COMMENTI
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16 febbraio 2009 0:00 - passante
Cara Tina, dalle ultime informazioni della stampa (cautela è d'obbligo), mi sembra che sia il sig Englaro a volere che Eluana sia un punto di partenza.
16 febbraio 2009 0:00 - Tina
Se n'e' andata in pace con se stessa e prima che si scatenasse la guerra del "decreto di parte" leggendo i vostri commenti ho fatto spallucce e pensato ai versi di una spledida canzone di Pierangelo Bertoli

" e le masturbazioni cerebrali le lascio a chi e' maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle, a chi sa masturbarsi per il gusto.
cantero' le mie canzoni per la strada, ed affrontero' la vita a muso diro, un guerriero senza patria e senza spada, con lo sguardo dritto e aperto nel futuro, e non so se avro' gli amici a farmi il coro, o se avro' soltanto volti sconosciuti, cantero' le mie canzoni a tutti loro e alla fine della strada, potro' dire che i miei giorni li ho vissuti".
Eluana ha vissuto i suoi primi 21 anni, il resto e' stato neurovegetazione. Se ora la piantate di mostrare quanto siete bravi a citare leggi, codici e rimandi fate un favore a tutti, lei per voi e' solo un pretesto per mostrare la vostra conoscenza. sciorinatela se volete, ma senza porre Eluana e suo padre come punto di partenza.
Tina
9 febbraio 2009 0:00 - alfonso scala lombardo
Come puoi notare da te stesso, Sergio, occorrono competenze per affrontare delicati problemi: competenze informatiche e specifica preparazione, in primo luogo. Altri come me, seguono a ruota, non posssono far altro. un grazie e un saluto
8 febbraio 2009 0:00 - DAVIDE
Io penso che avere annullato l'alimentazione a Luana è un gesto da persone incivili e che la scelta non deve dipendere dai genitori o da persone altrui, ma in questo caso purtroppo essendo in coma vegetativo non si è in grado di intendere e di capire è quindi non si può scegliere. l'unica soluzione per me sarebbe di trasferirla in un altro ospedale gestito da suore in modo da riprendere l'alimentazione e l'idratazione e le cure anche se ormai quasi impossibile ma l'importante è la volontà di salvarla, rivolto a tutte le persone vicino a lei e tutti quelli che ne fanno le veci. DAI LUANA SU CON LA VITA CHE TI SALVERAI E VIVRAI VEDRAI CHE Cé LA FAI
4 febbraio 2009 0:00 - Tina
Il cinismo politico e quello religioso la fanno da padrone, in un momento in cui la chiesa dovrebbe farsi una buona dose di fatti temporali suoi (le SS fecero solo una disifenstazione) e sono fatti temporali corposi, continua a interferire con uno stato straniero mostrando i muscoli, usando la televisione e i giornali, al suo fianco i "servi della gleba" politici, li guardo, li sento e mi chiedo:

E' una questione di "Cretinismo patologico" o politici in perfetta mala fede e altrettanti prelati in malafede cercano di ottenere il predominio sui "semplici"?

Il cattolicissimo Welby ha scelto il distacco della spina da una non vita, la chiesa gli ha negato i sacramenti, un prete a Torino ha preferito il suicidio a una vita di sofferenze, la chiesa lo ha difeso a spada tratta, un padre si batte da 17 anni per realizzare la volonta' della figlia, si scatena l'inferno della mala fede, tutti pronti a prostituirsi davanti a una telecamera pur di ottenere 2 minuti di notorieta', la dignita' calpestata non e' quella di Peppino Englaro che sta accompagnando Eluana nel suo ultimo viaggio, la dignita' coperta' di escrementi e' quella di tutti coloro che si stanno sprecando nel nome di un dio non condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani, un dio che accetta un prete che dichiara che gli ebrei non sono stati cremati, ma dimezzati (hanno solo sbagliato la dose) un vescovo che nega l'olocausto e un papa che da quando e' stato eletto fa il paio con berlusconi, spara castronate verbali che il giorno dopo definisce "espressioni male interpretrate da tutti".
Sono ridicoli e patetici, due vecchi che vivono di "come eravamo belli e potenti nei nostri 20 anni".
Mi auguro solo che Eluana se ne vada senza avere coscienca di quanta violenza religiosa e pseudo politica si e' scatenata sulla sua pelle, la chiesa e la politica si preoccupano dell'acqua e del cibo che non devono essere negati evangelicamente a nessuno, la chiesa da cibo e acqua agli affamati della terra? forse si, a patto che abbracci la croce (come se la croce che li inchioda alla fame e alla sete non bastasse) la politica da cibo e acqua a tutti gli affamati italiani? non mi risulta, si vergognino politi e preti (papa in testa) lascino un fatto doloroso alla famiglia e smettano di esprimere il meglio del peggio dei loro pensieri. L'Italia e' una repubblica laica, la religione una scelta. A sentirli mi sento in pace, sono agnostica, ho deciso di essere anche apolitica. Buon viaggio Eluana, con 17 anni di ritardo, buon viaggio verso quella che gli antichi Aedi chiamavano "la casa dei padri". al pastore tedesco vaticano dico: prima di sparare giudizi sulle scelte degli italiani, badi alla spazzatura in tonaca che le gira per i giadini vaticani, non e' poca, pulisca i suoi tavoli prima di badare ai nostri, lei e' quanto di peggio mi sia toccato di vedere nei mei sessant'anni di vita (anche Karol ha fatto la sua parte col divieto all'uso dei preservativi in africa) ma come dicevo prima, leri fa il paio con Berlusconi, voi siete voi e il resto de4l mondo non e' un c...o. auguro a tutti e due e ai vostri portavoce, di provare sulla vostra pelle, quello che le vittime dell'olocausto hanno provato e anche un po' del dolore di Peppino Englaro, forse, ma solo forse, smetterete di romperci le scatole con i vostri dogmi basati sul nulla.
Tina Campolo


18 luglio 2008 0:00 - Sergio
Spitfire pone la domanda se “sia lecito supportare una vita non più autonoma nè consapevole nè priva di capacità di recupero 'solo' perché c'é la tecnologia per farlo”.

La mia risposta è Sì! Ma a una inderogabile condizione: che ci sia il consenso del paziente o di chi ne rappresenta la volontà.

Relativamente alla proposta di aprire presso la Corte Costituzionale una procedura di conflitto di attribuzione osservo che mi pare un evidente uso politico del diritto che non fa onore né alla cultura giuridica né alla politica.

Il Senato, che discuterà questa ipotesi, è una componente del potere legislativo avente pari dignità dell’altra componente, la Camera dei Deputati. Dovrebbe essere quindi il potere legislativo nella sua unitarietà a sollevare tale conflitto.
Qualora dovesse passare in aula tale decisione, il ricorso dovrebbe a mio avviso essere respinto per inammissibilità o, se ritenuto ammissibile, respinto nel merito.

L’iniziativa senatoriale si fonda sulla affermazione che i giudici si sarebbero sostituiti al legislatore.

L’osservazione mi appare priva di pregio giuridico.

La sentenza della Corte di Cassazione è una sentenza di rinvio alla Corte di Appello perché quest’ultima risponda su un caso specifico, unico e determinato, sulla base delle specifiche indicazioni date dalla Corte di Cassazione su quel caso specifico e solo su quello.
Il conflitto di attribuzione non può essere invocato per impugnare una sentenza e tanto più una sentenza di rinvio.
Tanto dovrebbe bastare a respingere il ricorso per inammissibilità.
Nel caso fosse accolto, dovrebbe essere respinto nel merito.

Il legislatore ha il potere di non legiferare su una determinata materia; la cosa può suscitare critiche politiche ma è pienamente nei poteri che la Carta attribuisce al legislatore.

Diverse sono invece le valutazioni da farsi riguardo ai giudici.
In caso di assenza di una legge specifica su una materia, qualsiasi conflitto dovesse insorgere su quella materia necessita dell’intervento di un giudice per essere composto.
Il giudice interppellato deve necessariamente decidere sulla base delle norme esistenti.
Una cosa è certa: il giudice non può decidere di non decidere.

Nel caso specifico, la Corte d’Appello è stata nuovamente investita del caso Eluana dalla Corte di Cassazione che non solo ha riconfermto l’ovvietà che il giudice deve decidere ma ha anche indicato il solco entro cui deve radicarsi la decisione.
La decisione della Corte di Cassazione, con la quale si rimanda alla Corte d’Appello ogni valutazione nel merito, risale al 16 ottobre 2007; che dopo 7 mesi da quella sentenza e solo dopo il nuovo pronunciamento della Corte d’Appello, si tenti di instaurare un conflitto tra potere legislativo e potere giudiziario è una evidente strumentalizzazione, segno di scarsa sensibilità umana e istituzionale.
Perché attendere la sentenza della Corte d’Appello per attivarsi?
Se ingerenza c’è stata questa è evvenuta 7 mesi fa e allora bisogna dimostrare l’infondatezza o l’arbitrarietà delle interpretazioni delle norme giuridiche richiamate dai giudici di Cassazione.
Sembra che qualcuno pensi che i giudici decidono in base all’umore con cui si sono svegliati.
No, non è così: decidono sulla base delle norme giuridiche. E se sbagliano a interpretarle non spetta al potere legislativo sollevare obiezioni di questo tipo.

Basta leggere la mozione n 16 inoltrata alla Commissione Affari Costituzionali (la trovate a questo indirizzo http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sind isp&leg=16&id=306705) per restare stupefatti dalla totale assenza di riferimenti giuridici specifici e puntuali: leggendo questa mozione sembrerebbe che i giudici abbiano imbastito una sentenza partendo dal nulla; nesun riferimento alle norme giuridiche richiamate puntualmente dalle sentenze.
E il giudice tutelare di modena che ha autorizzato a negare il consenso per l’effettuazione di una tracheotomia, anche lui si è sostituito al legislatore?

Sorge il dubbio che i legislatori non abbiano consapevolezza di quel che approvano.

L’annunciata decisione senatoriale mi appare, pertanto, strumentale, irricevibile e illegittima; oltre a essere lesiva delle funzioni dell’ordinamento giudiziario che sovente deve decidere, in mancanza di leggi specifiche, attingendo alle varie fonti del diritto.
Basta invece leggere la sentenza della Cassazione n. 21748 del 16 ottobre 2007 (reperibile per esempio a questo indirizzo http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2398) per notare la copiosità delle norme giuridiche che costituiscono l’impalcatura della sentenza stessa.

Si parla a sproposito di eutanasia (termine che dovrebbe essere confinato a pratiche che determinano in modo artificiale un evento ritenuto inevitabile), di omicidio di stato o di omicidio del consenziente, di dignità della persona…
Non è in discussione la dignità della persona ma il diritto all’autodeterminazione sancito dalla nostra Costituzione, dal nostro diritto e da molte convenzioni internazionali e comunitarie.
Il diritto di accesso alle terapie come anche il diritto di rifiutare le terapie. Questo diritto è sancito dalla nostra Costituzione e riconfermato da moltissime leggi, a partire dalla legge istitutiva del servizio sanitario nazionale (legge 23 dicembre 1978, n. 833). Tale diritto è riconosciuto anche alle persone incapaci; basti pensare alla legge 194/1978 che riconosce al tutore il potere di disporre l’eventuale interruzione di gravidanza della donna incapace, alle norme del codice civile e alla legge 6/2004 che istituisce l’amministratore di sostegno il quale, con decreto del giudice tutelare, può essere autorizzato a concedere o negare il consenso per un trattamento sanitario.
La sospensione delle terapie o il rifiuto di sottoporsi a una terapia o a un trattamento non vanno confusi con l’eutanasia (anche se ormai è diffusa l’abitudine di riferirsi all’eutanasia passiva distinguendola da quella attiva); in ogni caso è già ampiamente riconosciuto il diritto di rifiutare una terapia.
Pretestuose quindi le critiche che da più parti arrivano ai giudici che hanno emesso una sentenza sulla scorta del diritto esistente.
Chi parla di omicidio, allora, coerentemente, pruomuova l’abolizione di tutte le leggi che consentono il rifiuto di una terapia e, poiché ciò non sarebbe sufficiente, promuova anche la modifica della Costituzione e la denuncia di tutte le convenzioni europee e internazionali che affermano il diritto dell’individuo di autodeterminarsi e di scegliere sulla base dei propri valori e concezioni del vivere. Ma per favore si astengano dal lanciare slogan che olte a violare la cultura giuridica, oltre a mistificare, sono autentici tentativi di stupro delle coscienze. Fermo restando, s’intende, il diritto di ritenere sbagliato non esperire ogni tentativo possibile per allungare artificiosamente ogni stato di vita. Nessuno contesta questo diritto, ma parallelamente esiste anche il diritto di chi la pensa in modo diametralmente opposto; e il diritto esistente tutela proprio questa libertà di avere una visione e concezione diversa di rapportarsi alla vita e agli eventi della vita.
18 luglio 2008 0:00 - Vulcano
Grazie Don Mazzi : infine delle parole che parlano al cuore e alla coscienza e pongono il problema correttamente
17 luglio 2008 0:00 - spitfire
Ottimo intervento davvero.

Il punto, più semplicemente, è se sia lecito supportare una vita non più autonoma nè consapevole nè priva di capacità di recupero 'solo' perché c'é la tecnologia per farlo. Questo è un qualcosa che non può decidere il Senato al posto dei familiari di Eluana. Non è giusto. La scienza purtroppo è riuscita solo a conservare la vita biologica, non quella 'umana'. E il Parlamento dovrebbe avere a che fare con altre questioni che entrare a gamba tesa su suggerimento della Chiesa, in una decisione che spetta al Tribunale e alla famiglia.

E' lo stesso parlamento che approva i tagli agli aiuti umanitari per il Terzo Mondo, è lo stesso che approva le impronte digitali ai bambini Rom (che hanno fatto tanto incazzare anche Famiglia Cristiana) e così via. Insomma, c'é molto più rispetto per la vita umana anche in termini CRISTIANI, se si lasciasse morire in pace quella sventurata.

Magari è solo un'altra azione diffamatoria dei parlamentari ai danni dei 'giudici'. Tanto per screditarli ancora un pò. Tutto fa brodo.
17 luglio 2008 0:00 - Sergio
No Enrico, le cose non stanno nei termini da te prospettati.
La Cassazione nel rinviare alla Corte d’Appello il caso Eluana ha testualmente scritto:
“Nel consentire al trattamento medico o nel dissentire dalla prosecuzione dello stesso sulla persona dell’incapace, la rappresentanza del tutore è sottoposta a un duplice ordine di vincoli: egli deve, innanzitutto, agire nell’esclusivo interesse dell’incapace; e, nella ricerca del best interest, deve decidere non “al posto” dell’incapace né “per” l’incapace, ma “con” l’incapace: quindi, ricostruendo la presunta volontà del paziente incosciente, già adulto prima di cadere in tale stato, tenendo conto dei desideri da lui espressi prima della perdita della coscienza, ovvero inferendo quella volontà dalla sua personalità, dal suo stile di vita, dalle sue inclinazioni, dai suoi valori di riferimento e dalle sue convinzioni etiche, religiose, culturali e filosofiche.”

Come vedi sono esclusi i casi da te paventati.
Potrebbe essere utile leggere la Sentenza della Cassazione n. 21748 del 16 ottobre 2007; è reperibile per esempio a questo indirizzo http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2398< br>
Se la leggi vedrai che troverai risposte a molte delle tue perplessità.

Non c’entra nulla l’omicidio o il suicidio; semplicemente è in gioco il diritto a decidere su quali trattamenti sanitari accettare e quali rifiutare. Diritto sancito da nostre molte leggi a partire dal consenso informato, che non è una procedura burocratica.

Nel 2004, con legge n 6, è stata poi introdotta la figura dell’amministratore di sostegno. Sulla base di questa legge e di tutta la copiosa normativa costituzionale e di diritto civile il giudice di Modena ha recentemente autorizzato l’amministratore di sostegno a negare, nel caso, l’autorizzazione a effettuare la tracheotomia a una donna sofferente la quale, in assenza di tale intervento, sarebbe andata incontro a morte certa.
Questo decreto lo trovi all’indirizzo
http://www.studiolegalerudi.it/attachments/1589_Stanzani_13- 05-2008.pdf

Leggilo, è molto istruttivo. In particolare, in un passaggio, eccolo:
“E non è improprio osservare, di fronte all'utilizzo così confuso e improprio del termine eutanasia nell'attuale dibattito italiano, che nessuno dei vari casi su cui oggi si controverte è riferibile a quella fattispecie, che è la sola ragionevolmente appropriata, introdotta e regolamentata dagli ordinamenti olandese e belga che hanno legittimato l'accelerazione del percorso biologico naturale per la persona capace di intendere e volere, che, affetta da sofferenze insopportabili e senza prospettive di miglioramento, chiede le venga praticato un farmaco mortale, se non in grado di autosomministrarselo, ovvero ( e si parla, nell'ipotesi, di suicidio assistito) di fornirglielo in modo che possa assumerlo.
Rientrano, all'opposto, nel diritto, allo stato dell'ordinamento già compiutamente ed esaurientemente tutelato dagli art. 2,13 e 32 Cost., di autodeterminazione della persona al rispetto del percorso biologico naturale il caso del capace che rifiuti o chieda di interrompere un trattamento salvifico e il caso dell'incapace che, senza aver lasciato alcuna disposizione scritta si trovi in una situazione vegetativa clinicamente valutata irreversibile e rispetto al quale il Giudice si formi il convincimento, sulla base di elementi probatori convincenti, che la complessiva personalità dell'individuo cosciente era nel senso di ritener lesiva della concezione stessa della sua dignità la permanenza e la protrazione di una vita vegetativa.
Resta un'ultima ipotesti: quella dell'incapace che, trovandosi nella situazione appena descritta, abbia lasciato specifiche disposizioni di volontà volte ad escludere trattamenti salvifici artificiali che lo mantengano in vita in stato vegetativo.
Nessun dubbio che anche in tal caso debba valere, a maggior ragione, il dovere dell'ordinamento al rispetto di una espressione autodeterminativa che null'altro chiede se non che il processo biologico, lungi dal venir forzato, si dipani secondo il suo "iter" naturale.
E sol che si richiami il secondo comma del vigente art. 408 cc ("L'amministratore di sostegno può essere designato dallo stesso interessato in previsione della propria eventuale futura incapacità mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata"), appare di difficile confutazione la conclusione dell'assoluta superfluità di un intervento del legislatore volto a introdurre e disciplinare il c.d. testamentario biologico.”

In definitiva, le recenti sentenze sui casi Eluana e Welby e sulla diagnosi preimpianto colpiscono per il puntuale e corposo riferimento a norme presenti nel nostro ordinamento (costituzionale, civile e penale), nel diritto comunitario e internazionale.
Se si cominciasse a chiamare le cose con il loro nome, si sgombrerebbe il campo da inutili proclami ideologici. Proclami che con preoccupante accanimento provengono da più parti senza però considerare le norme già presenti nel nostro ordinamento e che ormai richiederebbe un intervento responsabile del legislatore per armonizzarle e ricondurre il dibattito su questi temi nel giusto solco.
Un conto è il dirito già sancito dal nostro ordinamento (da quello comunitario e internazioanle) alla scelta sui trattamenti sanitari, altra cosa è l’eutanasia.
Confondere la libertà dell’individuo di accedere o no a trattamenti terapeutici, anche quando si tratta d’interventi per supplire all’incapacità respiratoria o di assunzione di cibo, con l’accanimento terapeutico o, peggio, con l’eutanasia, significa condurre un gioco sporco e mistificatorio.
C’è un bel sostenere che nel nostro ordinamento mancherebbe un quadro normativo di riferimento, o che la magistratura invade il campo proprio del legislatore quando, invece, il nostro ordinamento consente di dirimere i casi più complessi della vita, del nascere e del morire.
Il principio del consenso informato e gli articoli 2,13 e 32 della Costituzione consentono, legittimano e sostanziano le decisioni espresse con le recenti sentenze. Nessun ruolo di supplenza dei giudici, dunque. Nessuno sconfinamento, nessun attentato alla vita. Semplice applicazione del diritto, leggendo il diritto per quello che è e non per quel che qualcuno vorrebbe che fosse, senza strappi al nostro ordinamento giuridico o ai valori etici.
Chi per ragioni etiche o convincimenti religiosi non vuole avvalersi dei diritti riconosciuti dalla Costituzione è liberissimo di farlo, ma nessuno può pretendere che quelle norme siano disattese e violate erga omnes per ossequio a qualche astratto dettato etico o religioso.
Il problema si pone quando la persona soggetta a trattamenti di mantenimento in vita non è cosciente e quindi non può esprimere la sua volontà. In questi casi, può tornare utile la legge n 6/2004 ma comporta la necessità di ricostruire quale fosse l’orientamento e la volontà del paziente prima di entrare in uno stato di incapacità. Bene farebbe il legislatore ad armonizzare le norme esistenti e a colmare i vuoti con una legge sul testamento biologico e chiarendo i limiti della responsabilità del medico, già circoscritte nell’ambito del consenso informato. In caso contrario, il legislatore disattende la sua funzione, ma non può pretendere che il giudice si astenga dall'esercizio delle sue funzioni.
Il giudice non può decidere di non decidere se è investito da una richiesta di soluzione di un conflitto.
La materia è delicata e complessa, ma tutto va ricondotto alla reale dimensione senza caricarla di significati e valenze che hanno per obiettivo l’annullamento del confronto su questioni specifiche e ben definite, affogandole in un mare di banalità e mistificazioni. Fermo restando il diritto di ciascuno di condurre la propria vita nel rispetto dei valori e delle convinzioni che ha abbracciato.
17 luglio 2008 0:00 - Enrico
Dal poco che ho appreso sul caso di Luana mi pare che il giudice la consideri in grado di autodeterminarsi efficacemente attraverso i parenti che chiedono per lei di farla morire mediante interruzione dell'alimentazione .

Mi sembra un principio pericolosissimo perchè (naturalmente parlo in generale) i parenti possono avere interessi contrastanti con quelli della persona della cui vita si decide.

Ad esempio possono essere stanchi, possono non essere più in grado o non avere la volontà di affrontare gli oneri morali , finanziari, e di utilizzo del proprio tempo , connessi alla situazione, possono essere in concorrenza con la persona in coma per questioni ereditarie, o possono esserne eredi legittimi o testamentari.

La legge vieta al tutore di agire per conto del tutelato in conflitto di interessi, il giudice quindi dovrebbe respingere l'istanza del tutore che può trovarsi in conflitto di interessi .

Occorre una normativa che tocchi anche il diritto successorio e stabilisca aiuti alle famiglie .

A proposito del testamento biologico, questo a mio avviso contrasta con i principi del nostro ordinamento se prevede una richiesta di procurare la morte del testatore in certi casi (il suicidio e l'omicidio del consenziente non sono leciti per il nostro diritto).
E poi, come le persone possono prendere questa decisione? Non hanno sperimentato lo stato di cui si tratta.
E' uno stato che esclude la comunicazione con l'esterno, ma come potrebbe essere vissuto dall'interno? Esistono racconti di esperienze in un altra dimensione di persone risvegliate dopo anni di coma.

Cordialità
Enrico
27 ottobre 2006 0:00 - Vero: cristiano non cattolico.
da: Vero: cristiano non cattolico.
Data: 26 Ottobre 2006

Ebrei 13:6 Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?»

Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Messaggio per tutti, indistintamente!

Vi amo tutti indistintamente perchè la mia battaglia non è contro gli uomini e le donne che frequentano questo forum, ma contro quegli spiriti di errore, chi più calzante chi meno, che ispirano chi non conosce la volontà di Dio espressa nella Sua Parola, credente o non credente, unica fonte di Verità, in quanto quando Dio apre la Sua bocca e parla quel suono che noi udiamo è Gesù Cristo (Parola, Verbo di Dio incarnato).

Ecco perchè è importante conoscere e usare la Bibbia quando si parla di Dio; chi rifiuta o non tiene in profonda considerazione la Bibbia infatti è come avere lo stesso atteggiamento verso Gesù Cristo, in quanto Gesù parla attraverso di essa, e l'uomo non può permettersi di dire a Gesù che non si può prendere alla lettera, perchè si porrebbe al di sopra del UNIGENITO Figlio di Dio; anche se Egli è il PRIMO genito della famiglia di Maria e Giuseppe e i Suoi fratelli sono 4: il secondo genito, il terzo genito, il quarto, il quinto e anche alcune sorelle, è scritto Marco 6:3 e altri versetti IN MATTEO 13:55,56.

Matteo 1:24,25 Giuseppe...... non ebbe con lei rapporti coniugali FINCHE'ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

Si capisce che dopo la nascita di Gesù Maria e Giuseppe ebbero rapporti coniugali?

Luca 2:7 ed ella diede alla luce il suo figlio PRIMOGENITO, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

Primogenito significa primo figlio di altri figli. Unigenito significa figlio unico.

C.V.D. la chiesa cattolica vi inganna su Maria.

Comunque chi volesse veramente conoscere lo sviluppo delle dottrine del vangelo si legga bene bene le lettere apostoliche, sempre con l'aiuto di Dio, lì troverà anche le risposte al ministerio di Cristo nei Suoi 3 anni di missione.

Mi ritiro, come mi consigliò Andrea 37/8 anni; perchè pensavo di trovare qualcuno che veramente volesse essere libero di seguire Cristo secondo la Sua volontà e non secondo quella degli uomini, come è scritto: "la Verità (Gesù Cristo) vi farà liberi" a me, mi ha liberato, e la missione di Dio sta cominciando a entrare anche in Italia, e piano piano chi veramente cercherà Dio con tutto il suo cuore, sarà accontentato da Dio e lo porterà fuori da ogni confessione e lo chiamerà alla Sua chiesa libera che è sparsa su tutta la terra fino ai confini della terra.

Dio lascia per ultima l'Italia, perchè è da lì che si solleverà la Bestia, dopo di che quando le porte della Sua chiesa saranno chiuse, non ci sarà più possibilità di salvarsi; il Regno di Dio è sulla terra da quando Cristo è risorto, perchè è nella vita terrena che si deve trovare il Regno di Dio, perchè il Regno di Dio è Cristo con il Suo sacrificio è il Suo messaggio DI SALVEZZA del vangelo del Regno di Dio.

E' tutto scritto SE NON CREDETE A ME - CREDETE A GESU' CRISTO - COME VUOLE LUI E NON COME VOLETE VOI.

Dio vi benedica tutti e scusate se vi ho infastidito amorevolmente per qualche mese, ma credevo veramente di farvi scoprire le meraviglie di Dio, ma a quanto pare il Diavolo la fa da padrone in tutti voi, e vi acceca completamente, purtroppo.

Saluti sinceri.

Vero: cristiano non cattolico.
20 ottobre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Cara Signora Tiziana Amagda

Che nel Ns mondo vi possano essere e lo dico per mia convinzione Personale delle forze sconosciute ma ...."NATURALI" ..... che possono essere percepite da chi è sano e ne ha la necessaria sensibilita' lo posso credere anche se non ho CERTEZZE ! Che possano esistere delle "anime psichiche "o forze NATURALI che staccate o ancora attaccate al propio corpo possano in qualche modo dare segni aurorali della loro PRESENZA posso augurarmelo ma non ho CERTEZZE sopratutto perche ' mi rendo conto e SONO CONSAPEVOLE che a QUESTO MONDO vi è tanta Gente .......disonesta , vigliacca e mascalzona ..... che fa' CREDERE agli INGENUI E INCONSAPEVOLI per interessi personali orribili realtà che non possono essere dimostrate e mai lo saranno , ne 'dalla scienza ne 'dall'esperienza empirica e personale che ci puo ' essere riferita ( un morto non ci puo ' venire a raccontare e a dimostrare nella realtà dei fatti la Sua esperienza !) ragionevolmente !
Pregare per Eluana Englaro come per chiunque lo farò e sopratutto se è stata nella Vita funzionale un'Essere buono e onesto e che non ha fatto del MALE agli ALTRI ! .Pregare che la morte NATURALE arrivi nonostante la vita ARTIFICIALE che la tiene innaturalmente in vita sarà mio dovere da Cattolico ,Cristiano per Battesimo ma non praticante quale mi sento personalmente di essere e non per decreto valutazioni Etiche o Deontologiche o peggio imposizioni altrui ! .

Pregare .....che nessun GIUDICE possa AUTORIZZARE oggi o domani e sempre i Medici , nonostante le TESTIMONIANZE dei PARENTI e AMICI .. PADRE compreso ,lo "stacco della spina " togliendole la alimentazione artificiale senza il SUO CONSENSO che mai potra' in ogni caso esprimere , lo farò con tutto il cuore perche' sarebbe un omicidio di STATO ripetuto in ITALIA come è avvenuto in AMERICA con la povera TERRY SCHIAVO !


domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici 4632 -udine
10 ottobre 2006 0:00 - Tiziana Amagda
Buongiorno. Cito una parte dell'intervento del Dott. De Giacomi xché voglio commentarlo. Il caso di Terry Schiavo mi ha molto commosso, ma quello di Eluana mi coinvolge quasi personalmente, dato che la ragazza era una delle migliori amiche di mia cugina, e quindi ho seguito la vicenda dal momento dell'incidente.



Bene. Non voglio dare spiegazioni razionali del fatto che sto x raccontare, mi limiterò a descriverlo così com'è successo. A voi la scelta se crederci oppure no.

Sono una studentessa di medianità, credo da sempre nella vita dopo la morte e dopo una perdita che mi ha colpito anni fa ho cercato delle prove che confutassero o confermassero questa mia credenza.
Ho avuto le prove e ho ritrovato il contatto con il mio caro scomparso.
Ho anche scoperto di avere io stessa delle doti che non riesco a spiegarmi (forse ereditate, dato che ci sono precedenti in famiglia) e sto cercando di coltivarle, xché secondo me i talenti vanno utilizzati x il bene proprio e delle altre persone.

Lo scorso weekend ho partecipato a un seminario con una medium inglese molto brava, e uno degli ultimi esercizi consisteva nel mettersi a coppie e cercare un contatto col Mondo dello Spirito x la persona che avevamo di fronte. X me era la prima volta, e non ho apparentemente ottenuto alcun risultato, ma la ragazza che lavorava con me, che studia con la medium già da un po', mi ha "riportato" la persona di cui dicevo sopra, descrivendola perfettamente in aspetto, carattere, professione e causa della morte, e dandomi poi un messaggio.
Una ragazza del gruppo, anche lei non alla prima esperienza, ha preso invece un messaggio che non era x la persona con cui lavorava, ma chiaramente x me.
L'entità che si è presentata era stata coinvolta in un incidente stradale, e dai particolari fornitimi ho riconosciuto che si trattava di Eluana. Quando dissi xò all'insegnante che questa ragazza non era morta ma in coma da più di 10 anni, tutti rimasero stupiti e la medium prese il controllo della situazione e del contatto.
Mi descrisse l'incidente, e le modalità corrispondevano in tutti i particolari.
Mi descrisse il trauma, che era ancora vivido, e disse che il cervello era stato danneggiato irreparabilmente, quindi secondo lei Eluana non si sveglierà mai dal coma. L'anima della ragazza soffre molto, xché è ancora attaccata al corpo, e le macchine le impediscono di lasciarlo (la morte fisica avviene solo quando il cuore cessa di battere, e viene esalato l'ultimo respiro). Le chiesi cosa potevo fare, e lei rispose: "prega. Prega xché abbia la forza di staccarsi da sola".
Se io potessi andrei nel posto dove sta in questo momento e spegnerei le macchine, ma non posso farlo. Quindi chiedo anche a tutti quelli che leggeranno questo mio commento di pregare. Pregare non x la sua guarigione, ma xché se ne vada velocemente.
Benedizioni a tutti
2 ottobre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Il caso di Eluana Englaro e di Terry Schiavo.... caro Paolo ... che entrambe erano state dichiarate in stato vegetativo permanente(prognostico non diagnostico e che oggi non si usa per etiche e sensibilita' nei confronti dei Parenti .. poveri Noi che ipocrisie codificate !) fatte le debite distinzioni sulla diversa patologia che le aveva colpite -Terry un infarto ,Eluana un incidente stradale con grave trauma cranico -......è lo stesso ! Entrambe soccorse futilmente e alla luce dell'oggi ... dal 118 - e entrambe mantenute in vita dalla alimentazione artificiale . A Terry dopo 14 anni per decisione di un Giudice -E SENZA UN SUO CONSENSO SCRITTO (liwing will)-gli è stata tolta la alimentazione artificiale ! Atto gravissimo !A Eluana oggi gli si vorrebbe fare lo stesso servizio senza una Sua VOLONTA' ESPRESSA in MERITO (a priori ) togliendole la alimentazione che la mantiene in Vita per decisione di un Giudice o peggio dei Parenti e Amici ...perchè appare oggi agli altri ( esperti,Parenti e non ) un'accanimento terapeutico !Mentre non si consente a Piergiorgio Welby et al -..... capace di intendere e VOLERE ...di esercitare la Sua volonta' consapevolmente espressa per un'ipocrita obsoleta ETICA COMUNE (on Bindi !) che i POLITICI VORREBBERO ANCORA IMPORRE SULLA PELLE ALTRUI ! Ma è tardi per togliere la spina a Eluana .. si doveva avere il coraggio e la razionalia' nell'evidenza clinica di farlo subito ! L'accanimento terapeutico... certo che c'è stato ... all'inizio della loro Storia e per entrambi i casi (rianimate nell'emergenza=no o si CPR ) ....e sopratutto perchè non avendo espresso un propio testamento biologico in anticipo non hanno potuto rifiutarlo (no CPR ) allora .Togliere la alimentazione alla Englaro- oggi - sarebbe compiere un OMICIDIO del non consenziente e di Stato come è avvenuto in America ! A nessuno è dato SAPERE CON CERTEZZE e per demagogiche ETICHE COMUNI ( ON Bindi!!!! a che tempo che fa ieri !) e IMPOSTE (politicamente ,Religiosamente ,Deontologicamente etc ) SE QUESTE creature IN STATO vegetativo permanente o anche in morte cerebrale provano o hanno provato con una "sensibilita'"... a Noi IGNOTA e aurorale ... qualcosa !Nessuno in questi stati è mai tornato per dircelo ! La prova è che come sappiamo a Terry dopo essergli stata tolta la alimentazione artificiale i Medici (USA) si sono preoccupati di imbottirla di stupefacenti ( morfina etc) ! Perchè .. se.. avevano (in) - certezze in merito alla mancanza di ogni SENSIBILITA'e percezione in stati VEGETATIVI PERMANENTI o MEGLIO DI MORTE CEREBRALE ( cervello da respiratore come è stato dimostrato con il SENNO DEL POI all'autopsia di TERRY)!???? Perchè a tutto seppur con le sofisticate ..macchine .. di oggi e di domani si vorrebbe dare una impossibile spiegazione ! L'uomo mortale crea le MACCHINE che non hanno vita o certezze in merito se non nella interpretazione fallibile e Umana di chi le ha create ! E questa è una delle uniche certezze come lo è la VITA e la MORTE che tutti vorrebbero sempre poter umanamente spiegare! Poveri illusi ...sulla loro stessa pelle !


domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici 4632 -udine
1 ottobre 2006 0:00 - Paolo
Ritengo che nel caso di Eluana Englaro si tratta sempre di accanimento terapeutico, non essendoci aspettative di migliorarne la qualità di vita. una ragazza che da oltre 15 lunghi anni vive in questo stato è veramente un accanimento terapeutico. Lo stato i politici devono al più presto risolvere la questione del testamento biologico. Nel caso di Terri Schiavo concordo pienamente con quello che dice Domenico De Giacomi.
Ma quanti casi in italia potrebbero evitare l'eutanasia? saranno tantissimi, se lo stato, la sanità e l'ambiente Ospedaliero darebbe più assistenza a questi malati, magari con progetti personalizzati, con supporto di assistenza integrata ad hoc, 24 ore su 24.
Dopo la vicenda del clamoroso risveglio dalla Stato Vegetativo Permanente, durato oltre due anni di Salvatore Crisafulli il 40enne siciliano, il Ministero preparò una mappa al fenomeno, infatti il 15 dicembre scorso, fù varato il documento finale sullo Stato Vegetativo e minima Coscienza. Purtroppo ad oggi nulla e cambiato. Tutto fermo.
Magari tra qualche anno qualcosa cambierà. chissà......
28 settembre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Nessun accanimento terapeutico caro Don Mazzi .... su Eluana Englaro ! Sarebbe un omicidio di Stato - se -un Giudice oggi senza il consenso di chi sta vivendo questa vita permettesse di togliere l'alimentazione artificiale che sempre senza il Suo consenso gli era stata messa dopo averla rianimata al momento dell'incidente e visto che il NO CPR non è legale in Italia e tutti devono essere rianimati ! .Purtroppo la Englaro non ha avuto la possibilita' di scrivere di Suo pugno un testamento biologico "legale " che allora non si conosceva in Italia ... al contrario di Terry Schiavo che vivendo in America avrebbe avuto questa opportunita '.. ma purtroppo non l'ha fatto !
Diciamo che io vedo il vero significato di " accanimento " e lo dico da ex Medico Ospedaliero a tempo pieno (fino al 2003)quello che potrebbe essere stato alla luce dell'oggi quindi "sotto il lampione e con il facile senno del poi ".. l'averle "futilmente" rianimate grazie all'intervento dei Sanitari del 118 ......made in Usa ....senza un loro consenso - no cpr -advanced directives in emergenza legali in America ! La rianimazione iniziale e innaturale .... sempre e lo ripeto alla luce della realtà dell'oggi .... potrebbe realmente essere definito accanimento terapeutico per mantenere in vita una ragazza- Eluana - che dopo un gravissimo trauma cranio cerebrale è stata futilmente rianimata e alimentata con una alimentazione artificiale e senza un Suo consenso ! Lo stesso per Terry che dopo un grave infarto soccorsa in ritardo dal 118 Americano ha riportato danni gravissimi ( ipossia da carerenza di ossigeno ) al cervello ed è stata rianimata - futilmente- e quindi alimentata artificialmente . Quindi alla luce della triste e orrenda realtà dell' oggi ... se .... entrambe avessero stabilito a priori un testamento biologico (no cpr -advanced directives in emergenza) credo che Terry non sarebbe stata rianimata e sarebbe morta 15 anni prima ' senza essere uccisa crudelmente in stato vegetativo permanente dalla bagarre tra Parenti che hanno assieme ai politici influenzato il Giudice consentendogli di fargli levare la alimentazione artificiale ! E l' Eluana Italiana oggi e solo oggi - forse - avrebbe trovato un Giudice che vedendo il Suo testamento scritto e legalizzato avrebbe giustamente consentito di togliere la alimentazione artificiale che la tiene in vita se questa fosse stata la Sua volonta' scritta ! .Quello che attestano gli amici e Parenti non dovrebbe avere mai nessun valore in merito a queste situazioni .


domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici 4632 udine
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16 febbraio 2009 0:00 - passante
Cara Tina, dalle ultime informazioni della stampa (cautela è d'obbligo), mi sembra che sia il sig Englaro a volere che Eluana sia un punto di partenza.
16 febbraio 2009 0:00 - Tina
Se n'e' andata in pace con se stessa e prima che si scatenasse la guerra del "decreto di parte" leggendo i vostri commenti ho fatto spallucce e pensato ai versi di una spledida canzone di Pierangelo Bertoli

" e le masturbazioni cerebrali le lascio a chi e' maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle, a chi sa masturbarsi per il gusto.
cantero' le mie canzoni per la strada, ed affrontero' la vita a muso diro, un guerriero senza patria e senza spada, con lo sguardo dritto e aperto nel futuro, e non so se avro' gli amici a farmi il coro, o se avro' soltanto volti sconosciuti, cantero' le mie canzoni a tutti loro e alla fine della strada, potro' dire che i miei giorni li ho vissuti".
Eluana ha vissuto i suoi primi 21 anni, il resto e' stato neurovegetazione. Se ora la piantate di mostrare quanto siete bravi a citare leggi, codici e rimandi fate un favore a tutti, lei per voi e' solo un pretesto per mostrare la vostra conoscenza. sciorinatela se volete, ma senza porre Eluana e suo padre come punto di partenza.
Tina
9 febbraio 2009 0:00 - alfonso scala lombardo
Come puoi notare da te stesso, Sergio, occorrono competenze per affrontare delicati problemi: competenze informatiche e specifica preparazione, in primo luogo. Altri come me, seguono a ruota, non posssono far altro. un grazie e un saluto
8 febbraio 2009 0:00 - DAVIDE
Io penso che avere annullato l'alimentazione a Luana è un gesto da persone incivili e che la scelta non deve dipendere dai genitori o da persone altrui, ma in questo caso purtroppo essendo in coma vegetativo non si è in grado di intendere e di capire è quindi non si può scegliere. l'unica soluzione per me sarebbe di trasferirla in un altro ospedale gestito da suore in modo da riprendere l'alimentazione e l'idratazione e le cure anche se ormai quasi impossibile ma l'importante è la volontà di salvarla, rivolto a tutte le persone vicino a lei e tutti quelli che ne fanno le veci. DAI LUANA SU CON LA VITA CHE TI SALVERAI E VIVRAI VEDRAI CHE Cé LA FAI
4 febbraio 2009 0:00 - Tina
Il cinismo politico e quello religioso la fanno da padrone, in un momento in cui la chiesa dovrebbe farsi una buona dose di fatti temporali suoi (le SS fecero solo una disifenstazione) e sono fatti temporali corposi, continua a interferire con uno stato straniero mostrando i muscoli, usando la televisione e i giornali, al suo fianco i "servi della gleba" politici, li guardo, li sento e mi chiedo:

E' una questione di "Cretinismo patologico" o politici in perfetta mala fede e altrettanti prelati in malafede cercano di ottenere il predominio sui "semplici"?

Il cattolicissimo Welby ha scelto il distacco della spina da una non vita, la chiesa gli ha negato i sacramenti, un prete a Torino ha preferito il suicidio a una vita di sofferenze, la chiesa lo ha difeso a spada tratta, un padre si batte da 17 anni per realizzare la volonta' della figlia, si scatena l'inferno della mala fede, tutti pronti a prostituirsi davanti a una telecamera pur di ottenere 2 minuti di notorieta', la dignita' calpestata non e' quella di Peppino Englaro che sta accompagnando Eluana nel suo ultimo viaggio, la dignita' coperta' di escrementi e' quella di tutti coloro che si stanno sprecando nel nome di un dio non condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani, un dio che accetta un prete che dichiara che gli ebrei non sono stati cremati, ma dimezzati (hanno solo sbagliato la dose) un vescovo che nega l'olocausto e un papa che da quando e' stato eletto fa il paio con berlusconi, spara castronate verbali che il giorno dopo definisce "espressioni male interpretrate da tutti".
Sono ridicoli e patetici, due vecchi che vivono di "come eravamo belli e potenti nei nostri 20 anni".
Mi auguro solo che Eluana se ne vada senza avere coscienca di quanta violenza religiosa e pseudo politica si e' scatenata sulla sua pelle, la chiesa e la politica si preoccupano dell'acqua e del cibo che non devono essere negati evangelicamente a nessuno, la chiesa da cibo e acqua agli affamati della terra? forse si, a patto che abbracci la croce (come se la croce che li inchioda alla fame e alla sete non bastasse) la politica da cibo e acqua a tutti gli affamati italiani? non mi risulta, si vergognino politi e preti (papa in testa) lascino un fatto doloroso alla famiglia e smettano di esprimere il meglio del peggio dei loro pensieri. L'Italia e' una repubblica laica, la religione una scelta. A sentirli mi sento in pace, sono agnostica, ho deciso di essere anche apolitica. Buon viaggio Eluana, con 17 anni di ritardo, buon viaggio verso quella che gli antichi Aedi chiamavano "la casa dei padri". al pastore tedesco vaticano dico: prima di sparare giudizi sulle scelte degli italiani, badi alla spazzatura in tonaca che le gira per i giadini vaticani, non e' poca, pulisca i suoi tavoli prima di badare ai nostri, lei e' quanto di peggio mi sia toccato di vedere nei mei sessant'anni di vita (anche Karol ha fatto la sua parte col divieto all'uso dei preservativi in africa) ma come dicevo prima, leri fa il paio con Berlusconi, voi siete voi e il resto de4l mondo non e' un c...o. auguro a tutti e due e ai vostri portavoce, di provare sulla vostra pelle, quello che le vittime dell'olocausto hanno provato e anche un po' del dolore di Peppino Englaro, forse, ma solo forse, smetterete di romperci le scatole con i vostri dogmi basati sul nulla.
Tina Campolo


18 luglio 2008 0:00 - Sergio
Spitfire pone la domanda se “sia lecito supportare una vita non più autonoma nè consapevole nè priva di capacità di recupero 'solo' perché c'é la tecnologia per farlo”.

La mia risposta è Sì! Ma a una inderogabile condizione: che ci sia il consenso del paziente o di chi ne rappresenta la volontà.

Relativamente alla proposta di aprire presso la Corte Costituzionale una procedura di conflitto di attribuzione osservo che mi pare un evidente uso politico del diritto che non fa onore né alla cultura giuridica né alla politica.

Il Senato, che discuterà questa ipotesi, è una componente del potere legislativo avente pari dignità dell’altra componente, la Camera dei Deputati. Dovrebbe essere quindi il potere legislativo nella sua unitarietà a sollevare tale conflitto.
Qualora dovesse passare in aula tale decisione, il ricorso dovrebbe a mio avviso essere respinto per inammissibilità o, se ritenuto ammissibile, respinto nel merito.

L’iniziativa senatoriale si fonda sulla affermazione che i giudici si sarebbero sostituiti al legislatore.

L’osservazione mi appare priva di pregio giuridico.

La sentenza della Corte di Cassazione è una sentenza di rinvio alla Corte di Appello perché quest’ultima risponda su un caso specifico, unico e determinato, sulla base delle specifiche indicazioni date dalla Corte di Cassazione su quel caso specifico e solo su quello.
Il conflitto di attribuzione non può essere invocato per impugnare una sentenza e tanto più una sentenza di rinvio.
Tanto dovrebbe bastare a respingere il ricorso per inammissibilità.
Nel caso fosse accolto, dovrebbe essere respinto nel merito.

Il legislatore ha il potere di non legiferare su una determinata materia; la cosa può suscitare critiche politiche ma è pienamente nei poteri che la Carta attribuisce al legislatore.

Diverse sono invece le valutazioni da farsi riguardo ai giudici.
In caso di assenza di una legge specifica su una materia, qualsiasi conflitto dovesse insorgere su quella materia necessita dell’intervento di un giudice per essere composto.
Il giudice interppellato deve necessariamente decidere sulla base delle norme esistenti.
Una cosa è certa: il giudice non può decidere di non decidere.

Nel caso specifico, la Corte d’Appello è stata nuovamente investita del caso Eluana dalla Corte di Cassazione che non solo ha riconfermto l’ovvietà che il giudice deve decidere ma ha anche indicato il solco entro cui deve radicarsi la decisione.
La decisione della Corte di Cassazione, con la quale si rimanda alla Corte d’Appello ogni valutazione nel merito, risale al 16 ottobre 2007; che dopo 7 mesi da quella sentenza e solo dopo il nuovo pronunciamento della Corte d’Appello, si tenti di instaurare un conflitto tra potere legislativo e potere giudiziario è una evidente strumentalizzazione, segno di scarsa sensibilità umana e istituzionale.
Perché attendere la sentenza della Corte d’Appello per attivarsi?
Se ingerenza c’è stata questa è evvenuta 7 mesi fa e allora bisogna dimostrare l’infondatezza o l’arbitrarietà delle interpretazioni delle norme giuridiche richiamate dai giudici di Cassazione.
Sembra che qualcuno pensi che i giudici decidono in base all’umore con cui si sono svegliati.
No, non è così: decidono sulla base delle norme giuridiche. E se sbagliano a interpretarle non spetta al potere legislativo sollevare obiezioni di questo tipo.

Basta leggere la mozione n 16 inoltrata alla Commissione Affari Costituzionali (la trovate a questo indirizzo http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sind isp&leg=16&id=306705) per restare stupefatti dalla totale assenza di riferimenti giuridici specifici e puntuali: leggendo questa mozione sembrerebbe che i giudici abbiano imbastito una sentenza partendo dal nulla; nesun riferimento alle norme giuridiche richiamate puntualmente dalle sentenze.
E il giudice tutelare di modena che ha autorizzato a negare il consenso per l’effettuazione di una tracheotomia, anche lui si è sostituito al legislatore?

Sorge il dubbio che i legislatori non abbiano consapevolezza di quel che approvano.

L’annunciata decisione senatoriale mi appare, pertanto, strumentale, irricevibile e illegittima; oltre a essere lesiva delle funzioni dell’ordinamento giudiziario che sovente deve decidere, in mancanza di leggi specifiche, attingendo alle varie fonti del diritto.
Basta invece leggere la sentenza della Cassazione n. 21748 del 16 ottobre 2007 (reperibile per esempio a questo indirizzo http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2398) per notare la copiosità delle norme giuridiche che costituiscono l’impalcatura della sentenza stessa.

Si parla a sproposito di eutanasia (termine che dovrebbe essere confinato a pratiche che determinano in modo artificiale un evento ritenuto inevitabile), di omicidio di stato o di omicidio del consenziente, di dignità della persona…
Non è in discussione la dignità della persona ma il diritto all’autodeterminazione sancito dalla nostra Costituzione, dal nostro diritto e da molte convenzioni internazionali e comunitarie.
Il diritto di accesso alle terapie come anche il diritto di rifiutare le terapie. Questo diritto è sancito dalla nostra Costituzione e riconfermato da moltissime leggi, a partire dalla legge istitutiva del servizio sanitario nazionale (legge 23 dicembre 1978, n. 833). Tale diritto è riconosciuto anche alle persone incapaci; basti pensare alla legge 194/1978 che riconosce al tutore il potere di disporre l’eventuale interruzione di gravidanza della donna incapace, alle norme del codice civile e alla legge 6/2004 che istituisce l’amministratore di sostegno il quale, con decreto del giudice tutelare, può essere autorizzato a concedere o negare il consenso per un trattamento sanitario.
La sospensione delle terapie o il rifiuto di sottoporsi a una terapia o a un trattamento non vanno confusi con l’eutanasia (anche se ormai è diffusa l’abitudine di riferirsi all’eutanasia passiva distinguendola da quella attiva); in ogni caso è già ampiamente riconosciuto il diritto di rifiutare una terapia.
Pretestuose quindi le critiche che da più parti arrivano ai giudici che hanno emesso una sentenza sulla scorta del diritto esistente.
Chi parla di omicidio, allora, coerentemente, pruomuova l’abolizione di tutte le leggi che consentono il rifiuto di una terapia e, poiché ciò non sarebbe sufficiente, promuova anche la modifica della Costituzione e la denuncia di tutte le convenzioni europee e internazionali che affermano il diritto dell’individuo di autodeterminarsi e di scegliere sulla base dei propri valori e concezioni del vivere. Ma per favore si astengano dal lanciare slogan che olte a violare la cultura giuridica, oltre a mistificare, sono autentici tentativi di stupro delle coscienze. Fermo restando, s’intende, il diritto di ritenere sbagliato non esperire ogni tentativo possibile per allungare artificiosamente ogni stato di vita. Nessuno contesta questo diritto, ma parallelamente esiste anche il diritto di chi la pensa in modo diametralmente opposto; e il diritto esistente tutela proprio questa libertà di avere una visione e concezione diversa di rapportarsi alla vita e agli eventi della vita.
18 luglio 2008 0:00 - Vulcano
Grazie Don Mazzi : infine delle parole che parlano al cuore e alla coscienza e pongono il problema correttamente
17 luglio 2008 0:00 - spitfire
Ottimo intervento davvero.

Il punto, più semplicemente, è se sia lecito supportare una vita non più autonoma nè consapevole nè priva di capacità di recupero 'solo' perché c'é la tecnologia per farlo. Questo è un qualcosa che non può decidere il Senato al posto dei familiari di Eluana. Non è giusto. La scienza purtroppo è riuscita solo a conservare la vita biologica, non quella 'umana'. E il Parlamento dovrebbe avere a che fare con altre questioni che entrare a gamba tesa su suggerimento della Chiesa, in una decisione che spetta al Tribunale e alla famiglia.

E' lo stesso parlamento che approva i tagli agli aiuti umanitari per il Terzo Mondo, è lo stesso che approva le impronte digitali ai bambini Rom (che hanno fatto tanto incazzare anche Famiglia Cristiana) e così via. Insomma, c'é molto più rispetto per la vita umana anche in termini CRISTIANI, se si lasciasse morire in pace quella sventurata.

Magari è solo un'altra azione diffamatoria dei parlamentari ai danni dei 'giudici'. Tanto per screditarli ancora un pò. Tutto fa brodo.
17 luglio 2008 0:00 - Sergio
No Enrico, le cose non stanno nei termini da te prospettati.
La Cassazione nel rinviare alla Corte d’Appello il caso Eluana ha testualmente scritto:
“Nel consentire al trattamento medico o nel dissentire dalla prosecuzione dello stesso sulla persona dell’incapace, la rappresentanza del tutore è sottoposta a un duplice ordine di vincoli: egli deve, innanzitutto, agire nell’esclusivo interesse dell’incapace; e, nella ricerca del best interest, deve decidere non “al posto” dell’incapace né “per” l’incapace, ma “con” l’incapace: quindi, ricostruendo la presunta volontà del paziente incosciente, già adulto prima di cadere in tale stato, tenendo conto dei desideri da lui espressi prima della perdita della coscienza, ovvero inferendo quella volontà dalla sua personalità, dal suo stile di vita, dalle sue inclinazioni, dai suoi valori di riferimento e dalle sue convinzioni etiche, religiose, culturali e filosofiche.”

Come vedi sono esclusi i casi da te paventati.
Potrebbe essere utile leggere la Sentenza della Cassazione n. 21748 del 16 ottobre 2007; è reperibile per esempio a questo indirizzo http://www.ricercagiuridica.com/sentenze/index.php?num=2398< br>
Se la leggi vedrai che troverai risposte a molte delle tue perplessità.

Non c’entra nulla l’omicidio o il suicidio; semplicemente è in gioco il diritto a decidere su quali trattamenti sanitari accettare e quali rifiutare. Diritto sancito da nostre molte leggi a partire dal consenso informato, che non è una procedura burocratica.

Nel 2004, con legge n 6, è stata poi introdotta la figura dell’amministratore di sostegno. Sulla base di questa legge e di tutta la copiosa normativa costituzionale e di diritto civile il giudice di Modena ha recentemente autorizzato l’amministratore di sostegno a negare, nel caso, l’autorizzazione a effettuare la tracheotomia a una donna sofferente la quale, in assenza di tale intervento, sarebbe andata incontro a morte certa.
Questo decreto lo trovi all’indirizzo
http://www.studiolegalerudi.it/attachments/1589_Stanzani_13- 05-2008.pdf

Leggilo, è molto istruttivo. In particolare, in un passaggio, eccolo:
“E non è improprio osservare, di fronte all'utilizzo così confuso e improprio del termine eutanasia nell'attuale dibattito italiano, che nessuno dei vari casi su cui oggi si controverte è riferibile a quella fattispecie, che è la sola ragionevolmente appropriata, introdotta e regolamentata dagli ordinamenti olandese e belga che hanno legittimato l'accelerazione del percorso biologico naturale per la persona capace di intendere e volere, che, affetta da sofferenze insopportabili e senza prospettive di miglioramento, chiede le venga praticato un farmaco mortale, se non in grado di autosomministrarselo, ovvero ( e si parla, nell'ipotesi, di suicidio assistito) di fornirglielo in modo che possa assumerlo.
Rientrano, all'opposto, nel diritto, allo stato dell'ordinamento già compiutamente ed esaurientemente tutelato dagli art. 2,13 e 32 Cost., di autodeterminazione della persona al rispetto del percorso biologico naturale il caso del capace che rifiuti o chieda di interrompere un trattamento salvifico e il caso dell'incapace che, senza aver lasciato alcuna disposizione scritta si trovi in una situazione vegetativa clinicamente valutata irreversibile e rispetto al quale il Giudice si formi il convincimento, sulla base di elementi probatori convincenti, che la complessiva personalità dell'individuo cosciente era nel senso di ritener lesiva della concezione stessa della sua dignità la permanenza e la protrazione di una vita vegetativa.
Resta un'ultima ipotesti: quella dell'incapace che, trovandosi nella situazione appena descritta, abbia lasciato specifiche disposizioni di volontà volte ad escludere trattamenti salvifici artificiali che lo mantengano in vita in stato vegetativo.
Nessun dubbio che anche in tal caso debba valere, a maggior ragione, il dovere dell'ordinamento al rispetto di una espressione autodeterminativa che null'altro chiede se non che il processo biologico, lungi dal venir forzato, si dipani secondo il suo "iter" naturale.
E sol che si richiami il secondo comma del vigente art. 408 cc ("L'amministratore di sostegno può essere designato dallo stesso interessato in previsione della propria eventuale futura incapacità mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata"), appare di difficile confutazione la conclusione dell'assoluta superfluità di un intervento del legislatore volto a introdurre e disciplinare il c.d. testamentario biologico.”

In definitiva, le recenti sentenze sui casi Eluana e Welby e sulla diagnosi preimpianto colpiscono per il puntuale e corposo riferimento a norme presenti nel nostro ordinamento (costituzionale, civile e penale), nel diritto comunitario e internazionale.
Se si cominciasse a chiamare le cose con il loro nome, si sgombrerebbe il campo da inutili proclami ideologici. Proclami che con preoccupante accanimento provengono da più parti senza però considerare le norme già presenti nel nostro ordinamento e che ormai richiederebbe un intervento responsabile del legislatore per armonizzarle e ricondurre il dibattito su questi temi nel giusto solco.
Un conto è il dirito già sancito dal nostro ordinamento (da quello comunitario e internazioanle) alla scelta sui trattamenti sanitari, altra cosa è l’eutanasia.
Confondere la libertà dell’individuo di accedere o no a trattamenti terapeutici, anche quando si tratta d’interventi per supplire all’incapacità respiratoria o di assunzione di cibo, con l’accanimento terapeutico o, peggio, con l’eutanasia, significa condurre un gioco sporco e mistificatorio.
C’è un bel sostenere che nel nostro ordinamento mancherebbe un quadro normativo di riferimento, o che la magistratura invade il campo proprio del legislatore quando, invece, il nostro ordinamento consente di dirimere i casi più complessi della vita, del nascere e del morire.
Il principio del consenso informato e gli articoli 2,13 e 32 della Costituzione consentono, legittimano e sostanziano le decisioni espresse con le recenti sentenze. Nessun ruolo di supplenza dei giudici, dunque. Nessuno sconfinamento, nessun attentato alla vita. Semplice applicazione del diritto, leggendo il diritto per quello che è e non per quel che qualcuno vorrebbe che fosse, senza strappi al nostro ordinamento giuridico o ai valori etici.
Chi per ragioni etiche o convincimenti religiosi non vuole avvalersi dei diritti riconosciuti dalla Costituzione è liberissimo di farlo, ma nessuno può pretendere che quelle norme siano disattese e violate erga omnes per ossequio a qualche astratto dettato etico o religioso.
Il problema si pone quando la persona soggetta a trattamenti di mantenimento in vita non è cosciente e quindi non può esprimere la sua volontà. In questi casi, può tornare utile la legge n 6/2004 ma comporta la necessità di ricostruire quale fosse l’orientamento e la volontà del paziente prima di entrare in uno stato di incapacità. Bene farebbe il legislatore ad armonizzare le norme esistenti e a colmare i vuoti con una legge sul testamento biologico e chiarendo i limiti della responsabilità del medico, già circoscritte nell’ambito del consenso informato. In caso contrario, il legislatore disattende la sua funzione, ma non può pretendere che il giudice si astenga dall'esercizio delle sue funzioni.
Il giudice non può decidere di non decidere se è investito da una richiesta di soluzione di un conflitto.
La materia è delicata e complessa, ma tutto va ricondotto alla reale dimensione senza caricarla di significati e valenze che hanno per obiettivo l’annullamento del confronto su questioni specifiche e ben definite, affogandole in un mare di banalità e mistificazioni. Fermo restando il diritto di ciascuno di condurre la propria vita nel rispetto dei valori e delle convinzioni che ha abbracciato.
17 luglio 2008 0:00 - Enrico
Dal poco che ho appreso sul caso di Luana mi pare che il giudice la consideri in grado di autodeterminarsi efficacemente attraverso i parenti che chiedono per lei di farla morire mediante interruzione dell'alimentazione .

Mi sembra un principio pericolosissimo perchè (naturalmente parlo in generale) i parenti possono avere interessi contrastanti con quelli della persona della cui vita si decide.

Ad esempio possono essere stanchi, possono non essere più in grado o non avere la volontà di affrontare gli oneri morali , finanziari, e di utilizzo del proprio tempo , connessi alla situazione, possono essere in concorrenza con la persona in coma per questioni ereditarie, o possono esserne eredi legittimi o testamentari.

La legge vieta al tutore di agire per conto del tutelato in conflitto di interessi, il giudice quindi dovrebbe respingere l'istanza del tutore che può trovarsi in conflitto di interessi .

Occorre una normativa che tocchi anche il diritto successorio e stabilisca aiuti alle famiglie .

A proposito del testamento biologico, questo a mio avviso contrasta con i principi del nostro ordinamento se prevede una richiesta di procurare la morte del testatore in certi casi (il suicidio e l'omicidio del consenziente non sono leciti per il nostro diritto).
E poi, come le persone possono prendere questa decisione? Non hanno sperimentato lo stato di cui si tratta.
E' uno stato che esclude la comunicazione con l'esterno, ma come potrebbe essere vissuto dall'interno? Esistono racconti di esperienze in un altra dimensione di persone risvegliate dopo anni di coma.

Cordialità
Enrico
27 ottobre 2006 0:00 - Vero: cristiano non cattolico.
da: Vero: cristiano non cattolico.
Data: 26 Ottobre 2006

Ebrei 13:6 Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?»

Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Messaggio per tutti, indistintamente!

Vi amo tutti indistintamente perchè la mia battaglia non è contro gli uomini e le donne che frequentano questo forum, ma contro quegli spiriti di errore, chi più calzante chi meno, che ispirano chi non conosce la volontà di Dio espressa nella Sua Parola, credente o non credente, unica fonte di Verità, in quanto quando Dio apre la Sua bocca e parla quel suono che noi udiamo è Gesù Cristo (Parola, Verbo di Dio incarnato).

Ecco perchè è importante conoscere e usare la Bibbia quando si parla di Dio; chi rifiuta o non tiene in profonda considerazione la Bibbia infatti è come avere lo stesso atteggiamento verso Gesù Cristo, in quanto Gesù parla attraverso di essa, e l'uomo non può permettersi di dire a Gesù che non si può prendere alla lettera, perchè si porrebbe al di sopra del UNIGENITO Figlio di Dio; anche se Egli è il PRIMO genito della famiglia di Maria e Giuseppe e i Suoi fratelli sono 4: il secondo genito, il terzo genito, il quarto, il quinto e anche alcune sorelle, è scritto Marco 6:3 e altri versetti IN MATTEO 13:55,56.

Matteo 1:24,25 Giuseppe...... non ebbe con lei rapporti coniugali FINCHE'ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

Si capisce che dopo la nascita di Gesù Maria e Giuseppe ebbero rapporti coniugali?

Luca 2:7 ed ella diede alla luce il suo figlio PRIMOGENITO, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

Primogenito significa primo figlio di altri figli. Unigenito significa figlio unico.

C.V.D. la chiesa cattolica vi inganna su Maria.

Comunque chi volesse veramente conoscere lo sviluppo delle dottrine del vangelo si legga bene bene le lettere apostoliche, sempre con l'aiuto di Dio, lì troverà anche le risposte al ministerio di Cristo nei Suoi 3 anni di missione.

Mi ritiro, come mi consigliò Andrea 37/8 anni; perchè pensavo di trovare qualcuno che veramente volesse essere libero di seguire Cristo secondo la Sua volontà e non secondo quella degli uomini, come è scritto: "la Verità (Gesù Cristo) vi farà liberi" a me, mi ha liberato, e la missione di Dio sta cominciando a entrare anche in Italia, e piano piano chi veramente cercherà Dio con tutto il suo cuore, sarà accontentato da Dio e lo porterà fuori da ogni confessione e lo chiamerà alla Sua chiesa libera che è sparsa su tutta la terra fino ai confini della terra.

Dio lascia per ultima l'Italia, perchè è da lì che si solleverà la Bestia, dopo di che quando le porte della Sua chiesa saranno chiuse, non ci sarà più possibilità di salvarsi; il Regno di Dio è sulla terra da quando Cristo è risorto, perchè è nella vita terrena che si deve trovare il Regno di Dio, perchè il Regno di Dio è Cristo con il Suo sacrificio è il Suo messaggio DI SALVEZZA del vangelo del Regno di Dio.

E' tutto scritto SE NON CREDETE A ME - CREDETE A GESU' CRISTO - COME VUOLE LUI E NON COME VOLETE VOI.

Dio vi benedica tutti e scusate se vi ho infastidito amorevolmente per qualche mese, ma credevo veramente di farvi scoprire le meraviglie di Dio, ma a quanto pare il Diavolo la fa da padrone in tutti voi, e vi acceca completamente, purtroppo.

Saluti sinceri.

Vero: cristiano non cattolico.
20 ottobre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Cara Signora Tiziana Amagda

Che nel Ns mondo vi possano essere e lo dico per mia convinzione Personale delle forze sconosciute ma ...."NATURALI" ..... che possono essere percepite da chi è sano e ne ha la necessaria sensibilita' lo posso credere anche se non ho CERTEZZE ! Che possano esistere delle "anime psichiche "o forze NATURALI che staccate o ancora attaccate al propio corpo possano in qualche modo dare segni aurorali della loro PRESENZA posso augurarmelo ma non ho CERTEZZE sopratutto perche ' mi rendo conto e SONO CONSAPEVOLE che a QUESTO MONDO vi è tanta Gente .......disonesta , vigliacca e mascalzona ..... che fa' CREDERE agli INGENUI E INCONSAPEVOLI per interessi personali orribili realtà che non possono essere dimostrate e mai lo saranno , ne 'dalla scienza ne 'dall'esperienza empirica e personale che ci puo ' essere riferita ( un morto non ci puo ' venire a raccontare e a dimostrare nella realtà dei fatti la Sua esperienza !) ragionevolmente !
Pregare per Eluana Englaro come per chiunque lo farò e sopratutto se è stata nella Vita funzionale un'Essere buono e onesto e che non ha fatto del MALE agli ALTRI ! .Pregare che la morte NATURALE arrivi nonostante la vita ARTIFICIALE che la tiene innaturalmente in vita sarà mio dovere da Cattolico ,Cristiano per Battesimo ma non praticante quale mi sento personalmente di essere e non per decreto valutazioni Etiche o Deontologiche o peggio imposizioni altrui ! .

Pregare .....che nessun GIUDICE possa AUTORIZZARE oggi o domani e sempre i Medici , nonostante le TESTIMONIANZE dei PARENTI e AMICI .. PADRE compreso ,lo "stacco della spina " togliendole la alimentazione artificiale senza il SUO CONSENSO che mai potra' in ogni caso esprimere , lo farò con tutto il cuore perche' sarebbe un omicidio di STATO ripetuto in ITALIA come è avvenuto in AMERICA con la povera TERRY SCHIAVO !


domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici 4632 -udine
10 ottobre 2006 0:00 - Tiziana Amagda
Buongiorno. Cito una parte dell'intervento del Dott. De Giacomi xché voglio commentarlo. Il caso di Terry Schiavo mi ha molto commosso, ma quello di Eluana mi coinvolge quasi personalmente, dato che la ragazza era una delle migliori amiche di mia cugina, e quindi ho seguito la vicenda dal momento dell'incidente.



Bene. Non voglio dare spiegazioni razionali del fatto che sto x raccontare, mi limiterò a descriverlo così com'è successo. A voi la scelta se crederci oppure no.

Sono una studentessa di medianità, credo da sempre nella vita dopo la morte e dopo una perdita che mi ha colpito anni fa ho cercato delle prove che confutassero o confermassero questa mia credenza.
Ho avuto le prove e ho ritrovato il contatto con il mio caro scomparso.
Ho anche scoperto di avere io stessa delle doti che non riesco a spiegarmi (forse ereditate, dato che ci sono precedenti in famiglia) e sto cercando di coltivarle, xché secondo me i talenti vanno utilizzati x il bene proprio e delle altre persone.

Lo scorso weekend ho partecipato a un seminario con una medium inglese molto brava, e uno degli ultimi esercizi consisteva nel mettersi a coppie e cercare un contatto col Mondo dello Spirito x la persona che avevamo di fronte. X me era la prima volta, e non ho apparentemente ottenuto alcun risultato, ma la ragazza che lavorava con me, che studia con la medium già da un po', mi ha "riportato" la persona di cui dicevo sopra, descrivendola perfettamente in aspetto, carattere, professione e causa della morte, e dandomi poi un messaggio.
Una ragazza del gruppo, anche lei non alla prima esperienza, ha preso invece un messaggio che non era x la persona con cui lavorava, ma chiaramente x me.
L'entità che si è presentata era stata coinvolta in un incidente stradale, e dai particolari fornitimi ho riconosciuto che si trattava di Eluana. Quando dissi xò all'insegnante che questa ragazza non era morta ma in coma da più di 10 anni, tutti rimasero stupiti e la medium prese il controllo della situazione e del contatto.
Mi descrisse l'incidente, e le modalità corrispondevano in tutti i particolari.
Mi descrisse il trauma, che era ancora vivido, e disse che il cervello era stato danneggiato irreparabilmente, quindi secondo lei Eluana non si sveglierà mai dal coma. L'anima della ragazza soffre molto, xché è ancora attaccata al corpo, e le macchine le impediscono di lasciarlo (la morte fisica avviene solo quando il cuore cessa di battere, e viene esalato l'ultimo respiro). Le chiesi cosa potevo fare, e lei rispose: "prega. Prega xché abbia la forza di staccarsi da sola".
Se io potessi andrei nel posto dove sta in questo momento e spegnerei le macchine, ma non posso farlo. Quindi chiedo anche a tutti quelli che leggeranno questo mio commento di pregare. Pregare non x la sua guarigione, ma xché se ne vada velocemente.
Benedizioni a tutti
2 ottobre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Il caso di Eluana Englaro e di Terry Schiavo.... caro Paolo ... che entrambe erano state dichiarate in stato vegetativo permanente(prognostico non diagnostico e che oggi non si usa per etiche e sensibilita' nei confronti dei Parenti .. poveri Noi che ipocrisie codificate !) fatte le debite distinzioni sulla diversa patologia che le aveva colpite -Terry un infarto ,Eluana un incidente stradale con grave trauma cranico -......è lo stesso ! Entrambe soccorse futilmente e alla luce dell'oggi ... dal 118 - e entrambe mantenute in vita dalla alimentazione artificiale . A Terry dopo 14 anni per decisione di un Giudice -E SENZA UN SUO CONSENSO SCRITTO (liwing will)-gli è stata tolta la alimentazione artificiale ! Atto gravissimo !A Eluana oggi gli si vorrebbe fare lo stesso servizio senza una Sua VOLONTA' ESPRESSA in MERITO (a priori ) togliendole la alimentazione che la mantiene in Vita per decisione di un Giudice o peggio dei Parenti e Amici ...perchè appare oggi agli altri ( esperti,Parenti e non ) un'accanimento terapeutico !Mentre non si consente a Piergiorgio Welby et al -..... capace di intendere e VOLERE ...di esercitare la Sua volonta' consapevolmente espressa per un'ipocrita obsoleta ETICA COMUNE (on Bindi !) che i POLITICI VORREBBERO ANCORA IMPORRE SULLA PELLE ALTRUI ! Ma è tardi per togliere la spina a Eluana .. si doveva avere il coraggio e la razionalia' nell'evidenza clinica di farlo subito ! L'accanimento terapeutico... certo che c'è stato ... all'inizio della loro Storia e per entrambi i casi (rianimate nell'emergenza=no o si CPR ) ....e sopratutto perchè non avendo espresso un propio testamento biologico in anticipo non hanno potuto rifiutarlo (no CPR ) allora .Togliere la alimentazione alla Englaro- oggi - sarebbe compiere un OMICIDIO del non consenziente e di Stato come è avvenuto in America ! A nessuno è dato SAPERE CON CERTEZZE e per demagogiche ETICHE COMUNI ( ON Bindi!!!! a che tempo che fa ieri !) e IMPOSTE (politicamente ,Religiosamente ,Deontologicamente etc ) SE QUESTE creature IN STATO vegetativo permanente o anche in morte cerebrale provano o hanno provato con una "sensibilita'"... a Noi IGNOTA e aurorale ... qualcosa !Nessuno in questi stati è mai tornato per dircelo ! La prova è che come sappiamo a Terry dopo essergli stata tolta la alimentazione artificiale i Medici (USA) si sono preoccupati di imbottirla di stupefacenti ( morfina etc) ! Perchè .. se.. avevano (in) - certezze in merito alla mancanza di ogni SENSIBILITA'e percezione in stati VEGETATIVI PERMANENTI o MEGLIO DI MORTE CEREBRALE ( cervello da respiratore come è stato dimostrato con il SENNO DEL POI all'autopsia di TERRY)!???? Perchè a tutto seppur con le sofisticate ..macchine .. di oggi e di domani si vorrebbe dare una impossibile spiegazione ! L'uomo mortale crea le MACCHINE che non hanno vita o certezze in merito se non nella interpretazione fallibile e Umana di chi le ha create ! E questa è una delle uniche certezze come lo è la VITA e la MORTE che tutti vorrebbero sempre poter umanamente spiegare! Poveri illusi ...sulla loro stessa pelle !


domenico de giacomi
iscritto ordine dei medici 4632 -udine
1 ottobre 2006 0:00 - Paolo
Ritengo che nel caso di Eluana Englaro si tratta sempre di accanimento terapeutico, non essendoci aspettative di migliorarne la qualità di vita. una ragazza che da oltre 15 lunghi anni vive in questo stato è veramente un accanimento terapeutico. Lo stato i politici devono al più presto risolvere la questione del testamento biologico. Nel caso di Terri Schiavo concordo pienamente con quello che dice Domenico De Giacomi.
Ma quanti casi in italia potrebbero evitare l'eutanasia? saranno tantissimi, se lo stato, la sanità e l'ambiente Ospedaliero darebbe più assistenza a questi malati, magari con progetti personalizzati, con supporto di assistenza integrata ad hoc, 24 ore su 24.
Dopo la vicenda del clamoroso risveglio dalla Stato Vegetativo Permanente, durato oltre due anni di Salvatore Crisafulli il 40enne siciliano, il Ministero preparò una mappa al fenomeno, infatti il 15 dicembre scorso, fù varato il documento finale sullo Stato Vegetativo e minima Coscienza. Purtroppo ad oggi nulla e cambiato. Tutto fermo.
Magari tra qualche anno qualcosa cambierà. chissà......
28 settembre 2006 0:00 - domenico de giacomi
Nessun accanimento terapeutico caro Don Mazzi .... su Eluana Englaro ! Sarebbe un omicidio di Stato - se -un Giudice oggi senza il consenso di chi sta vivendo questa vita permettesse di togliere l'alimentazione artificiale che sempre senza il Suo consenso gli era stata messa dopo averla rianimata al momento dell'incidente e visto che il NO CPR non è legale in Italia e tutti devono essere rianimati ! .Purtroppo la Englaro non ha avuto la possibilita' di scrivere di Suo pugno un testamento biologico "legale " che allora non si conosceva in Italia ... al contrario di Terry Schiavo che vivendo in America avrebbe avuto questa opportunita '.. ma purtroppo non l'ha fatto !
Diciamo che io vedo il vero significato di " accanimento " e lo dico da ex Medico Ospedaliero a tempo pieno (fino al 2003)quello che potrebbe essere stato alla luce dell'oggi quindi "sotto il lampione e con il facile senno del poi ".. l'averle "futilmente" rianimate grazie all'intervento dei Sanitari del 118 ......made in Usa ....senza un loro consenso - no cpr -advanced directives in emergenza legali in America ! La rianimazione iniziale e innaturale .... sempre e lo ripeto alla luce della realtà dell'oggi .... potrebbe realmente essere definito accanimento terapeutico per mantenere in vita una ragazza- Eluana - che dopo un gravissimo trauma cranio cerebrale è stata futilmente rianimata e alimentata con una alimentazione artificiale e senza un Suo consenso ! Lo stesso per Terry che dopo un grave infarto soccorsa in ritardo dal 118 Americano ha riportato danni gravissimi ( ipossia da carerenza di ossigeno ) al cervello ed è stata rianimata - futilmente- e quindi alimentata artificialmente . Quindi alla luce della triste e orrenda realtà dell' oggi ... se .... entrambe avessero stabilito a priori un testamento biologico (no cpr -advanced directives in emergenza) credo che Terry non sarebbe stata rianimata e sarebbe morta 15 anni prima ' senza essere uccisa crudelmente in stato vegetativo permanente dalla bagarre tra Parenti che hanno assieme ai politici influenzato il Giudice consentendogli di fargli levare la alimentazione artificiale ! E l' Eluana Italiana oggi e solo oggi - forse - avrebbe trovato un Giudice che vedendo il Suo testamento scritto e legalizzato avrebbe giustamente consentito di togliere la alimentazione artificiale che la tiene in vita se questa fosse stata la Sua volonta' scritta ! .Quello che attestano gli amici e Parenti non dovrebbe avere mai nessun valore in merito a queste situazioni .


domenico de giacomi
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