L'attaccamento che i cani sviluppano verso i proprietari è come quello dei bimbi verso i genitor. Così uno studio sulla rivista "Animals - Mdpi" del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa. "Che da questo punto di vista i cani da compagnia avessero dei comportamenti simili a quelli dei bambini si sapeva già - spiega la dottoressa Chiara Mariti, ricercatrice dell'Ateneo pisano - questa però è la prima volta che siamo riusciti a declinare più precisamente i vari stili di legame sottoponendo i cani a test molto simili a quelli usati per gli umani".

La maggioranza dei cani, come nei bimbi, mostra un attaccamento 'sicuro'. Hanno poi un moderato stress in caso di separazione involontaria in ambiente sconosciuto e si tranquillizzano quando rivedono il padrone. Alcuni 'insicuri' non si calmano o manifestano disagio attraverso un'apparente indifferenza.

Lo studio ha coinvolto 67 coppie di cani-proprietari nell'esperimento 'Strange Situation procedure (Ssp)'. I ricercatori hanno fatto entrare la coppia in una stanza sconosciuta facendo poi entrare ed uscire il proprietario e uno sconosciuto. "Lo studio degli stili di attaccamento tra cane e proprietario è agli albori, se paragonato a quello in psicologia e psichiatria umana - aggiunge Mariti - e se le ricerche dovessero condurre a risultati simili a quelli umani, avremmo una nuova chiave di lettura per capire alcuni disturbi comportamentali del cane con ricadute sul loro benessere". Chiara Mariti ha partecipato allo lo studio comei supervisore di Giacomo Riggio, primo autore.

La ricerca si è aggiudicata il Rudy DeMeester Grant 2020, premio annuale dalla European Society of Veterinary Clinical Ethology (Esvce) per lo sviluppo di progetti nell'ambito dell'etologia clinica veterinaria.
(da Adnkronos)

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