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Strisce pedonali 3D. Maggiore sicurezza?
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Articolo di Redazione
1 novembre 2017 11:44
 
 Un passaggio pedonale che da’ l’illusione di essere in tre dimensioni. E’ attivo in modo sperimentale in Francia, con dei precedenti in India e Belgio, a Cysoing (Nord), per far rallentare le autovetture vicino ad un scuola. “Un metodo di attrarre l’attenzione degli automobilisti, soprattutto perche’ si rendano conto che non hanno sempre comportamenti civici nei confronti dei pedoni”, spiega il Sindaco Banjamin Dumortier (destra), che e’ l’autore dell’iniziativa.
Un gioco di colori tra bianco, grigio e nero, visibile di notte, da’ un efetto a tre dimensioni, percettibile dai conducenti di veicoli. “Le abbiamo messe in un luogo strategico, vicino ad una scuola materna”, che potrebbe essere poi usato in modo piu’ diffuso nelle zone di questa cittadina di 5.000 abitanti in cui vige un limite di velocita’ di 30 Kmh.
Gli automobilisti si arrestano maggiormente? “Questa rimane una responsabilita’ dei singoli conduttori”, dice il Sindaco, che sottolinea come questa sia stata una buona occasione per riparlare di sicurezza. Secondo lui, li’ dove la velocita’ e’ piu’ elevata, i conducenti rischiano di sbattere, e questo grazie all’effetto sorpresa dovuto all’impressione di un ostacolo.
Due volte più costose rispetto alla marcatura tradizionale dell’asfalto
Secondo l’azienda che le ha realizzate, questo effetto di rilievo che deriva dall’associazione di diversi colori e linee volanti che disegnano delle ombre, come se fosse un "trompe l’oeil", dovrebbe responsabilizzare i conducenti e i pedoni. “Si vedono le cose in modo diverso”, dice Eric Vandoolaeghe, direttore generale di T1, del gruppo Helios, specializzato in manutenzione stradale specifica. Dopo che era stata loro rivolta una richiesta da parte dell’amministrazione, sono stati in grado di realizzarla nel giro di pochi giorni. Secondo lui, questi passaggi pedonali, due volte piu’ costosi rispetto a quelli classici, “dovrebbero moltiplicarsi ovunque”. Alcuni Comuni in Isère, in Bretagna, a Rouen e vicino a Bordeaux, hanno gia’ fatto sapere di essere interessati. “In India, i risultati sono piuttosto incoraggianti”. Ma al momento non si hanno ancora riscontri sull’efficacia da parte degli addetti alla sicurezza stradale.

(da un articolo del quotidiano Le Monde del 31/10/2017)
 
 
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