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20 settembre 2019 17:22 - savpg8801
Forse sarebbe meglio smetterla di credere che le "campagne" anti inquinamento servano a qualcosa. Già che la loro azione ne produce ulteriormente anche solo a spostarsi, viaggiare, addobbarsi con magliette, berretti, festoni, plastiche varie, mangiare, concentrarsi, comunicare, ecc. dunque le propagande di ogni genere comprese quelle televisive, di carta stampata, di spot governativi consumano risorse che vanno ad aggiungere acqua sul bagnato.
Tutte le iniziative di congressi, tasse su prodotti inquinanti, traversate atlantiche miranti a muovere masse di persone a protestare, sono fini a se stesse, cioè a ribadire, senza risultati, cose che tutti sanno. Vale a dire che si danno al paziente medicine inutili che possono, paradossalmente, essere peggiorative.
La libertà di fare tutto ciò c'è e, anche se animata da verità e buona(ma inutile) volontà creduta risolvente, non ha effetti.
E non ne avrà mai perchè le azioni non sono coercitive e determinanti, ma agiscono solo sulla semplice protesta. Tutt'al più inducono qualche governo a tassare punitivamente certi prodotti per vedere se c'è qualcuno che non lo compra o consuma.
Ma con questo si va contro al progresso, alla smania di crescita per dare a tutti sempre di più, quindi se si limita o abolisce qualsiasi prodotto o servizio si creano mancato sviluppo, disoccupazione, chiusure fallimentari, implosione di ogni attività, dal turismo al consumismo, dai trasporti alla creatività di ogni genere imprenditoriale. Chi avrebbe interesse a creare se c'è recessione?
Inoltre i governi incassano meno tasse sotto qualsiasi aspetto se c'è recessione. Quindi gli Stati (e si vede perchè fanno solo chiacchiere costosissime, inquinantissime in giro per il mondo a parlare a fare congressi e perdite di tempo) non hanno nessun vantaggio reale a favorire le iniziative contro il riscaldamento planetario e l'inquinamento. Solo i voti a qualche verde in più per montare a poltrona.
Pertanto, non serve parlare o raccogliere qualche sportina o palloncino dalla vista, ma agire drasticamente e senza spostare le quote inquinamento ad altre parti del mondo.
Certamente fa male sapere che andrà sempre peggio, ma in nome dell'economia e della crescita non si troverà alcun rimedio utile. Magari come nei bugiardini dei medicinali, spesso la pillola per fare guarire dal mal di stomaco spesso (dicono paradossalmente) lo fa venire anche di più.
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