Rette Residenze sanitarie Assistenziali. Dietrofront del TAR Toscana, nuova azione in difesa degli utenti
Il 5 novembre prossimo al Tar Toscana si svolgera’ l’udienza di merito per tre cause sulle rette Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) in cui i parenti dei ricoverati (ultrasessantacinquenni non autosufficienti e portatori di handicap grave) chiedono il rimborso delle quote pagate ingiustamente. In passato il Tribunale aveva dato loro ragione ma questa volta i ricorrenti si trovano di fronte ad una sentenza diversa: secondo il nuovo orientamento i Comuni e le Rsa hanno il diritto di chiedere somme che esorbitano dai redditi del ricoverato, computandole rispetto ai redditi di svariati parenti e affini. Con sentenza dello scorso agosto, dopo numerosi provvedimenti positivi per gli utenti, e’ arrivato questo ribaltamento di giurisprudenza a 360 gradi.
La legge che disciplina l’Isee (indicatore della situazione economica equivalente), prevede che per il calcolo delle rette di degenza nelle Rsa per questi pazienti si consideri il solo reddito dell’assistito. Secondo il nuovo orientamento del Tar Toscana, tali norme, che prima erano precettive e immediatamente applicabili, diventano di mero indirizzo e inattuabili. Insomma -dice il Tar- la norma c’e’ ma non la si puo’ attuare perche’ non e’ stato emanato il Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) previsto dalla normativa come atto secondario di specificazione. Evidentemente, per il Tar non conta che ci sia una specifica volonta’ politica di non emanarlo e che da 10 anni i Comuni ne ostacolino l’approvazione! Ma la nostra battaglia continua, sia al Tar Toscana il prossimo 5 novembre, sia al Consiglio di Stato se sara’ necessario, organo che si e’ gia’ pronunciato (seppur per adesso in materia di sospensiva e non ancora in via definitiva) in modo favorevole agli utenti.
Di seguito pubblichiamo le memorie depositate in contrasto alla pronuncia dello scorso agosto.
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convenuto –
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convenuto –
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“trattasi di prescrizione immediatamente precettiva, che non necessita di disposizioni di dettaglio” (sentenza del 17 novembre 2008);
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“Già sotto il profilo letterale, il menzionato comma 2-ter presenta tutti i caratteri della norma di mero indirizzo” […] “obiettivo che lo stesso legislatore mostra dunque di non aver voluto realizzare direttamente“ (sentenza del 25 agosto 2009).
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“Né osta all’applicazione della norma in questione, la mancata adozione del DPCM previsto dal citato dlgs” (sentenza del 17 novembre 2008);
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“Ed è proprio tale previsione a rivelare, al di là di ogni dubbio residuo, l’efficacia non immediatamente precettiva della disposizione, che, ove fosse interpretata come auto-esecutiva pur in mancanza del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e, soprattutto, dell’intesa ad esso accessiva, violerebbe le prerogative costituzionalmente riconosciute a Regioni ed autonomie locali in una materia che certamente ne vede coinvolti gli interessi” (sentenza del 25 agosto 2009);
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“detto Regolamento, come in prosieguo si vedrà risulta erroneamente considerato dal Comune come il corpus normativo legittimante l’adottata determinazione” (sentenza del 17 novembre 2008);
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“ammissione dell’anziano presso una delle strutture pubbliche o convenzionate, ed alla cui concessione presiedono i criteri discrezionalmente stabiliti dal regolamento stesso, nei limiti delle disponibilità di bilancio” (sentenza del 25 agosto 2009);
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“Tali prestazioni sono a carico del Comune con eventuale compartecipazione dell’utente da prevedersi nei regolamenti comunali, con la possibilità, quindi, per il Comune di chiedere all’assistito un contributo percentuale sulla base della situazione economica dello stesso” (sentenza del 17 novembre 2008);
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“non può allora dubitarsi che l’intervento del Comune volto alla copertura, totale o parziale, della “quota sociale” della retta giornaliera di ricovero presso le RSA si atteggi come nei tradizionali termini del contributo o sovvenzione, […] atti di concessione del contributo comunale relativo alla parte non coperta: essi, cioè, stabiliscono – per differenza – la misura del contributo parziale concesso dal Comune” (sentenza del 25 agosto 2009);
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i signori … e … … vivevano in Firenze, Via ……..
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il signor … … viveva in …….