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Verso la cardiologia predittiva e rigenerativa
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Articolo di Cristina Castello
15 ottobre 2002 20:17
 
Giunto alla sua terza edizione, si e' tenuto lo scorso 14 settembre 2002 presso il Centro Congressi Poiano di Costernano del Garda (Verona) il convegno "Gardacuore 2002 -la nuova cardiologia del territorio tra Genoma e Sanita- Verso la Cardiologia Predittiva e Rigenerativa". L'edizione 2002 di Gardacuore, presieduto dal professor Zardini, ed organizzato da Gardacuore onlus, dalla Cattedra di Cardiologia dell' Universita' di Verona e dal Collegio federativo di cardiologia, e' stata dedicata all'approfondimento delle applicazioni della ricerca genomica alla terapia delle malattie cardiovascolari -in particolare attraverso l'impiego di cellule staminali, di terapie personalizzate basate sul genotipo e di test genetici predittivi di malattia cardiovascolare- ed alle implicazioni etiche, giuridiche e sociali della ricerca e delle sue applicazioni alla sanita'.

Gardacuore2002 si e' tenuto sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Veneto, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, dell' Ordine dei Medici della provincia di Verona e della Universita' degli Studi di Verona e sotto gli auspici del Presidente della Repubblica professor Carlo Azeglio Ciampi. Il convegno ha ricevuto 4 crediti del programma nazionale di Educazione Continua Medica. Davanti ad oltre 260 partecipanti, esperti di cardiologia, di genetica, di medicina generale e i bioetica hanno trattato i diversi aspetti della cardiologia rigenerativa, della cardiologia predittiva e delle implicazioni etiche e sociali della cardiologia genomica.

Hanno partecipato inoltre i presidenti dell' ANMCO Veneto e della SIC Triveneta. Tra gli esperti intervenuti come relatori il professor Pier Franco Pignatti, genetista della Universita' di Verona e Presidente della Societa' Italiana di Genetica Umana, il professor Cesare Peschle dell' Istituto Superiore di Sanita' e membro della Commissione Nazionale Cellule Staminali, il professor Demetrio Neri, bioeticista di Messina, membro del Comitato Nazionale di Bioetica, il professor Casarotto, direttore della clinica cardiochirurgica di Padova ed il suo collaboratore Gino Gerosa, che lo scorso aprile ha condotto per la prima volta al mondo un intervento con cellule staminali sul miocardio.

"Il completamento del Progetto Genoma Umano e l'avvio della ricerca post-genomica hanno rappresentato delle fasi fondamentali per lo sviluppo scientifico di questi anni ed hanno implicazioni importanti non solo per la scienza e la medicina" ha sottolineato il professor Zardini nel suo intervento introduttivo. "Le applicazioni della ricerca genomica alla salute hanno le potenzialita' per promuovere lo sviluppo di nuovi modelli di ricerca, di medicina e di assistenza sanitaria. La possibilita' di identificare i geni che predispongono alle malattie comuni, di predire la comparsa e la evoluzione delle malattie, la possibilita' di rigenerare organi e tessuti che sono andati incontro ad un processo di degenerazione e di necrosi e di ottenere il recupero della loro funzione, la possibilita' di identificare nuove proteine che possono diventare bersagli sui quali orientare la scoperta di farmaci per la cura di malattie oggi senza risposta, la possibilita' di personalizzare la terapia farmacologia per ciascun paziente sulla base del profilo genetico, rappresentano le premesse e le attese della nuova rivoluzione della medicina, la medicina post genomica" e' stato puntualizzato nel corso del convegno.

Diversi relatori hanno quindi sottolineato che "la cardiologia e' una disciplina che tra le prime e in modo rilevante puo' trarre vantaggio dalle acquisizioni della genomica. Recuperare la funzione cardiaca del paziente infartuato e del paziente scompensato attraverso la terapia con cellule staminali, scoprire nuovi farmaci per la regressione dell'aterosclerosi in grado di intervenire su nuovi target proteici, selezionare il trattamento piu' appropriato della ipercolestero-lemia sulla base del profilo di risposta alle statine, stimare in modo preciso il rischio cardiovascolare sulla base del genotipo, rappresentano realta' utilizzate gia' oggi, a scopo di ricerca ed in taluni casi a fini di assistenza, sia in Italia che all'estero."

Medicina predittiva e' stata definita la medicina che prevede -sulla base dell'analisi del corredo genetico del paziente- la comparsa delle malattia, la gravita' e la velocita' della loro evoluzione, la risposta al trattamento farmacologico attraverso l'impiego di test genetici predittivi di malattia e di test predittivi di risposta al farmaco. Alcuni test negli Stati Uniti sono gia' stati autorizzati dalla Food and Drug Administration, e sono entrati nella pratica medica corrente e possono essere quindi prescritti dal medico di medicina generale. La necessita' di maggiore esperienza e documentazione prima della loro introduzione in commercio in Italia e' stata sottolineata da diversi relatori intervenuti sull'argomento. La possibilita' di predire la risposta ad un trattamento farmacologico -sia per quanto riguarda la efficacia che la tollerabilita'- sulla base di test predittivi di risposta al farmaco, rappresenta la base della terapia farmacologica personalizzata. La personalizzazione della terapia implica la scelta del tipo di farmaco e del suo dosaggio sulla base del genotipo del paziente, utilizzando informazioni ottenute nel corso della fase 2 e 3 di sviluppo clinico del farmaco.

Una rivoluzione di queste dimensioni non puo' avvenire senza sollevare domande ed approfondimenti di natura etica e sociale. Nonostante gli entusiasmi di parte della comunita' scientifica e le attese di numerosi pazienti, molti dei benefici attesi e delle potenzialita' descritte devono essere ancora pienamente dimostrate ed il tempo necessario per produrre risultati trasferibili dall'ambito scientifico alla pratica assistenziale potrebbe essere significativamente superiore rispetto a quello oggi stimato. Le implicazioni etiche, giuridiche e sociali della ricerca genomica e delle sue applicazioni alla salute, presentano inoltre una serie di criticita' che debbono essere attentamente considerate e gestite con il concorso attivo di tutte le parti interessate: medica, scientifica, sanitaria, sociale.

Se correttamente orientate, le applicazioni della ricerca genomica alla cardiologia e lo sviluppo della Cardiologia Predittiva e Rigenerativa, potranno rappresentare un valido complemento della Cardiologia Preventiva per migliorare la attesa di vita e la qualita' della salute cardiovascolare. In occasione del convegno, Gardacuore onlus ha anticipato la pubblicazione di "Cardiologia Rigenerativa" link, il nuovo canale tematico di Gardacuore link che fornira' dal 1.o novembre 2002 informazioni e documentazione su questa nuova area emergente della ricerca cardiovascolare.

 
 
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