza dell'una e dell'altra in convivenza ciascuna nei proprii limiti, e senza drasticamente porre il presupposto "o l'una o l'altra" !
La medicina tradizionale sa bene che le malattie hanno una grossa componente psicosmatica sia nella quantità numerica, che in quella specifica, curando spesso e guarendo con sintomatici e "placebo", ma quando il male è importante e naturalmente ben diagnosticato, occorre modificare le proprie convinzioni.
Se, poi, non serve parlare specie con uno che si nickka "scocciato" anche se in questo forum c'è la libertà di ognuno di dire la "SUA" - tua compresa - diciamola e basta.
20 aprile 2009 0:00 - pinetree
E necessario avere un robusto appoggio alle proprie idee, non cercare di essere bravi a mettere insieme un mucchio di parole inutile nel tentativo di mostrare un apertura mentale, che vistosamente manca.
Non capisco perché sia di moda dare un alto valore morale alla creduloneria, alla sottomissione, all'umiltà ecc.

Non ci vuole niente a provare che l'omeopatia funziona, non ho intenzione a fidarmi della signora maria, che già crede nella madonna, gli angeli, il diavolo, la cartomanzia, gli astrologi, ecc ecc ecc
20 aprile 2009 0:00 - gabriella
Io non son brava a spiegare, specie a chi è prevenuto o irrimediabilmente scettico... l'unica salvezza è non avere preconcetti, pregiudizi e condizionamenti vari che inficiano la capacità di autonomia mentale...

http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/arti.php?id=257240

e poi... se sei già "scocciato"... a che serve parlare...
9 aprile 2009 0:00 - scocciato
Signorina Gabriella, certamente ognuno ha le proprie convinzioni. Una per tutte, e sinceramente speriamo che non ti capitino mai vere malattie, ma sono certo che arriveresti, nel qual esecrabile caso - forse a malincuore - a ricrederti.
La scienza e la conoscenza non possono arrestarsi, ma tutto non si rimedia con l'(r)Aspirina. Ogni specialista medico sa benissimo che gran parte dei disturbi se ne va da solo. La pratica omeopatica, non sola al mondo, conta su questo, per convincere l'animo umano.
8 aprile 2009 0:00 - gabriella
qualcuno ha detto "Perdete l'abitudine di ritenere come falso ciò che ignorate e non continuate
a limitare le vostre conoscenze". Personalmente non ritengo di avere un "software di bassa qualita", anche e soprattutto perchè non sono una macchina... L'omeopatia è per coloro che sanno ascoltare e comprendere, che approcciano con umiltà e coscienza, umanità e assenza di pregiudizi. La presunzione e le certezze assolute non aiutano.
4 aprile 2009 0:00 - Luciano
Il fatto che tanta gente ancora oggi "creda" all'omeopatia deve far seriamente riflettere chi, come il sottoscritto, è convinto che sia un qualcosa di totalmente assurdo.
Il fatto che tanta gente ancora oggi "creda" all'omeopatia, ci suggerisce che il cervello (cioè l'hardware), anche di persone intelligenti, possa essere malfunzionante, a causa di un software di bassa qualità.
3 aprile 2009 0:00 - Umberto46
Anche oggi er sor mastro si è guadagnato la giornata.Sarei curioso di conoscere gli " effetti benefici" riscontrati da Roberto. In un paese dove c'è chi è convinto di curare una peritonite con la cicoria è giusto che esista vanna marchi e la russa.
3 aprile 2009 0:00 - scocciato
Nulla si crea e nulla si distrugge.
Una molecola della pelle o della CAGATA di Giulio Cesare passato per una delle nostre strade,per recarsi nelle Gallie a combattere, può ancora vagare per le nostre campagne, ed essersi clonata.
Tutti abbiamo il diritto e la convinzione che detta molecola, a mò di staminale, possa darci l'illusione di sentirci novello Giulio Cesare.
2 aprile 2009 0:00 - Roberto
Sono rimasto stupito degli effetti benefici curandomi con farmaci omeopatici, trovo importante provare diverse vie per guarire dai mali e non escludere niente a priori.
3 aprile 2009 0:00 - pinetree
Io invece rimango stupito come non si riesca a tutt'oggi a trovare un metodo per provare che l'omeopatia effettivamente funziona, con la "doppia cieca", non fa un figura migliore di un placebo.
Di COME FUNZIONA, non me ne frega niente, ce ne sono di cose che non capisco.

Pensavo di proporla come religione, ma farebbe troppa concorrenza al vaticano.
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