Quanti Bla !Bla !Bla! nel ns.Paese. In America dove ho
lavorato per molti anni( prima del sen. Marino che la pensa
come me...)dal 1976 esiste il " Living Will" e non
ho mai assistito a dibattiti quali quelli che avvengono in
Italia che servono solo a Politici di bassa levatura e a
Religiosi di scarsa morale. Quanto a cambiare mestiere
non accetto consigli da persone che propio non ne possono ne
sanno dare Dr. Luciano di Nepi Ordine Medici
Roma n° 11187
8 marzo 2007 0:00 - maria laura cattinari
Pienamene d'accordo: nessun medico che, per qualunque
ragione, non sia disposto a rispettare la volontà del
malato o del morente per quanto attiene alle cure, dovrebbe
essere autorizzato ad esercitare la professione. Il
rispetto della volontà della persona davanti alle cure è
un bene costituzionalmente garantito.
6 marzo 2007 0:00 - domenico de giacomi
Rispettare la volonta' consapevole di un Paziente
significa saper rispettare il Suo Diritto e la Sua
volonta' a voler sottoporsi a ogni cura , trattamento
chirurgico e quant'altro si pratichi
professionalmente sulla Sua pelle ! Nello stesso modo e
per lo stesso- oggi - sacrosanto Diritto sta saper
rispettare la Sua volonta' consapevole nel
poterle liberamente rifiutare arrivando anche alla
morte ( art 35 -Capo IV del Nuovo Codice Deontologico 2007)
! Per demente si intende una Persona che seppur
coscente viene dichiarata dopo averlo dimostrato
incapace di intendere e volere .
Ippocrate
visse e opero' nel lontano tempo che fu' e
sappiamo per vissuto e nella Storia che non sempre chi
si ispiro' a questo Codice oramai obsoleto e
dimenticato ( non viene giustamente piu' citato nelle
stesse pubblicazioni della FNOMCEO ) nella sua evidenza
" del senno del poi" fece sempre
l'interesse di chi era atrocemente sofferente e
dovette SUBIRE quanto non avrebbe voluto ! Sta scritto
per chi vuole conoscere e rendersi consapevole .. anche
...nelle pagine e nelle "sperimentazioni "della
Storia della Medicina che ALLORA non tenevano
minimamente da conto la volonta' e i desideri di
una Persona ammalata . Per chi poi per lavoro ha
frequentato gli Ospedali , le corsie a venti posti letto
di vent'anni fa' questa realta'della
mancanza di rispetto della volonta'
dell'Individuo sofferente e spesso tenuto
inconsapevole (ignorante) è rimasta impressa anche
nella sua sensibilita' Ma come sempre queste
realta' bisogna averle vissute per poterle
conoscere come avviene per la sofferenza che si puo'
capire solo e soltanto dopo averla porovata sulla
propia pelle !
Attenzione a mio modesto avviso
ai diversi aspetti legali e non di omicidio ,
suicidio , suicidio assistito ,eutanasia attiva , passiva
, accanimento terapeutico etc ......e sopratutto al
significato di coscenza morale " comune "e imposta
dai Sani rispetto a quella di chi la sta vivendo e
interpretando sulla Sua pelle! Poi libere opinioni
diverse per ognuno di Noi che non possono essere imposte
a nessuno ma su questi temi sempre liberamente
scelte !
domenico de giacomi
6 marzo 2007 0:00 - guido
attenzione che rispettare la volontà dei pazienti per un
medico si intende che significhi rispettare il suo diritto
alla vita, non il diritto alla morte; altrimenti i medici
sarebbero tenuti anche a rispettare la volontà dei malati
di mente, no? A nessun medico può esser chiesto da una
istituzione di contravvenire allo spirito ippocratico che
sta alla base della sua formazione. Quello
dell'eutanasia è un nodo che le istituzioni non possono
e non devono tentare di sciogliere. Sta alla pietà umana
per chi soffre rischiare una soluzione, e al giudice
eventualmente chiudere un occhio: ma mai un omicidio sia
giustificato di fronte alla legge come un diritto. Le
implicazioni che ne deriverebbero sarebbero destabilizzanti
per uno stato civile e devastanti per una coscienza
morale Guido
5 marzo 2007 0:00 - domenico de giacomi
Pienamente d'accordo e senza alcun orientamento
politico ... sul fatto che ogni Medico Italiano dovrebbe
rispettare la volonta' di ogni Paziente consapevole o
se.... in stato di incoscenza irreversibile quanto ha
espresso nel Suo testamento biologico ! Non si
puo' imporre a un propio simile il propio RUOLO , il
PROPIO "SE", la propia libera Fede Religiosa e
neppure la propia indiscutibile PROFESSIONALITA' se il
Paziente non la desidera ! Mi auguro che il Tribunale
dei Diritti dell'Uomo lo possa imporre in ogni
Stato libero . Le scelte di ogni creatura Umana purchè
consapevole vanno - oggi -(ieri non lo erano ) sempre
rispettate perchè questo rispetto non puo' ledere
i Diritti di ogni altro , Medici compreso . Ma per
ora purtroppo per la Ns generazione e per il Ns fine vita
sara' difficile che la FNOMCEO (chi sono gli
appartenti al Comitato Direttivo , a quali Partiti o
Religioni appartengono ? ) a mio avviso ancora troppo
dipendente da "regole " o meglio talvolta
imposizioni politiche e Vaticano dipendenti , possa
adeguarsi con un ' nuovo Codice Deontologico verso
questi obiettivi che ogni Nazione Civile , libera ,
Democratica dovrebbe fare suoi . Ma i Ns politici
(formalmente e in parte giovani ) non hanno a mio
modesto avviso " coscenza " di come potrebbero
dover morire con queste " Regole" che non hanno
voluto demagogicamente e per interessi vari
....modificare ! Peggio anche per loro !
domenico de giacomi iscritto ordine dei medici 4632
udine
5 marzo 2007 0:00 - mauro
nessuno ha diritto di togliersi la vita, essa non è un bene
disponibile. E' stato un gesto esemplare ma invitare i
medici veri a stare lontani dai malati gravi è una follia
pura!!!!