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 USA - USA - Usa. Le associazioni femminili e le cellule staminali embrionali
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Articolo di Cinzia Colosimo
20 marzo 2003 17:39
 
Cosa ne pensano le associazioni femminili della clonazione? Negli Stati Uniti, il dibattito svoltosi in Parlamento, si e' allargato toccando le varie realta' locali, compresi i gruppi religiosi, le compagnie biotech e i "gruppi di donne". Di seguito un breve riassunto delle posizioni di queste ultime associazioni.
La Society for Women's Health Research supporta un veto alla clonazione riproduttiva, ma non a quella terapeutica. Secondo Roberta Biegel, addetta alle relazioni con il Governo per questa associazione, una proibizione di questo tipo non dovrebbe limitare i naturali sviluppi della ricerca. Essendo le donne piu' longeve, inoltre, e' importante che gli studi sulle malattie croniche non vengano frenati per motivi ideologici. E' una questione di genere: le donne sono piu' facilmente vittime di malattie croniche, ed e' normale che optino per uno sviluppo medico efficace e continuo.
Concorda con questo anche il National Partnership for Women and Families, che attraverso Ann O'Hanlon ricorda che storicamente la salute delle donne ha sempre ricevuto una scarsa attenzione, e una ricerca inadeguata. E' alla luce di questo che va supportato qualsiasi impegno che garantisca il meglio per il mondo femminile: dal diritto all'aborto alla specifica ricerca.
Una voce fuori dal coro proviene dal Boston Women's Health Book Collective, che, pur sostenendo la ricerca sulle staminali embrionali, si oppone alla clonazione di embrioni per questo scopo. Judy Norsigian, direttrice esecutiva, fa sapere che la sua associazione sta lavorando per una moratoria di 5 anni contro la clonazione: non viene contrastata la ricerca sulle staminali embrionali in se', ma la creazione di embrioni solo per la ricerca.
 
 
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