Forse sarebbe meglio smetterla di credere che le "campagne"
anti inquinamento servano a qualcosa. Già che la loro
azione ne produce ulteriormente anche solo a spostarsi,
viaggiare, addobbarsi con magliette, berretti, festoni,
plastiche varie, mangiare, concentrarsi, comunicare, ecc.
dunque le propagande di ogni genere comprese quelle
televisive, di carta stampata, di spot governativi consumano
risorse che vanno ad aggiungere acqua sul bagnato.
Tutte le iniziative di congressi, tasse su prodotti
inquinanti, traversate atlantiche miranti a muovere masse di
persone a protestare, sono fini a se stesse, cioè a
ribadire, senza risultati, cose che tutti sanno. Vale a dire
che si danno al paziente medicine inutili che possono,
paradossalmente, essere peggiorative.
La libertà di fare tutto ciò c'è e, anche se animata da
verità e buona(ma inutile) volontà creduta risolvente,
non ha effetti.
E non ne avrà mai perchè le azioni non sono coercitive e
determinanti, ma agiscono solo sulla semplice protesta.
Tutt'al più inducono qualche governo a tassare
punitivamente certi prodotti per vedere se c'è qualcuno che
non lo compra o consuma.
Ma con questo si va contro al progresso, alla smania di
crescita per dare a tutti sempre di più, quindi se si
limita o abolisce qualsiasi prodotto o servizio si creano
mancato sviluppo, disoccupazione, chiusure fallimentari,
implosione di ogni attività, dal turismo al consumismo, dai
trasporti alla creatività di ogni genere imprenditoriale.
Chi avrebbe interesse a creare se c'è recessione?
Inoltre i governi incassano meno tasse sotto qualsiasi
aspetto se c'è recessione. Quindi gli Stati (e si vede
perchè fanno solo chiacchiere costosissime, inquinantissime
in giro per il mondo a parlare a fare congressi e perdite di
tempo) non hanno nessun vantaggio reale a favorire le
iniziative contro il riscaldamento planetario e
l'inquinamento. Solo i voti a qualche verde in più per
montare a poltrona.
Pertanto, non serve parlare o raccogliere qualche sportina o
palloncino dalla vista, ma agire drasticamente e senza
spostare le quote inquinamento ad altre parti del mondo.
Certamente fa male sapere che andrà sempre peggio, ma in
nome dell'economia e della crescita non si troverà alcun
rimedio utile. Magari come nei bugiardini dei medicinali,
spesso la pillola per fare guarire dal mal di stomaco spesso
(dicono paradossalmente) lo fa venire anche di più.