Questo poveretto non è condannato alla sofferenza in nome
di Dio, ma di chi vuole stravolgere abusivamente la
legge.
Vatti a rileggere le dichiarazioni del
Ministro della salute e poi giudica con serenità.
Ti ripeto il sito: www.lestorie.rai3.it trasmissione
del 6 dicembre 2006
Cordialità
7 dicembre 2006 0:00 - Alessio
Penso che queste persone sadiche non rispettino come dicono
la vita, facendo soffrire una persona che, capace di
intendere e di volere, non vuol più saperne di vivere...
come un vegetale Non auguro mai a nessuno di essere
tenuto in vita in forza ma allo stesso tempo cosciente non
solo della sua situazione ma anche dell'eterna
condanna. Penso anche che la gente dovrebbe lasciar
perdere la chiesa, e per una volta mettersi nei panni degli
altri e ragionare con la propria testa. Ma se il papa dice
che è giusto buttarsi in un pozzo, voi cattolici, che fate?
Vi sembra giusto che quel poveretto deva essere condannato
alla sofferenza? In nome di dio?
6 dicembre 2006 0:00 - Lucio Musto
L'On Livia Turco ha convenuto che è pratica quotidiana,
negli ospedali, ed è giusta responsabilità dei medici che
caso per caso possono valutare la reale situazione.
Il Ministro ha sottolineato anche che è la legge
attuale che non prevede l'eutanasia, ma che il
Parlamento è sovrano e può emanare tutte le leggi che
ritiene opportuno.
Il Ministro ha poi
puntualizzato che invece si vorrebbe costringere
"lei" non tanto come persona ma come ministro a
disattendere di "sua" iniziativa la legge
esistente, cosa che naturalmente lei non "deve"
fare.
Cioè si tenta di prevaricare la
"sua" libertà di pensiero per una bieca
strumentalizzazione delle sofferenze del povero Welby.
6 dicembre 2006 0:00 - lucianodinepi
Caro Moretti, eri presente quando alla " Luca Coscioni
il 26/10 mi sono offerto di sedare con il Diprivan il povero
Welby. Ma nessuno si è fatto avanti per staccare la
spina..Per un amico si fà questo ed altro e da quello che
dici si staccano molte spine clandestinamente negli
Ospedali.E' la strumentalizzazione del caso Welby che
impedisce l'interruzione della ventilazione.Delle
sofferense di quel povero essere umano ne siamo tutti, dico
tutti responsabili: Si è con questo caso voluta forzare la
mano al legislatore agendo sull'opinione pubblica.
Ciascuno assuma le sue responsabilità Io in prima fila!
Dr. Luciano di Nepi