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Riscaldamento terrestre. Allarme ONU
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Articolo di Redazione
18 settembre 2021 11:12
 
Gli impegni presi dagli Stati firmatari dell'Accordo di Parigi stanno portando il mondo a un riscaldamento “catastrofico” di +2,7°C, molto lontano dall'obiettivo di 1,5°C auspicato per limitarne le ricadute distruttive. L’allarme arriva dall'ONU sei settimane prima della COP26. Il rapporto che valuta gli impegni nazionali di 191 paesi, pubblicato venerdì, "mostra che il mondo è su un percorso catastrofico verso + 2,7 ° C di riscaldamento", ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
L'accordo di Parigi mira a limitare questo riscaldamento ben al di sotto dei +2°C rispetto all'era preindustriale, se possibile +1,5°C. Ma "il mancato raggiungimento di questo obiettivo sarà misurato dal numero di morti e di mezzi di sussistenza distrutti", ha insistito Antonio Guterres, invitando tutti i governi a prendere impegni più ambiziosi.
In base all'accordo di Parigi, ogni paese doveva rivedere il proprio "contributo determinato a livello nazionale" (NDC) entro la fine del 2020. Ma al 30 luglio solo 113 paesi, che rappresentano meno della metà delle emissioni globali di gas serra (49%), avevano effettivamente presentato i loro impegni rivisti.
Con queste nuove promesse, le emissioni di questo gruppo di 113 Paesi, tra cui Stati Uniti e Ue, si ridurrebbero del 12% nel 2030 rispetto al 2010. Un "raggio di speranza" che però non mette in ombra il lato "oscuro" di questa foto, ha osservato la responsabile del clima delle Nazioni Unite Patricia Espinosa. "Nel complesso, i dati sulle emissioni di gas serra stanno andando nella direzione sbagliata", ha lamentato. Tenendo conto di tutti gli NDC - rivisti o meno - dei 191 paesi, le emissioni dovrebbero aumentare del 16% nel 2030 rispetto al 2010, mentre dovrebbero ridursi del 40% entro il 2030 per rimanere al di sotto di 1,5°C o 25% per 2 °C.
 
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