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Rottamazione multe e cassa facile. Firenze fa parte dell’Italietta
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31 gennaio 2023 8:46
 
Ha fatto bene il consiglio comunale a votare contro la rottamazione delle multe per violazione del codice della strada (1). La legalità va sempre rispettata, anche quando la si vìola e si viene chiamati a renderne conto. Sono i principi base della nostra convivenza.

Ma c’è un problema: altrettanto afflato di legalità il Comune non lo attua quando si tratta di fare cassa con le multe. E’ l’Italietta dei furbetti: quelli che reclamano doveri per gli altri e mai per sé, trasformando questi ultimi in propri diritti.

Parliamo delle multe seriali, quelle fatte in quantità enorme, che stanno rovinando intere famiglie, e che vengono comminate notificandole il più tardi possibile sì che il trasgressore non si accorga di esser tale e smetta di accumulare sanzioni.

Una politica messa consapevolmente in atto dall’amministrazione di Palazzo Vecchio che - anno 2022, - ha fatto il 400% in più di multe rispetto all’anno prima, e agli albori di questo 2023 sta continuando imperterrito.

Basterebbe farsi un giretto negli uffici della municipale e capire di quale dramma stiamo parlando. Decine e decine di cittadini che, con sempre decine e decine di multe, si aggirano per gli uffici chiedendo spiegazioni e, quando va bene, trovano qualcuno disponibile che dice loro di fare ricorso al prefetto (senza dire che il ricorso verrà bocciato e l’importo raddoppierà - 2).

I giudici a cui abbiamo cominciato a far ricorso ci danno ragione: “si ritiene che … non sia stata esercitata la funzione educativa della sanzione quanto piuttosto quella punitiva”. Ma è evidente che sono pochissime le persone che fanno ricorso: molti pagano entro 5 giorni con lo sconto del 30%, e la gran maggioranza non è informata di questa possibilità.

Ed ecco che il Comune che vota per la legalità contro la rottamazione è lo stesso che usa le multe per fare cassa. Gli appelli che abbiamo fatto per interventi che rimedino a queste scelte scellerate non hanno trovato eco (4). 

Pessimo concetto e pessima pratica della legalità da chi dovrebbe amministrarci per il bene comune.


NOTE
1 - qui le norme nazionali a cui il Comune ha deciso di non aderire
2 - nel linguaggio popolare questi consigli si chiamano “da canaglie”.
 
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