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21 gennaio 2006 0:00 - destro
nadia ma tu perchè vuoi imporre la tua visione agli altri? tu sei libera di non accettare l'eutanasia, ma lascia che chi sta soffrendo (e magari indignitosamente) sia libero di farla finita. Non sono gli altri che lo decidono per lui, ma lui stesso che sceglie autonomamente di smettere di soffrire sapendo di non avere speranze. Tu sarai sempre libera di non farlo.
21 gennaio 2006 0:00 - nadia
e chi stabilisce il confine fra togliere la vita per pietà e togliere la vita'' per liberarsi di indesiderati ormai inutili alla società'', non pensate ci sia questo rischio? oggi ci sono i mezzi per contenere la sofferenza , togliere la vita significa non accettarla nella sua completezza .....i nazisti, ancor prima che con gli ebrei ,usarono le camere a gas con i disabili o malati di mente sostenendo che in fondo li liberavano di una vita inutile.....
21 gennaio 2006 0:00 - Gianni
Io sono favorevole alla eutanasia, ritengo che l'uomo abbia il diritto di essere padrone del proprio corpo e poter decidere, quando esista in serio motivo, di non continuare a vivere.
Lo stato deve creare una normativa in proposito per dare al cittadino la possibilità di una libera scelta.
In Italia la presenza ingombrante della chiesa continua ad interferire, con il compiacente appoggio di una classe politica arretrata e servizievole, per impedire che ciò avvenga.
Che poi l'eutanasia venga fatta,a loro rischio e non apertamente, da alcuni medici di buon senso, quando ne esistano le condizioni, è un loro merito.
Gianni
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