La ricerca con le cellule staminali embrionali crea grandi speranze in campo medico, ma porta inevitabilmente alla distruzione dell'embrione. E' questo il punto di frizione con il concetto occidentale della dignita' umana, che da Kant in poi e' definibile in questo modo: la vita umana non dev'essere strumentalizzata. Quindi il conflitto va sanato. Ma poiche' non esistono conoscenze empiriche al riguardo, la risposta e ' affidata a un compromesso che dovra' scaturire dal confronto sociale.
La Fondazione SCIENCE et CITE' ha cercato di dare un contributo in questo senso, organizzando dibattiti in tutto il Paese. L'ultimo lo ha tenuto a Berna il 30 novembre. L'incontro ha messo in chiaro questo punto: benche' gli esperti abbiano gia' una loro posizione, il coinvolgimento dei cittadini e' appena avviato e dovra' proseguire ancora a lungo.
Charles Keiber, presidente della Fondazione, ha posto questi quesiti: quando ha inizio la vita? quando si puo' incominciare a parlare di dignita' umana? qual'e' la finalita' della scienza? Quali mezzi sono utilizzabili? come si regolamenta il progresso scientifico?
Una signora tra il pubblico ha proposto di fissare al quinto giorno dal concepimento l'inizio di una vita avente dignita' umana: in questo modo il conflitto sarebbe risolto.
E gli esperti? Da un lato ci sono gli scettici, che chiedono una moratoria fino a quando non sia stata fatta chiarezza tra la gente, e nel frattempo si potrebbe intensificare la ricerca con le cellule staminali adulte. Dall'altro ci sono i favorevoli, i quali sostengono che in una cornice di norme definite la ricerca dev'essere lasciata libera di operare poiche' l'utilizzo di specifiche ricerche e' possibile solo se si praticano; e se in futuro la Svizzera non mettera' a disposizione quelle terapie che derivano dalla ricerca con le cellule staminali embrionali, i pazienti le cercheranno altrove. Infine, l'auspicio della consigliera federale Liliane Chappuis: la ricerca sulle cellule staminali embrionali si faccia solo con finanziamenti statali e sotto controllo pubblico.