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Tavola di Pasqua: per non uccidere gli agnelli, coltivare la carne?
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Articolo di Donatella Poretti
4 aprile 2023 14:59
 
Le campagne di sensibilizzazione hanno fatto crollare il consumo della carne di agnello del 50 per cento tra il 2016 e il 2020 (dati Istat), un calo che continua anno dopo anno. Eppure ancora nel 2020 sono stati uccisi in Italia 2 milioni di agnelli. Il 33 per cento viene importato da Ungheria, Bulgaria, Spagna e Francia anche dopo 30 ore di viaggi estenuanti.
Sensibilizzazione sul benessere animale, sulla percezione che sono esseri senzienti e su una alimentazione sempre piu' cosciente e responsabile: mangiare un essere che ha vissuto sotto stress e imbottito di antibiotici siamo sicuri che non fa bene. La conseguenza porta ad un consumo di carne piu' consapevole della vita che ha fatto l'animale prima di finire sulla nostra tavola, se non proprio ad eliminare la carne e in alcuni casi i suoi derivati.
Anche il settore della ristorazione si e' adeguato con sempre piu' locali che propongono menu' vegetariani e vegani, e da qualche tempo anche ad investire su possibili cibi coltivati in laboratorio che forniscono tutti i fabbisogni proteici e alimentari senza che cio' comporti l'uccisione di un essere senziente. Oltre a questi vantaggi etici si aggiungono anche quelli ambientali: il cibo coltivato potrebbe ridurre le emissioni di gas serra del settore del 92% grazie all’uso delle energie rinnovabili, produrre il 93% in meno di inquinamento, ridurre del 95% il consumo di suolo e del 78% quello di acqua.
La tecnica e' quella gia' in uso nella medicina rigenerativa: si prelevano cellule da un muscolo vivente per coltivarle in un bioreattore che riproduce le stesse condizioni del corpo animale (temperatura, acidità, ph, etc.) e l’alimentazione avviene con una miscela di nutrienti affinché le cellule si moltiplichino in maniera esponenziale. Una volta che il processo è partito, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all'infinito senza aggiungere nuove cellule da un organismo vivente.
Al momento il Governo ha approvato un disegno di legge che mette al bando ricerca, produzione, importazione e commercializzazione del cibo sintetico (1). Ci appelliamo a rivedere questa posizione oscurantistica contro la ricerca biotech e questo settore in crescita di investimenti e di risultati.

Qui un nostro articolo che spiega il processo del cibo sintetico
 
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