Dai SMGL, non disperare, ci hai provato anche tu, come tutti
all'inizio, ora avrai capito che è tempo sprecato spero...
30 gennaio 2011 9:50 - ennio4531
X Smgl
Come direbbe Cementano … ‘sei forte ‘ quando scrivi
che i miei post ‘ sorvolano sulla sostanza ‘ …’ si
limita a trarre deduzioni, molto imprecise, sul alcuni
aspetti formali delle mie opinioni.’ .. ‘esprimo
opinioni…. che di certo le tue parole non riescono
minimamente a scalfire.’
Riporto alcune tue … amenità e i miei commenti ai quali
rispondi con la tipica sufficienza di chi, preso in
castagna, tende a sminuire il fatto alla pari di un uomo
politico che alle domande graffianti dei giornalisti per
salvare la faccia così si ripeteva: non è questo il
problema !
Scrivi: Comunque questa nuova ondata iper-proibizionista
ricorda clamorosamente la "war on drug" portata avanti da
Craxi (e importata dagli USA di Reagan) a fine anni '80 e
poi sepolta dal referendum del 1993.'
Commento: se l'ondata proibizionista è stata sepolta a fine
anni '80, allora di che vi lamentate ?
Se così non è, che fai ….ci racconti balle ?
scrivi : E' chiaro che nessun medico consiglierà mai ad un
suo paziente di fare uso di cannabis, se non in presenza di
determinate patologie curabili proprio con i principi attivi
di questa sostanza (comunque sempre sotto il controllo
medico).
Ne deduco due cose :
a) dal momento che nessun medico consiglierà l'uso della
cannabis, ergo .. la cannabis non fa bene come sostenuto dai
fans di questo sito;
b) se affermi che l'impiego si può giustificare solo in
presenza di determinate patologie, ergo... la cannabis si
può giustificare solo per i malati.
Per cui dobbiamo concludere che per te tutti quelli che
inneggiano all'uso libero della cannabis o sono dei sani
viziosi oppure ... malati che non sanno di esserlo o che lo
sono, ma lo negano.
Circa la coerenza scientifica, ti domando quale
'scientificità' o logica ci possa essere in coloro che,
stabilita la tossicità di alcol e tabacco, reclamano , per
par condicio, la lecità dell'uso di un'altra sostanza
dannosa quale la cannabis.
Della serie... facciamoci ancora di più del male !!!
Scrivi tirando in ballo il Prof. Gian Luigi Gessa 'eminente
neuroscienziato' per accreditare le tue tesi quando lo
stesso ‘mette in evidenza come, dal punto di vista
scientifico, l'assunzione di sostanze stupefacenti anche
quelle cosiddette “leggere” sia assolutamente da evitare
durante la crescita e la maturazione del cervello (che
secondo alcuni arriva ad essere completa intorno ai 25
anni). ‘
Che fai… ti tiri la zappa sui piedi ?
E mi sorprende che la tua cultura , a 360 °, ignori le
migliaia di vittime che stanno scontando i risultati del
benessere delle droghe nelle comunità di recupero : so che
l’argomento vi da fastidio, tant’è che l’avete
rimosso .
Osserva un fatto: nessuno dei tuoi sodali ne parla !.
Forza… scendi dal trespolo e misurati con le conseguenze
dell’uso delle erbe invece di richiamarti alle battute di
Don Gallo ... con il toscano in bocca.
Quando scrivi ‘più che una voce fuori dal coro fai la
figura del provocatore.’ , la cosa non mi dispiace per
nulla … anche Socrate lo era …..
X Smgl
Come direbbe Cementano … ‘sei forte ‘ quando scrivi
che i miei post ‘ sorvolano sulla sostanza ‘ …’ si
limita a trarre deduzioni, molto imprecise, sul alcuni
aspetti formali delle mie opinioni.’ .. ‘esprimo
opinioni…. che di certo le tue parole non riescono
minimamente a scalfire.’
Riporto alcune tue … amenità .. e i miei commenti ai
quali rispondi con la tipica sufficienza di chi, preso in
castagna, tende a sminuire il fatto alla pari di un uomo
politico che alle domande graffianti dei giornalisti per
salvare la faccia così si ripeteva: non è questo il
problema !
Scrivi: Comunque questa nuova ondata iper-proibizionista
ricorda clamorosamente la "war on drug" portata avanti da
Craxi (e importata dagli USA di Reagan) a fine anni '80 e
poi sepolta dal referendum del 1993.'
Commento: se l'ondata proibizionista è stata sepolta a fine
anni '80, allora di che vi lamentate ?
Se così non è, che fai ….ci racconti balle ?
scrivi : E' chiaro che nessun medico consiglierà mai ad un
suo paziente di fare uso di cannabis, se non in presenza di
determinate patologie curabili proprio con i principi attivi
di questa sostanza (comunque sempre sotto il controllo
medico).
Ne deduco due cose :
a) dal momento che nessun medico consiglierà l'uso della
cannabis, ergo .. la cannabis non fa bene come sostenuto dai
fans di questo sito;
b) se affermi che l'impiego si può giustificare solo in
presenza di determinate patologie, ergo... la cannabis si
può giustificare solo per i malati.
Per cui dobbiamo concludere che per te tutti quelli che
inneggiano all'uso libero della cannabis o sono dei sani
viziosi oppure ... malati che non sanno di esserlo o che lo
sono, ma lo negano.
Circa la coerenza scientifica, ti domando quale
'scientificità' o logica ci possa essere in coloro che,
stabilita la tossicità di alcol e tabacco, reclamano , per
par condicio, la lecità dell'uso di un'altra sostanza
dannosa quale la cannabis.
Della serie... facciamoci ancora di più del male !!!
Scrivi tirando in ballo il Prof. Gian Luigi Gessa 'eminente
neuroscienziato' per accreditare le tue tesi quando lo
stesso ‘mette in evidenza come, dal punto di vista
scientifico, l'assunzione di sostanze stupefacenti anche
quelle cosiddette “leggere” sia assolutamente da evitare
durante la crescita e la maturazione del cervello (che
secondo alcuni arriva ad essere completa intorno ai 25
anni). ‘
Che fai… ti tiri la zuppa sui piedi ?
E mi sorprende che la tua cultura , a 360 °, ignori le
migliaia di vittime che stanno scontando i risultati del
benessere nelle comunità di recupero : so che l’argomento
vi da fastidio, tant’è che l’avete rimosso .
Osserva un fatto: nessuno dei tuoi sodali ne parla !.
Quando scrivi ‘più che una voce fuori dal coro fai la
figura del provocatore.’ , la cosa non mi dispiace per
nulla … anche Socrate lo era …..
29 gennaio 2011 13:47 - SMGL
Caro Ennio
io non ho la puzza sotto al naso, altrimento non starei
neanche a perdere tempo a risponderti.
Ogni tuo post sorvola completamente sulla sostanza di quello
che dico, ma si limita a trarre deduzioni, molto imprecise,
sul alcuni aspetti formali delle mie opinioni.
Perchè sì, quando parlo della mia esperienza personale,
esprimo opinioni. Che metto in dubbio continuamente, ma che
di certo le tue parole non riescono minimamente a
scalfire.
Ti riconosco il merito di essere tra i pochi proibizionisti
che scrivono qua dentro, ed è importante, per qualsiasi
discussione, che ci siano persone di opinioni
divergenti.
Ma se al posto di argomentare le tue tesi cerchi solamente
di distruggere quelle altrui, con risultati scarsi
tral'altro, più che una voce fuori dal coro fai la figura
del provocatore.
Rimando in attesa di ascoltare una tua opinione reale e
argomentata.
Saluti
29 gennaio 2011 11:24 - dakorda
Il ministero della salute, in data 17 Dicembre 2010 (circa
un mese fa), ha pubblicato le linee guida per le donne in
gravidanza.
Dopo aver detto che Alcool e Tabacco, sono ASSOLUTAMENTE da
evitare (Zero Alcolici e Sigarette), durante la gravidanza.
Questo invece è ciò che scrive sulla Cannabis,
.
"I professionisti devono informare le donne in gravidanza
del fatto che gli effetti dannosi diretti della cannabis sul
feto sono incerti, ma non possono essere esclusi"
Come mai questa divergenza con il D.p.a. di Giovanardi? Che
invece evoca scenari nefasti, a dir poco distruttivi.
Come mai l'organismo che si occupa di droghe, e una
diramazione della presidenza del consiglio?
Come mai non è invece affidata, al ministero della
salute?
Perchè si chiama Dipartimento Politiche Antidroga, e non
Dipartimento Sanitario contro le droghe d'abuso? (forse
perchè è un dipartimento ideologico?)
Come mai Ennio spreca tempo qui, a volerci far sentite le
sue 'favolose' idee proibizioniste, tante care al pù becero
bigottismo, in salsa italica, invece di andare a giocare a
bocce?
_____________________________________________
Basta con il proibizionismo!!!
Chiunque vuole collaborare con noi, è giunto il tempo di
eliminare il cancro proibizionista:
Certo che tutti e 200 i Tossicodipendenti erano superiori a
te ennio se je' raccontavi tutte le stronzate che ripeti a
pappagallo come giovanardi....ma di tanto superiori....non
perche' hanno osato ma semplicemente perche' hanno
sperimentato.....e le sostanze psicoattive aprono la
mente......
28 gennaio 2011 18:41 - ennio4531
x SMGL
Scrivi '...ma semplicemente una persona che si informa a
360°.. '
Commento: ottimo incipit da parte di chi vuol far capire che
sull'argomento so tutto io e chi mi contesta non può che
essere persona inferiore ai ... 360°. La solita ...
puzzetta sotto il naso ..
Scrivi ' non sono .....nè un addetto ai lavori,.... senza
riscontrare in nessun modo, nelle centinaia di consumatori
che ho conosciuto, la pericolosità sociale che le viene
attribuita'
Commento : se non sei un addetto ai lavori e le tue
conoscenze si limitamo al tuo periodo giovanile, come fai a
negare la pericolosità sociale che le viene attribuita.
Ergo... la tua è una semplice opinione .
Scrivi '.. sia tutto un gioco di convenienza politica: chi
vota i personaggi come Giovanardi... '
Commento: se ne deve dedurre forse che la convenienza
politica del voto vale solo per Giovanardi, mentre chi vota
ad es. Pannella lo fa esclusivamente per il bene
dell'umanità ?
Scrivi ' Perchè Giovanardi sà che se si confrontasse con
qualcuno ben informato e con una una minima dialettica, ne
uscirebbe con le ossa rotte (Don Gallo, l'unico con cui ha
avuto un confronto, l'ha liquidato con una battuta...).
Commento: se vi affidate ad una battuta di Don Gallo per
sostenere la giustezza delle vostre posizioni... allora
capisco perchè Giovanardi continua a sostenere le proprie.
Scrivi ' Comunque questa nuova ondata iper-proibizionista
ricorda clamorosamente la "war on drug" portata avanti da
Craxi (e importata dagli USA di Reagan) a fine anni '80 e
poi sepolta dal referendum del 1993.'
Commento: se l'ondata proibizionista è stata sepolta a fine
anni '80, allora di che vi lamentate ?
Buon fine settimana .. pure a te
28 gennaio 2011 15:34 - SMGL
Scusate: l'ultimo commento era in risposta a chinaski ;-)
28 gennaio 2011 15:33 - SMGL
Ti ringrazio per le parole, anche se devo premettere che non
sono nè impegnato politicamente nè un addetto ai lavori,
ma semplicemente una persona che si informa a 360° e che in
gioventù ha avuto modo di toccare con mano, in maniera
diretta ed indiretta, il "mondo della cannabis", senza
riscontrare in nessun modo, nelle centinaia di consumatori
che ho conosciuto, la pericolosità sociale che le viene
attribuita.
Come d'altronde buona parte di chi scrive in questo forum, a
parte qualcuno, ovviamente...
Comunque, per rispondere alla tua domanda dovrei parlare per
ore e ore.... ma in generale penso che sia tutto un gioco di
convenienza politica:
chi vota i personaggi come Giovanardi ha una visione sulle
droghe simile alla sua e vuole che le droghe siano proibite
senza se e senza
ma. Però, nel 2010, un "Bacino di utenza" di questo tipo è
sempre più limitato, per cui vi è bisogno di allargarlo,
creando allarmismo di fronte ad un fenomeno (la cannabis) in
modo da generare paura nella popolazione (i genitori
preoccupati), fingere di combattere il fenomeno (leggi
maggiormente proibizioniste), e poi incassare il consenso di
quelle persone che, per fortuna e purtroppo, non conoscono
molto bene la realtà sul mondo della cannabis o della droga
in generale, non hanno tempo e voglia di informarsi e quindi
delegano al governo la responsabilità di occuparsi della
questione (mentre forse farebbero meglio a prendersela loro
la responabilità nell'educare i figli...).
E' chiaro che se poi la legge alla base di tutto questo
prevede come assunto fondamentale l'equiparazione tra droghe
leggere/pesanti è necessario concetrare gli sforzi su
quelle sostanze che sono (a ragione) considerate meno
pericolose, cercando in tutti modi di influenzare l'opinione
pubblica.
E ormai, per fare questo, siamo arrivati al pulpito: non vi
è più un dibattito articolato, ma solo un pulpito da cui
Giovanardi e il DPA professano il loro DOGMA senza voler
nemmeno confrontarsi. Da qui si arriva a definire
"imbecille" chi critica la legge, a parlare di "mettere a
tacere una volta per tutte la questione" e a rifiutare
qualunque forma di contradditorio pubblico.
Perchè Giovanardi sà che se si confrontasse con qualcuno
ben informato e con una una minima dialettica, ne uscirebbe
con le ossa rotte (Don Gallo, l'unico con cui ha avuto un
confronto, l'ha liquidato con una battuta...).
Comunque questa nuova ondata iper-proibizionista ricorda
clamorosamente la "war on drug" portata avanti da Craxi (e
importata dagli USA di Reagan) a fine anni '80 e poi sepolta
dal referendum del 1993.
Anche allora le motivazioni proibizioniste erano che la
mariuana era 20 volte più potente di quella di 20 anni
prima, che era un "gateway" per le altre droghe, provocava
malattie mentali, ecc. ecc..... tutte teorie successivamente
confutate, ma che a distanza di 20 anni tornano perchè, si
sa, l'Italiano ha la memoria corta...
28 gennaio 2011 15:00 - SMGL
@ennio4531
Se qualcuno ha detto che la cannabis è innocua
probabilmente ha voluto portare all'esasperazione le sue
idee così come Giovanardi e il DPA portano
all'esasperazione le loro (convertendole, purtroppo, in
leggi). La realtà è una sola: fumare cannabis, così come
assumere qualunque altra sostanza che agisce sul cervello (e
quindi anche quelle legali, come l'alcol...) è pericoloso
SOPRATTUTTO per chi è in età di sviluppo..
Per un adulto il discorso cambia, qui il pericolo riguarda
l'abuso e la dipendenza (e quindi, per la cannabis, solo una
piccola parte dei consumatori) e può essere esteso per ogni
sostanza esistente al mondo (non solo alcol e tabacco, ma
anche caffè, cibo, sole, ecc....).
Riassumendo: la cannabis non fa bene, ma il danno che
procura è talmente blando che non vi è nessun motivo
scientifico-sociale per metterla allo stesso livello di
sostanze come la cocaina o l'eroina.
E infatti in quasi tutti gli altri paesi europei vi è una
netta distinzione tra queste sostanze.
In altre parole: crea molti più danni alla società questa
legge che il consumo stesso della sostanza.
Il paragone con alcol e tabacco viene poi fatto
semplicemente per indicare l'incoerenza della legge, che
giudica tollerabili i danni creati da alcol e tabacco ma non
quelli della cannabis, sebbene, dati alla mano, questi
ultimi siano inferiori.
Un'incoerenza sostanziale, ma anche formale.
Infatti la Tabella I della legge Fini-Giovanardi include
“ogni altra sostanza che produca effetti sul sistema
nervoso centrale ed abbia capacità di determinare
dipendenza fisica o psichica dello stesso ordine o di ordine
superiore a quelle (sic) precedentemente indicate”. E'
chiaro come l’articolo di legge sia incoerente,
altrimenti si sarebbero dovuto inserire nella Tabella I
anche l’alcol e il tabacco, poiché essi producono una
dipendenza di gran lunga
superiore a quella prodotta dalla cannabis (la nicotina,
sebbene sia molto meno potente, crea una dipendenza
paragonabile a quella creata dall'eroina...).
E infine, l'idea di legalizzare non significa farsi del
male.
Anzi, sarebbe un modo per controllare in maniera più
capillare chi vende, chi compra e soprattutto cosa viene
venduto.
Il proibizionismo pone il mercato al di fuori di ogni
controllo medico-sociale, un mercato senza regole e nella
sostanza totalmente libero (e ormai irrefrenabile), che
alimenta la cultura dello sballo senza minimamente creare
una cultura di consumo consapevole.
Ma se domani proibissero l'alcol, chi smetterebbe di bere?
chi lo fa per ubriacarsi (cultura dello sballo...) o chi lo
fa seguendo una certa cultura enogastronomica?
In gran parte, sarebbero questi ultimi a smettere, mentre i
primi andrebbero immediatamente ad approvvigionarsi dal
mercato nero che si svilupperebbe in un batter d'occhio (con
tanta gioia per mafie e C.), con tutti i problemi aggiuntivi
per i consumatori, causati dai mancati controlli sui
prodotti e dagli eventuali procedimenti legislativi a loro
carico.
Come vedi, il paragone con l'alcol mi sembra più che
esaustivo..
Buon weekend
28 gennaio 2011 9:37 - fabrizio7338
Forse vi state dimenticando i pre-giudizi sugli
oppiacei(morfina) che in italia hanno dovuto fare 2 leggi
per riuscire a farli prescrivere ai malati bisognosi , dopo
decenni di sofferenze , uguale per la canapa ci vorranno
decenni prima che si sconfiggano i pre-giudizi.....
27 gennaio 2011 19:41 - ennio4531
x SGML
scrivi : E' chiaro che nessun medico consiglierà mai ad un
suo paziente di fare uso di cannabis, se non in presenza di
determinate patologie curabili proprio con i principi attivi
di questa sostanza (comunque sempre sotto il controllo
medico).
Ne deduco due cose :
a) dal momento che nessun medico consiglierà l'uso della
cannabis, ergo .. la cannabis non fa bene come sostenuto dai
fans di questo sito;
b) se affermi che l'impiego si può giustificare solo in
presenza di determinate patologie, ergo... la cannabis si
può giustificare solo per i malati.
Per cui dobbiamo concludere che per te tutti quelli che
inneggiano all'uso libero della cannabis o sono dei sani
viziosi oppure ... malati che non sanno di esserlo o che lo
sono, ma lo negano.
Il tuo accenno alle sigarette o alcolici è l'argomento
principe , ripetuto fino alla noia, da parte di coloro che
intendono giustificare e/o giustificarsi per l'uso
dell'erba.
Circa la coerenza scientifica, ti domando quale
'scientificità' o logica ci possa essere in coloro che,
stabilita la tossicità di alcol e tabacco, reclamano , per
par condicio, la lecità dell'uso di un'altra sostanza
dannosa quale la cannabis.
Della serie... facciamoci ancora di più del male !!!
27 gennaio 2011 18:22 - chinaski
@SMGL
"Venne fuori così, nei primi anni Settanta, che la
marijuana distruggeva le cellule cerebrali, provocava
psicosi, abbassava i livelli di testosterone e diminuiva il
numero degli spermatozoi, causava lo sviluppo del seno nei
maschi adolescenti, danneggiava la memoria e le funzioni
intellettive, comprometteva il sistema immunitario e
procurava danni cromosomici, genetici e al nascituro.
La pubblicazione di questi risultati seguiva un percorso
tipico: ciascuno di essi compariva nelle prime pagine dei
giornali e delle riviste, accompagnato da contenuti
allarmistici. Poi, nei mesi o negli anni successivi, i
ricercatori riferivano di non esser stati in grado di
convalidare la scoperta. Nel caso comunque si fosse deciso
di pubblicare la prova contraddittoria, questa veniva di
solito riportata in un articoletto nelle ultime pagine. II
lettore aveva perciò l’ impressione che l'esistenza del
più recente danno per la salute fosse stata definitivamente
avvalorata".
Dott. Lester Grinspoon
The same old story. Direi che oggi in Italia si ripete il
solito copione, ovviamente in forma di farsa.
Leggendoti sembri una persona molto ragionavole e
competente, vorrei avere da te un parere personale sul
perchè la cannabis è così demonizzata. Non tanto sul
perchè è stata demonizzata negli USA negli anni 30, quella
è una vecchia storia che tutti conosciamo, vorrei avere un
tuo parere sul perchè il governo italiano ha questa
avversione atavica per la cannabis e per il "mondo" che la
circonda. Se si guarda il sito del DPA, è pieno di articoli
che demonizzano la cananbis, hanno una vera ossessione, al
contrario, c'è molto poco sulla cocaina o sull'eroina,
perchè questo? Diciamo che ho delle mie idee al riguardo e
mi piacerebbe ascoltare un altro parere. Ti ringrazio in
anticipo.
27 gennaio 2011 16:31 - SMGL
@ennio4531
"come tu scrivi, ognuno di noi si appella a questo o a
quello e rifiuta il tale e tal'altri per dimostrare quanto
sono bravo io e quanto sono 'fessi' gli altri.
E’ ovvio che i propri superesperti sono obiettivi, mentre
quelli degli altri, per squalificarli, li si accusa di
essere ideologizzati e quindi estranei alla scienza.
Vabbè … tecniche dialettiche che ogni giorno
sperimentiamo ascoltando i politici, e non solo quelli, che
si accreditano come unici depositari del bene comune, mentre
gli avversari sono, immancabilmente, tutti cattivi. "
Casualmente, nelle ultime righe hai fatto l'identikit di
Giovanardi...
Bastano queste parole: "......l'aspetto scientifico della
vicenda e mette a tacere, una volta per tutte, la questione
su droghe leggere e droghe pesanti: tutte provocano dei
danni."
(Ma va? Lo si sa da 100 anni.
Anche uno schiaffo e una coltellata provocano entrambi dei
danni... ma nessuno è così folle da parificarli...)
Comunque non si tratta di voler squalificare lo scienziato
perchè ideologizzato.
Semplicemente: il DPA dipende dal Governo, se fa un libro
sulla cannabis, potrà mai prendere in considerazione quegli
studi che non vanno nella direzione delle politiche da
proposte?
Più chiaro di così...
"Dal momento che ritengo che cambiali in bianco non vanno
rilasciate ad alcuno e che le ricerche del clinico, anche se
'eminente neuroscienziato' , vanno sempre sperimentate
‘sul campo’ , a meno che non si introduca ‘ipse
dixit’ , ebbene la mia esperienza biennale mi è stata
sufficiente a trarre alcune mie opinioni tra cui quella che
non esistono droghe leggere e quelle pesanti e, ammesso che
esistano, quelle leggere sono un viatico per volare 'sempre
più in alto'."
Guardi, le esperienze personali portano ad avere delle
certezze personali.
Ognuno potrebbe citare la propria esperienza e maturare una
certezza differente.
Le certezze personali, concepite nel propria realtà di
riferimento, per poter essere valide devono essere
confrontate in un ambito decontestualizzato.
Per esempio, nel suo caso, avrà sicuramente avuto a che
fare con persone con seri problemi di consumo di cannabis.
Persone che fanno un uso pesante di un droga leggera: in
questi casi, effettivamente, il confine tra droghe leggere e
droghe pesanti diventa molto labile. E fin qui le posso
anche dare ragione.
Però, decontestualizando, non si può omettere il fatto che
queste persone sono dei casi limite, e per ogni persona che
entra in comunità per la cannabis, ce ne sono cento che non
ne avranno mai bisogno.
E allora qui la questione si riapre, e le sue certezze non
possono non essere messe in dubbio.
"D’altra parte non riesco capire perché tiriate per il
camice il povero Gessa che nel suo articolo ‘mette in
evidenza come, dal punto di vista scientifico, l'assunzione
di sostanze stupefacenti anche quelle cosiddette
“leggere” sia assolutamente da evitare durante la
crescita e la maturazione del cervello (che secondo alcuni
arriva ad essere completa intorno ai 25 anni). ‘"
E' chiaro che nessun medico consiglierà mai ad un suo
paziente di fare uso di cannabis, se non in presenza di
determinate patologie curabili proprio con i principi attivi
di questa sostanza (comunque sempre sotto il controllo
medico).
Ma d'altra parte nessun medico consiglierà mai ad un
adolescente di fumare tabacco o di assumere alcol.
Eppure chi vende sigarette o alcolici a un minorenne prende
una multa, mica va in galera...
Quale coerenza scientifica in tutto questo?
27 gennaio 2011 14:17 - chinaski
A proposito...a proposito....
Avete per caso sentito "Mr mindigno" Carlo Giovanardi, dire
qualcosa a proposito dei 12 kg, leggasi dodici chilogrammi,
di cocaina rinvenuti nella casa di una delle amichette del
Presidente del Consiglio, il cui affitto è pagato dallo
stesso Presidente del Consiglio? Come mai non si indigna sta
volta? Non ha nulla da dirci? Non invoca esame di urine e
capello? Come mai?
Aspetto sue dichiarazioni in merito alla vicenda.
27 gennaio 2011 13:10 - chinaski
Ennio:
"Vogliamo ricordare il vaccino antipolio Salk adottato negli
USA dopo l’autorizzazione di tutte le autorità mediche,
mentre quello di Sabin fu respinto perché ritenuto
pericoloso ( … tanto da obbligare Sabin a proporlo e farlo
accettare in URSS ).
Dopo anni di vaccinazioni in massa si dimostrò che Sabin
aveva ragione e Salk torto."
Appunto, dopo millennni di uso della cannabis, è dimostrato
ampiamente dalla storia che non è una sostanza più dannosa
di molte sostanza legali, tabacco ed alcool in primis, anzi
è dimostrato da millenni di uso, che è meno pericolosa
delle suddette sostanze. Il resto è fuffa propagandistica.
27 gennaio 2011 12:51 - ennio4531
X SMGL,
come tu scrivi, ognuno di noi si appella a questo o a
quello e rifiuta il tale e tal'altri per dimostrare quanto
sono bravo io e quanto sono 'fessi' gli altri.
E’ ovvio che i propri superesperti sono obiettivi, mentre
quelli degli altri, per squalificarli, li si accusa di
essere ideologizzati e quindi estranei alla scienza.
Vabbè … tecniche dialettiche che ogni giorno
sperimentiamo ascoltando i politici, e non solo quelli, che
si accreditano come unici depositari del bene comune, mentre
gli avversari sono, immancabilmente, tutti cattivi.
Per quanto attiene la scienza medica, e non solo quella, la
storia ci ricorda quante posizioni erronee hanno sostenuto
teste finissime pluridecorate.
Vogliamo ricordare il vaccino antipolio Salk adottato negli
USA dopo l’autorizzazione di tutte le autorità mediche,
mentre quello di Sabin fu respinto perché ritenuto
pericoloso ( … tanto da obbligare Sabin a proporlo e
farlo accettare in URSS ).
Dopo anni di vaccinazioni in massa si dimostrò che Sabin
aveva ragione e Salk torto.
Dal momento che ritengo che cambiali in bianco non vanno
rilasciate ad alcuno e che le ricerche del clinico, anche
se 'eminente neuroscienziato' , vanno sempre sperimentate
‘sul campo’ , a meno che non si introduca ‘ipse
dixit’ , ebbene la mia esperienza biennale mi è stata
sufficiente a trarre alcune mie opinioni tra cui quella che
non esistono droghe leggere e quelle pesanti e, ammesso che
esistano, quelle leggere sono un viatico per volare 'sempre
più in alto'.
D’altra parte non riesco capire perché tiriate per il
camice il povero Gessa che nel suo articolo ‘mette in
evidenza come, dal punto di vista scientifico, l'assunzione
di sostanze stupefacenti anche quelle cosiddette
“leggere” sia assolutamente da evitare durante la
crescita e la maturazione del cervello (che secondo alcuni
arriva ad essere completa intorno ai 25 anni). ‘
27 gennaio 2011 8:16 - pettine
ho iniziato a leggerlo.. dove starebbe la novità?
la solita fuffa proibizionista trita e ritrita, in pratica
si capisce come non abbiano svolto alcuna ricerca ma si
siano limitati a fare un copia/incolla integrandolo con dati
a casaccio...
noi italiani ci beviamo le stesse cose che si bevevano gli
americani 50 anni fa, la cannabis come porta d'ingresso
verso altre droghe? ma ancora? qualunque persona con un
briciolo d'intelligenza può comprendere come essa sia una
cazzata colossale, per tutti gli altri, continuate pure a
cuocere nel vostro brodo.
comunque, se volete trovare risposte e contraddittori per
gli scenari apocalittici presentati in sto volumone, ci sono
i libri del grandissimo guido blumir, anche se li ha scritti
parecchi anni or sono vanno sempre bene... tanto le
STRONZATE SULLA CANAPA son sempre le stesse...
26 gennaio 2011 15:34 - chinaski
Fabrizio7338:
Lo so bene.
SMGL:
Inutile insistere SMGL, Ennio ha infatti compilato oltre 200
schede di ospisti in una comunità terapeutica e tutti
questi erano convinti...ecc....ecc...poi si sono ritrovati
ecc...ecc...poi infine giunsero anche Cappuccetto rosso e la
nonna, nonna che però in realtà non era la vera nonna,
bensì una terribile pianta di cannabis cattiva che
nascondeva la sua vera identità travestita da nonna.
Insomma, chi siamo noi al suo cospetto? Un pò di umiltà
suvvia, lui ha compilato oltre ducento scehede, di
farmacologia e di sostanze....ne sa, fidiamoci e basta a
insistere.
26 gennaio 2011 14:44 - fabrizio7338
Chinaski scrive :
Tu lo sai che se le benzodiazepine venissero proibite dalla
legge, le fabbricherebbero in laboratori clandestini e le
venderebbero nei parchi a dieci volte il prezzo attuale, lo
sai questo vero?
In Usa il Roipnol(flunitrazepam) la piu' forte delle
benzodiazepine e' proibita , ossia non esiste neanche in
farmacia o in ospedale , proprio come l'eroina e' stata
bandita ! Nonostante abbiano benzodiazepine quasi al pari :
Halcion , xanax , minias , ecc. Al confine con il Messico
piu' volte sono state sequestrati grossi quantitativi di
roipnol nascosti nelle portiere delle macchine , milioni di
pasticche destinate al mercato nero , creato dal
proibizionismo.....
26 gennaio 2011 14:28 - SMGL
@ennio4531
"Puzzate di faziosità lontano un miglio tant'è che fate il
tifo solo per chi vi asseconda pompando i titoli medici. Per
cui se il manuale cita esperti stranieri ebbene questi sono
solo 'studiosi' mentre se si cita il Prof. Gian Luigi Gessa
questo diventa 'eminente neuroscienziato'."
Caro Ennio,
il mio "eminente" riferito al Prof. Gessa è probabilmente
pomposo, e il termine studiosi non voleva essere un
dispregiativo ma era solo un modo per non ripetersi....
In ogni caso questi sono dettagli, la mia intenzione era
semplicemente quella di fare un esempio, mostrando il parere
di uno scienziato che non è di destra, non è di sinistra,
non è proibizionista nè anti-proibizionista, ma è
solamente uno scienziato, che parla in base ai dati
scientifici e alla sua esperienza sul campo senza dover
pagare dazio ad una certa politica o ideologia.
Visto che probabilmente non l'ha letto, gli riposto il
link:
http://www.sims.it/gessa.htm
Alla fin fine noterà che da certezze medico-scientifiche
simili, le conclusioni possono essere molto diverse a
seconda del pensiero di chi le trae.
Poi ognuno può considerare più attendibili le conclusioni
dell'uno o quelle dell'altro.
Però non si può non prescindere dal fatto che il Prof.
Gessa non ha nessun interesse politico a dire quello che
dice.
A differenza degli autori del supermanualone del DPA...
26 gennaio 2011 12:13 - ennio4531
Caro pettine,
leggo le tue ... gentili parole nei miei confronti e non
posso che affidarmi ai ...classici per rispondere ai tuoi
fini ragionamenti.
Se uno è adirato, diamogli il tempo di considerare che cosa
ha fatto: si punirà da sé… E’ fuor di dubbio che chi
guarda con distacco i propri detrattori si differenzia e si
pone al di sopra di loro: è tipico della vera grandezza non
avvertire il colpo.
(Seneca)
26 gennaio 2011 12:08 - ennio4531
Caro chinaski,
se ritieni di essere l'unico interprete della Storia, di cui
te ne fai una privativa, bene fai ad impiegare in
abbondanza un linguaggio profetico.
Purtroppo, di simili personaggi diffido anche alla luce di
quanto è stato scritto ... tempo fa 'Guardatevi dai falsi
profeti...e dai falsi amici: dai loro frutti li
riconoscerete.'.
Ebbene se i frutti dell'uso della cannabis ed altro sono
quelli che leggo su questo sito, vedo molta ... merce
avariata.
26 gennaio 2011 10:49 - chinaski
Ennio, mi pongo da tempo il quesito, relativo a questo
forum, se tu ci faccia o ci sia proprio. Fino a pochi giorni
orsono propendevo più per la prima ipotesi, negli ultimi
giorni stai invece accreditando sempre più la seconda
ipotesi. Vedremo.
Perchè dico questo? Perchè sono cattivo e mi piace
infierire su te? No, lo dico perchè quando controbatti
cercando di avvalorare le tue tesi, senza rendertene conto,
dai adito a quelle del tuo interlocutore. Non me ne volere,
lo dico per te, così facendo ti rendi ridicolo agli occhi
dei lettori del forum anche se questa, purtroppo per te, non
è certo una novità.
Ad esempio, quando scrivi:
"La cannabis fa male ? I problemi sono ben altro ... l'alcol
..il tabacco e adesso le benzodiazepine ' di cui si fa un
uso ludico ' come se le benzodiazepine fossero vendute ai
mercati generali."
Te lo ricopio di nuovo, maiuscolo:
"COME SE LE BENZODIAZEPINE FOSSERO VENDUTE AI MERCATI
GENERALI."
Ma scusami coccobello, dove hai il cervello? Non fai uso di
cannabis, ma pare che comunque la tua testolina non funzioni
comunque molto bene, le tue capacità di ragionamento sono
alquanto scarsine. Ti rendi conto di quello che scrivi,a
lmeno? E' proprio quello che sto cercando di farti capire da
mesi, quanto da te affermato risponde infatti al vero! E
vero, le benzodiazepine non si vendono ai mercati generali,
si vendono infatti sotto contollo medico nelle farmacie. La
cannabis invece, quella si che si vende ai mercati generali!
Qualsiasi ragazzino, in qualsiasi città, la trova in un
parco in pochi minuti di ricerche. Vuoi negare che questo
sia vero? Avresti la faccia tosta di negare? Ed è proprio
questo il problema centrale di cui si discute, e cioè la
regolamentazione di un mercato nero, privo di qualsiasi
controllo, in mano alla criminalità.
Tu lo sai che se le benzodiazepine venissero proibite dalla
legge, le fabbricherebbero in laboratori clandestini e le
venderebbero nei parchi a dieci volte il prezzo attuale, lo
sai questo vero?
Sai anche che la stessa cosa è avvenuta negli USA dal 1919
al 1933 per l'alcool, vero?
Ennio, rassegnati una volta per tutte, per quanto a te possa
dare fastidio la legge, semplicemente, non può proibire una
prodotto che milioni e mlioni di cittadini vogliono usare.
Alla fine, fosse anche cinquanta o cento anni ma io credo
molto prima, la cannabis tornerà legale come era prima del
1937 e la vendita sarà regolamentata. Gli Stati dovranno
comunque regolamentare l'uso, come del resto già avviene
per altre sostanze, anche se queste fanno male alla salute
(fa male comunque meno di alcool e sigarette).
La storia insegna che quella proibizonista, non solo sulle
"droghe" è comunque una battaglia persa, nei secoli dei
secoli. Amen.
26 gennaio 2011 9:45 - pettine
carissimo ennio.. è molto bello pigliare scemi tutti
vero?
certo, tu sei stato un operatore delle comunità di
recupero, io, invece, recluto fighe per le feste del
presidente del consiglio, che ci vuoi fare...
ma, voglio concederti l'ennesima minchiata: SE TU LAVORASSI
VERAMENTE IN UNA COMUNITA' DI RECUPERO LA COSA SAREBBE MOLTO
GRAVE, di cannabis (e droghe in genere) capisci veramente
poco, anzi, ripeti come un mantra le stronzate dei caproni
proibizionisti..
non ci vuole niente per informarsi in maniera seria, ma vedo
che a te piace collezionare figure di merda!
25 gennaio 2011 18:33 - ennio4531
Mi ripeto: nello stendere almeno duecento schede di ospite
delle comunità di recupero, un denominatore comune legava
tutti : la supponenza di essere di parecchie spanne al di
sopra degli altri, di avere toccato il cielo e di guardare
gli altri come soggetti inferiori incapaci di ... osare ...e
di pensare.
Peccato, per loro, che questo stato sia durato poco e abbia
comportato spesso, troppo spesso, a pagare un prezzo
altissimo.
Caro pettine,
una capra, per quanto poco possa valere, è un gigante del
pensiero rispetto al tuo cianciare.
25 gennaio 2011 18:23 - pettine
caro ennio.. certo che a volte pari più stupido di una
capra..
forse un bel cannone aprirebbe la serratura che tiene
rinchiusa la tua mente, ma ho i miei dubbi: non credo nei
miracoli.
comunque non c'è bisogno di essere malati, se ne può fare
anche un uso ricreativo, come fanno milioni di persone sul
pianeta, nonostante le STRONZATE di altri milioni di persone
che dell'argomento non sanno una mazza (ma si sentono
comunque autorizzati a giudicare).
25 gennaio 2011 18:19 - ennio4531
... quanto siete monotoni... sempre le solite scuse per
giustificare cannabis o altro.
Fate il paio con il teatrino di quella politica il cui
copione l'abbiamo mandato a memoria da decenni e che tanto
ci annoia.
La tecnica è sempre la stessa: si parla di un argomento ?
Ebbene c'è sempre qualcuno che osserva: i problemi ... sono
ben altri !!
La cannabis fa male ? I problemi sono ben altro ... l'alcol
..il tabacco e adesso le benzodiazepine ' di cui si fa un
uso ludico ' come se le benzodiazepine fossero vendute ai
mercati generali.
Puzzate di faziosità lontano un miglio tant'è che fate il
tifo solo per chi vi asseconda pompando i titoli medici. Per
cui se il manuale cita esperti stranieri ebbene questi sono
solo 'studiosi' mentre se si cita il Prof. Gian Luigi Gessa
questo diventa 'eminente neuroscienziato'.
Sempre la solita manfrina: il pregiudizio e l'errore sono
sempre dall'altra parte !
Uffa... che barba !
25 gennaio 2011 15:15 - chinaski
SMGL:
Tutto quello che hai scritto lo capiamo bene noi esperti del
settore, ma essendo tal libello del DPA pura propaganda,
volta esclusivamente a supportare una teoria precostituita,
non va considerato un lavoro scientifico, ma un pamphlet
pseudopolitico. Ho dedicato un pò di tempo alla lettura
delle 500 pagine di Serpelloni. Bene, una buona parte non
sono altro che copia/incolla delle statistiche sulle droghe
dell'Unione Europea, altre parti sono appunto dati che
spesso, incredibilmente, vanno a confutare i loro allarmismi
e a confliggere con le loro teorie, non si capisce infatti
perchè, se anche la cannabis fosse dannosa per lo sviluppo
del cervello degli adolescenti, argomento su cui più spesso
insistono, questo richieda la ferrea proibizione che
impongono e propagandano. In una realtà dove sono legali
alcool e farmaci che possono provocare nel cervello di un
ragazzino danni di gran lunga maggiori di quelli della
cannabis. Prendiamo per esempio gli antipressivi SSRI, come
è noto a noi farmacologi, al di sotto dei diciotto anni si
usano solo in casi eccezionali, in quanto sono appunto molto
pericolosi per il cervello in formazione degli adolescenti,
arrivando in casi stremi, a condurre al suicidio. Sono per
caso vietati dalle legge per questo motivo? No,
semplicemente perchè sono molto efficaci per curare la
depressione negli adulti.
"Ma delle cannabis, si fa soprattutto un uso voluttuario,
ribatteranno i Giovanardi di turno, non è mica un farmaco!"
Al di là della assoluta non correttezza di questa facile
obiezione, bisogna dire che anche delle benzodiazepine,
farmaci che si usano in terapia per controllare l'ansia e
curare l'insonnia, si fa un uso ludico enorme, esistono solo
in Italia milioni di persone che abusano di tali farmaci
senza reale necessità, eppure, come chi ha un minimo di
basi di farmacologia sa bene, le benzodiazepine ed il loro
abuso, sono più pericolosi della cannabis.
Proibiamo quindi le benzodiazepine?
Questi sono ragionamenti, purtroppo, che nulla possono
contro chi è accecato dall'ideologia, dal pregiudzio e,
soprattutto, da una malafede grande come una casa.
25 gennaio 2011 14:38 - SMGL
A supporto del precedente commento:
http://www.sims.it/gessa.htm
saluti
25 gennaio 2011 14:31 - SMGL
Il manuale del DPA è stato redatto quasi totalmente dal
Dott. Serpelloni dallo staff del DPA e del Sert di Verona
(comandato da 20 anni da Serpelloni), con l'ausilio di altri
studiosi, anche stranieri, utili alla causa.
In altre parole: un manuale scritto per cercare di
giustificare scientificamente un'ideologia.
Non certo per fare chiarezza.
Non vi è nessun dato scientifico nuovo, nessuna scoperta,
ma solo una serie di dati accuratamente selezionati per fare
da supporto alle conclusioni proibizioniste (in realtà a
volte dati e conclusioni si contraddicono, ma tanto chi le
legge 500 pagine? tutti saltano subito alle
conclusioni...)
Altrimenti perchè non tenere conto delle conclusioni di
scienziati di pareri opposti?
Per esempio, queste sono le parole del Prof. Gian Luigi
Gessa, eminente neuroscienziato e farmacologo che da più di
50 anni si occupa di sostanze psicotrope.
"Nel corso degli ultimi cento anni i governi di differenti
nazioni hanno incaricato delle commissioni per stabilire i
danni del consumo di marijuana sui consumatori e sulla
società. Le conclusioni delle commissioni, a cominciare da
quella indiana sulla cannabis del 1894 al più recente
Cannabis 2002 dei Ministeri della Sanità di Belgio,
Francia, Svizzera, Germania e Olanda, sono state che l’uso
della marijuana non è un problema tanto grave da sottoporre
a procedimenti penali le persone che ne facciano uso o la
possiedano a tale scopo."
Il prof. Gessa, per il suo lavoro, è stato pure nominato
Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica.
Quindi non un Serpelloni qualsiasi (che tral'altro non è
neanche un neuroscienziato, in quanto specialista di
medicina interna...).