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5 aprile 2007 0:00 - domenico de giacomi
Caro Reset .... non ho mai aiutato a morire nessuno nella vita che ho passato a tempo pieno soltanto in ospedale . Ho sempre e per mie competenze lasciato senza accanimenti terapeutici che la morte inevitabile arrivasse per chi era in condizioni tali che indietro non sarebbe in ogni caso potuto tornare ! E ti confessero' che ho sbagliato perchè queste Persone allora non avevano lasciato scritto nulla nel merito, come oggi per Ns fortuna si dovra' arrivare legalmente a fare(liwing will) sempre e comunque senza imposizioni o obblighi di alcun genere ! Ricordiamolo pure che fino a qualche anno fa' di ACCANIMENTO TERAPEUTICO ... neanche se ne poteva parlare ...... perchè si andava contro il Codice di Deontologia Medica(ex Ippocratico ) oggi piu' volte modificato nel senno del poi ....! .Visto che il mondo e le realta' umane cambiano cosi vanno adeguate -sempre- le Leggi degli Uomini !La Tradizione in questo e solo in questo lasciamola stare ! Il servizio militare , la vita data alla Patria e spesso per forza ... era un tempo un dovere MORALE , CIVILE , ETICO e guai a chi si opponeva ....... e quant'altro che un tempo per Etiche OBSOLETE e CREDI IMPOSTI e VARI si imponeva alle ignoranti masse di individui tenuti demagogicamente acefali ! Il Medico doveva fare di tutto e di piu' per salvare a ogni costo e tenere in vita , vite destinate inevitabilmente a morire ! E oggi con la talvolta innaturale rianimazione non è piu' cosi ma è sotto certi aspetti molto peggio ? RI -Leggiamoci il libro di Welby fino al punto in cui aveva detto a Sua moglie qualche anno fa' che non avrebbe voluto essere rianimato ....e nel senno del poi abbiamo visto cosa è avvenuto ! Ho visto persone su cui ci si accaniva futilmente per cercare una impossibile rianimazione( e talvolta per affermare il propio io ) e che erano in preda alla gia' inevitabile morte . Momento .... della morte che credo Tu sappia e' indefinibile per il valore del tempo (minuti , secondi , etc) in cui l'essere vivente ci mette a divenire un cadavere=cosa (tanatodiagnosi del momento della morte incerta ..segni abiotici etc ) .Spero tu non sia fra gli inconsapevoli che quando si tronca la testa a un'Uomo ( come avviene tuttora in certe barbare parti del mondo governate da REgimi TEOCRATICI !) ... l'Uomo ...al momento del distacco della testa è MORTO .. quindi è un cadavere ! Perchè come certo sai cosi ' non è ! E' solo in "morte cerebrale " per qualche minuto non determinabile ( single base Patient death ) ... ma non si deve dire e sostenere ...!

Ho visto persone con gangrene oramai diffuse e inarrestabili con i seppur efficacissimi farmaci oggi a disposizione ... insorte in gravissimi politraumi abbinati a altrettanto gravi traumi cranici che venivano tenuti in vita e rianimati piu' volte per poi morire dopo mesi di " vite " che se avessero potuto vivere sarebbero in ogni caso per il cattivo ma inevitabile SENSO COMUNE ( on Min Rosi Bindi ?) state VITE veramente poco dignitose ! E potrei continuare onestamente come ogni medico che queste esperienze ha vissuto INDIRETTAMENTE !

Anche se credo fermamente che la dignita' di una vita va giudicata SEMPRE e SOLO da chi la sta vivendo !

Allora ... e te lo confesso con il mio Ruolo di Medico e con qualche anno in meno (giovani !?) ... in questo ... ho onestamente sbagliato e alla luce dell'oggi ancora ci penso e me ne pento !
L'Umana pieta' caro Reset non dovrebbe c'entrare piu' a questi punti e sopratutto alla luce della consapevolezza delle realta' della tecnomedicina innaturale dell'oggi ( Terry , Welby etc insegnano) ! Quel che dovrebbe contare è solo e soltanto la volonta' espressa a priori e Legalmente riconosciuta di chi queste realta' sta vivendo SULLA SUA PELLE e desidera che abbiano naturalmente e dolcemente un termine ! Il resto demagogie , deontologie , politiche , Credi , imposti talvolta per interessi vari sempre SULLA PELLE DEGLI ALTRI !
Essere Fratelli nel dolore " come ti diceva il compianto e Illustre ( ma UOMO... ) Prof Chidichimo che giustamente citi e hai avuto l'Onore di conoscere..... è UTOPIA ! Sensibili ,caritatevoli, belle , Umane parole che sono facili da dire e costano veramente poco a tutti ! La vita e sopratutto il DOLORE e la SOFFERENZA si devono vivere e alla fine si VIVONO solo da ... SOLI perchè questo con amici , Parenti , Figli , Famiglie è il Ns inevitabile destino ! Certo l'avere una mano amica sulla fronte per chi è consapevole potrebbe lenire nel forse .. qualcosa ... ma alla fine sei TU che stai morendo nella consapevole o inconsapevole sofferenza e ...vivi costretto a farlo ... questa realta' inimitabile e indefinibile ! La morte non puo' avere nel Suo ESSERE e DIVENIRE ( non esiste un momento della morte perchè non è quantificabile ) una DIGNITA' una EMPATIA ,una PIETA' ,una SOLIDARIETA' ! Parole ! L'unica DIGNITA etc .... che i SANI gli possono dare ai loro occhi è fare in modo che avvenga in silenzio , in solitudine e non sotto gli occhi di tutti gli altri che continuano a vivere da sani .... come avviene spesso ! In fondo nei vecchi Ospedali a 15 posti letto i PARAVENTO servivano a qualcosa ! Oggi si muore in camere a tre letti con i Parenti che fanno visita , ridente e consolante ai vicini di letto o peggio in sale di Rianimazione che sembrano " Hall " di grandi tecnologici e indaffarati ALBERGHI e sotto gli occhi di TUTTI !
In fondo l'andare di corpo un semplice atto fisiologico COMUNE ( Questo si ON MInistro Bindi )e aggiungo "SOCIALE".... a TUTTI GLI ESSERI VIVENTI , ANIMALI DI ALTRA SPECIE COMPRESI è un'atto che (chissa perche'? Caro Reset ? ) abbiamo imparato a fare cercandoci un nascondiglio in un lussuoso WC, in un parcheggio d'autostrada , in vacanza nel bosco , al mare , in montagna , in Ospedale se funzionali etc etc ! Lo stesso perchè è fisiologico...il MORIRE ..che dovrebbe il poterlo essere e divenire lontano da occhi che questa realta' non stanno vivendo ,espletando fisiologicamente e subendo ! Ma è solo la mia opinione ! La mia morte e ti faccio una confidenza vorrei avvenisse in un luogo appartato ( in un bosco , in camera mia , in mezzo alla natura ,da solo .. gli altri a quel punto non mi possono piu aiutare .. sarebbe una illusione empatica e ipocritamente comune ) e in cui potro' essere SOLO !Gli altri e permettimelo il dirlo ..a questi punti irreversibili ... pezze , ipocrite e falsamente rassicuranti in una realta' che dovro' vivere solo io ! E non tirarmi fuori .. l'abbandono terapeutico,morale , etico , deontologico del Ministro On Livia Turco ( Min Salute -Convegno INTERNAZIONALE e GLOBALIZZATO del 29.3.2007 sul TESTAMENTO BIOLOGICO ) ....! Il Ruolo di chi è Medico non deve avere alcuna importanza quando l'essere che hai curato FINCHE' UMANAMENTE E ONESTAMENTE hai POTUTO non è arrivato al confine di quanto solo TU puoi cercare umanamente di capire .. poi..... devi senza RUOLI ,GOGIE ,Credi ,INTERESSI VARI ....lasciarlo andare perchè questa è la VITA e la NATURALITA' del SUO essere , del SUO DIVENIRE e del SUO INEVITABILE TERMINARE o se meglio credi MORIRE ! " In DUBIO PRO VITA " fesserie ,parole ...a questi punti non puoi cercare di modificarlo TU con la Tua innaturale tecnologia (Welby) o sopratutto -contro - la volonta' espressa di chi sta cosi terminando la Sua Vita ! .... Ma altresi' devi avere la determinazione ,l'onesta ' di lasciar fare a Madre Natura senza imporre il Tuo RUOLO (se pubblico e se privato )!
In fondo a " ognuno il Suo " .... se lo desidera !

domenico de giacomi
4 aprile 2007 0:00 - Reset
Proprio tu, Isaia, mi parli di mani insaguinate e di peccatori?
Secondo te basta una Legge di questo Stato delle banane per lavarsi la coscienza di fronte a Dio?
Chi fa o ha fatto queste cose che richiamo nel mio precedente post, lo fa o l'ha fatto sapendo in piena coscienza quanto stava facendo, sapendo che, di fatto, stava nuocendo alla Legge, ma non dello Stato, mio caro Isaia.
Non di questo Stato, mi preoccuperei; tutt'al più della legge di Dio...quella sì.
Ma passare dalla parte di Dio solo se giustificati da una legge di questo Stato, mi sembra farisaico, oltremisura.
4 aprile 2007 0:00 - luciano di nepi
non occorre essere grandi specialisti in Anestesia e Rianimazione per usare il "Diprivan".
Una obbiezione al dr. Riccio..:si è consultato con il medico che teneva in cura Welby dall'inizio della sua malattia?
Se sì da tale consultazione cosa ne è risultato?La deontologia vuole che ci sia un consenso esplicito del curante prima che un altro medico subentri nella cura di un paziente.
Io alla "Luca Coscioni" il 26/10/2006 mi ero offerto di praticare a Welby solo l'anestesia ed essendo io contrario all'Eutanasia che qualcuno dei presenti avesse provveduto a staccare il respiratore.
La mia offerta è caduta nel vuoto...quindi tutti timorosi della Giustizia ! !Riconosciamo almeno al Dr. Riccio(ferme tutte le altre obbiezioni)che se non altro ha avuto coraggio.
Dr-Luciando di Nepi
Ordine Medici Roma n°11187
4 aprile 2007 0:00 - isaia
Rispetto e silenzio, questo si deve al padrino o capofamiglia della mafia siciliana. Non sono i miei principi, caro RESET, l'omerta' e l'ipocrisia. Quando vado a messa, ci vado con la coscienza pulita, al massimo mi confesso per aver detto qualche bestemmia, ma non ho le mani insanguinate dei mafiosi siciliani, che nella santa Domenica vanno in chiesa, per il defile settimanale, inno all'ipocrisia. Oltre ad avere la coscienza piena di merda, avete le mani piene di sangue, complici di esseri disgustevoli, Dio non vi ama.La vita deve avere una dignita'.
R I F L E T T I
ISAIA KWICK ZINGARO ROM
4 aprile 2007 0:00 - Gianni
Ma non sarebbe meglio che i dottori, invece di far morire per pietà ma di nascosto, certi pazienti, rischiando una incriminazione, fossero protetti da una legge che stabilisca il diritto di una persona a voler morire senza sofferenza.
Il problema è che una legge che sancisca questo sacrosanto diritto è ostacolato e sappiamo tutti da chi.
Ma non è giusto che una persona come il dottor Riccio debba essere sotto processo per quello che ha fatto.
4 aprile 2007 0:00 - Reset
Caro Domenico
Sei stato medico Ospedaliero, vero?
Allora: quante volte hai..aiutato gente a morire in pace, alla fine dei loro giorni?
Se lo sei stato, allora dovresti rispondermi, senza remore o senza timore, perchè tanti Colleghi lo fanno ancora e continueranno a farlo mossi dall'Umana Pietà... quello stessa Umana Pietà che richiede il silenzio, l'empatia, la solidarietà, la CARITA'.
Tutte cose, queste, che il caso Welby ed altri, hanno strappato, dilaniato, OFFESO sono ancora lì...a chiedere rispetto!!!
Tutti noi sappiamo...TUTTI, senza ipocrisie, Isaia, cosa si sarebbe potuto fare per Welby, per Terry e per altre decine e decine e decine di uomini e donne che soffrono indicibilmente, senza speranza.
C'è chi lo condivide, chi no.
Ma tutto ciò richiede RISPETTO E SILENZIO.
"Siate fratelli nel dolore" così recitava il compianto Prof. Chidichimo, illustre chirurgo siciliano che ho avuto la fortuna e l'onore di conoscere. E' di questa medicina che abbiamo bisogno, Domenico, e non del clamore dei media, di leggi, leggine e stupiderie varie. Perchè lo sai tu, come lo so io, che lo spettacolo della Morte non è per tutti...non lo è!
Almeno se si vuole che la Morte stessa continui ad avere quella DIGNITA' che le spetta. Come uomini e come Medici.
Rifletti.
3 aprile 2007 0:00 - luciano di nepi
intervengo nella discussione solo per richiamare l'attenzone sul fatto che è ancora in vigore per la legge Italiana quanto si dice a riguardo dell "omicidio del consensiente".L'autodenuncia di Yates Moretti è un doveroso atto di coraggio civile che non toglie e non aggiunge nulla al problema.
Se non è stato omicidio del consensiente si dica con chiarezza cosa è stato-Sarebbe anche di grande utilità sapere se sono stati eseguiti i doverosi esami tossicologici sulla salma del povero Welby( rammento che dopo 24 ore le sostanze iniettate per l'anestesia vengono ossidate e quindi nulla si può sapere sulle dosi)Il fatto che la salma non sia stata ancora restituita alla famiglia e sia ancora a disposizione dell'Autorità Giudiziaria fa pensare che siano in piedi leggittimi sospetti.Se io fossi stato il medico di Welby 9 anni or sono ,quando gli fu attaccato il respiratore ,avrei preteso da lui il " consenso informato"alla procedura che all'epoca aveva tutto il diritto di rifiutare e morire, anche se in modo doloroso ,per soffocazione e che con una anestesia appropiata si sarebbe potuto evitare.Il consenso fu dato dalla moglie che a questo proposito non aveva alcun diritto.
Dr. Luciano di Nepi
Ordine Medici Roma n°11187
3 aprile 2007 0:00 - Gianni
Il dottor Mario Riccio ha agito correttamente e ogni manovra per incriminarlo di un qualche delitto è solo conseguenza di ipocrite dichiarazioni ed inviti a difendere la vita ad ogni costo.
Bisogna opporsi con decisione a questi attacchi alle libertà personali da parte del vaticano e dei suoi rappresentanti, in questi ultimi tempi particolarmente aggressivi, favoriti da una propaganda gratuita e asfissiante delle televisioni che evidentemente sono gestite da personaggi legati mani e piedi col vaticano.
3 aprile 2007 0:00 - isaia kwick
X reset: la conosci l'ipocrisia? Il diritto? Lo Stato di Diritto?
O continuiamo a fare tutto di nascosto?
Isaia
3 aprile 2007 0:00 - domenico de giacomi
Sarebbe opportuno precisare per tutti che se per il caso Welby si fosse trattato solo di staccare una semplice "spina" chiunque illegalmente e dolorosamente per chi l'avrebbe dovuto subire .. l'avrebbe potuto stupidamente e crudelmente fare ! Ma non sarebbe bastato staccare solo la spina facendo morire Welby consapevolmente soffocato (ed è atroce per chi l'ha visto ) ......... tantopiu' che a tutti risultava evidente che era in pieno possesso di tutte le Sue facolta mentali e quindi di intendere e volere ! Propio per questo l'accompagnarlo dolcemente e in stato di incoscenza indotta da opportuni farmaci verso la Sua inevitabile e desiderata morte impedita dalla macchina che lo teneva artificialmente in vita ....ha richiesto ........la somministrazione precisa e professionale di farmaci che solo un Medico e in particolare uno Specialista in Anestesia e Rianimazione sa e puo' maneggiare con estrema esperienza !
Da medico ospedaliero quale sono stato ........ mai e poi mai ......... vorrei che qualcuno di Sua iniziativa - ex abrupto- e con me coscente o incoscente .... avesse il Diritto di staccare la spina da qualsiasi macchina mi tenesse artificialmente in vita . Altresi' pretenderei e lo testerei ( liwing will) per arrivare a una dolce morte l' indispensabile intervento SOLO di uno Specialista in Anestesia e Rianimazione ! E propio per il mio vissuto lavorativo non posso non far sapere ai piu' non del mestiere (e senza VANITA', ruoli o interessi collaterali giustamenti citati da RESET !) che qualora divenisse legale l'eutanasia l'Anestesista e Rianimatore diverrebbe imperativo categorico ! L'eutanasia clandestina praticata da seppur buoni e esperti Famigliari o da chiunque Medico e_testo_ amico di famiglia compreso .... NON DEVE e non puo' essere in alcun modo accettata anche quando questa
pratica diverra' inevitabilmente
Legale in Italia per far cessare sofferenze di malati terminali che desiderano consapevolmente di morire dolcemente . Se verra' come mi auguro proposta nei prossimi secoli ( come lo è stata l'abolizione della leva obbligatoria , l'aborto , il divorzio , l'accanimento terapeutico etc ) una sacrosanta Legge che preveda in chi terminale e su Sua esplicita richiesta l'Eutanasia questa dovra' essere messa in opera solo e soltanto da Medici specialisti in Anestesia e Rianimazione volontari ,non obiettori e incaricati Legalmente a farlo ! Da terminali e non .....Morire puo' non essere un'evento immediato come non semplice ...nello stesso modo in cui puo' esserlo il nascere .Quali sensibilita' aurorali , epidermiche , cerebrali , cardiache , organiche possiamo percepire quando veniamo dichiarati in stato di incoscenza irreversibile ?
Qualcuno dei dichiarati irreversibilmente incoscenti
è tornato per dircelo ? Ha sofferto Terry SChiavo in maniera a Noi e alle pur sofisticate macchine virtuali - non percepibile - e nonostante sia stata imbottita di stupefacenti propio nel DUBBIO dei Medici che gli avevano sconsideratamente perche' senza la Sua espressa volonta' testata , tolto l'alimentazione artificiale che la teneva in vita ? Cosa ne sappiamo Noi e i Giudici incaricati a autorizzarlo ? Una cosa è certa Piergiorgio Welby era a conoscenza che se voleva arrivare a una dolce e tanto desiderata e richiesta.. Sua... morte , avrebbe dovuto essere addormentato e poi mano pietosa avrebbe professionalmente staccato la spina come per Sua fortuna è avvenuto !Grazie dott Riccio !
Ma c'era un valido Anestesista che lo stava con tutti i rischi che oggi conosciamo ,aiutando !

domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici di udine 4632
3 aprile 2007 0:00 - Reset
Francamente non capisco tutta la caciare su questo caso, se non ammettendo che di Welby (suo malgrado?) si sia voluto fare...UN CASO.
Tanti muoiono nel silenzio delle loro case in fase terminale, con il loro beneplacito, "aiutati" da amici medici o da familiari pietosi, senza sollevare, per questo, polverosni.
Se alla famiglia di Welby fosse stata a cuore SOLO ed ESCLUSIVAMENTE la sofferenza del loro caro, avrebbero potuto staccare la spina al respiratore da soli, nel cuore della notte, senza clamori mediatici, strumentalismi politici e quant'altro.
Non si scopre l'acqua calda dicendo queste cose.
E' tipico di alcune persone innamorate del fatto di vedere sè stesse sui giornali o in TV, fare chiasso immotivatamente.
Alla fine...solo vanità.
2 aprile 2007 0:00 - Severino Mingroni
Come da vostro precedente invito, sono ancora più convinto di aver fatto la cosa-Esposto giusta/o:

mercoledì, 21 marzo 2007 11:17





Mia sorella è andata ora a spedire questa raccomandata a/r, dopo averla firmata per me:

Esposto alla Procura della Repubblica di Lanciano


Il sottoscritto Severino Mingroni nato a L’Aquila il 31 maggio 1959, residente a Casoli (Ch), vico Montaniera 49, tel.0872982741, email [email protected]


espone

1. In data 16 Marzo 2007 le agenzie di stampa e in data 17 marzo 2007 gran parte dei quotidiani, fra cui L'Avvenire che pubblica integralmente il documento, hanno diffuso l'appello delle gerarchie ecclesiastiche contenuto nella dichiarazione conclusiva dell'assemblea generale della Pontificia accademia per la vita (PAV), reso pubblico dal relativo presidente Elio Sgreccia.

2. Che in tali dichiarazioni, per adesso non smentite, si invita al "doveroso esercizio" di una "coraggiosa obiezione di coscienza i medici, infermieri, farmacisti e personale amministrativo, giudici e parlamentari, ed altre figure professionali direttamente coinvolte nella tutela della vita umana individuale, laddove le norme legislative prevedessero azione che la mettono in pericolo."

3. Tale doverosa mobilitazione si renderebbe necessaria perche', ad avviso degli scriventi, "la coordinata che mette alla prova la coscienza cristiana e' costituita, oltre da quella culturale, dalle norme giuridiche vigenti, sia quelle codificate sia quelle definite dai tribunali e dalle sentenze dei tribunali, che in misura crescente e sotto una forte pressione di gruppi coalizzati e influenti,stanno aprendo la breccia rovinosa delle depenalizzazioni: si prevedono eccezioni al diritto individuale alla vita...".

4. Tali pubbliche dichiarazioni potrebbero anche integrare il reato previsto e punito dal codice penale all'art. 414 in quanto istigazione alla commissione di uno o piu' reati e in particolare a quello previsto e punito dall'art. 328 del codice penale.

Per quanto infatti la si chiami coraggiosa disobbedienza civile l'appello contenuto nel documento e' un "invito doveroso", tecnicamente una istigazione, a violare le leggi. Questo, infatti, e' e significa disobbedienza civile: violare le leggi ed assumersene pubblicamente la responsabilita' penale civile o amministrativa, a fini di lotta politica. Si ricorda per inciso la vicenda di disobbedienza civile del Giudice Dott. Luigi Tosti di Camerino, che, appellandosi alla laicita' dello Stato, si e' rifiutato di svolgere la sua funzione giudicante perche' nell'aula di giustizia deputata non veniva rimosso un crocifisso appeso al muro, ed e' per questo stato condannato dal Tribunale dell'Aquila a sette mesi di reclusione per omissione d'atti d'ufficio.

L'obiezione di coscienza del medico, solo in quanto ammessa dalla legge, come nel caso della legge 194/78 sull'aborto, non costituisce il reato di omissione d'atti del proprio ufficio previsto dall'art. 328 codice penale. Altrettanto era, in passato, quella del chiamato alla leva militare. Costituisce reato laddove il medesimo sanitario eserciti la propria disobbedienza fuori dai casi tassativamente previsti.

La disobbedienza a cui si riferisce il documento in questione, che non a caso la definisce "coraggiosa", inequivocabilmente fuoriesce dai casi tassativamente previsti, perche' si riferisce anche a categorie che non hanno alcuna possibilita' legale di obiettare -alla legge - secondo propria coscienza, ad esempio i magistrati.

5. Infatti l'istigazione in questione pare tanto piu' grave quanto e' rivolta ad una categoria di pubblici ufficiali e funzionari quali i magistrati, soggetti per il dettato dell'art. 101 della Costituzione esclusivamente alla legge.

La Corte Costituzionale ha chiarito in piu' occasioni che l'obiezione di coscienza dei giudici e' in netto contrasto con la tutela dell'ordine giuridico. Pare evidente che una disobbedienza civile degli organi dello Stato deputati proprio a far rispettare quella legge a cui disobbediscono, si tradurrebbe nella morte dello Stato di Diritto e della legalita'. E nell'imposizione della propria scelta disobbediente sulla pelle di chi ne chiede a lui in quanto Stato il rispetto.

6. La forza dell'appello, la sua diffusione mediatica, le potenzialita' di seguito dello stesso, che derivano dalle indubbie capacita' delle gerarchie vaticane di influenzare concretamente i cittadini, oltre che la massa generalizzata di persone potenzialmente ricettrice dell'istigazione suddetta, rendono probabile la sussistenza del reato di istigazione a compiere atti contrari ai doveri dei propri uffici cosi' come previsti e imposti dalle leggi vigenti.


Tanto si espone affinche' la Procura indaghi su quanto riferito al fine di valutare la sussistenza e la perseguibilita' dei reati che vorra' ravvisarvi.



Casoli, li' 21.03.2007


Firma



2 aprile 2007 0:00 - domenico de giacomi
Spero e mi auguro da Cittadino Italiano consapevole che i Giudici che hanno rinviato a Giudizio il Rianimatore e Anestesista Dott Mario Riccio si siano attenuti a questo civile moderno imperativo categorico che leggo nella notizia dell'ADUC -"Welby -GIP di Roma contro richiesta archiviazione per il dottor Riccio "
:
" i Magistrati devono applicare le Leggi , non interpretarle o riscriverle alla luce dei propi personalissimi convincimenti ideologici " e Religiosi .

Per quanto riguarda la spontanea , coraggiosa AUTODENUNCIA del Responsabile dell'Utile sito VIVERE E MORIRE Prof Pietro Yates Moretti credo che assieme al coraggioso , determinato e
obiettivo Medico a cui va tutta la mia stima diverra'inevitabilmente
anche Lui un volontario "Capro espiatoro " con tutte le conseguenze del caso anche se con il nobile e disinteressato scopo ( spero ) di
far valere al di la' di ogni interesse politico e Religioso quei sacrosanti Diritti che ogni "sprotetto e inerme "Cittadino dovrebbe oggi propio
nel rispetto delle liberta' altrui
in merito a questi personali temi ,poter Legalmente Liberamente esercitare e scegliere !



domenico de giacomi
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