A proposito dei ‘ragazzi turbolenti’

Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato un articolo intitolato “Là dove vivono i ragazzi turbolenti”  tratto da un quotidiano tedesco. In questo articolo veniva sostanzialmente negata l’esistenza dell’ADHD, una “malattia inventata”, secondo gli autori.
Sia chiaro, l’ADHD esiste eccome! Come in altri casi (pillola abortiva, pillola del giorno dopo, cambiamenti climatici, ricerca scientifica sulle cellule staminali, vaccini, etc.), vi è uno scontro tra la comunità scientifica e soggetti che negano l’evidenza scientifica, spesso mascherando le proprie obiezioni morali e religiose con argomenti pseudo scientifici (magari citando qualche medico di base o pediatra) o presunte cospirazioni delle multinazionali farmaceutiche. Nel caso dell’Adhd, questi soggetti sono in buona parte legati a Scientology, che promuove una instancabile campagna mondiale contro qualsivoglia trattamento farmacologico e contro l’esistenza stessa di qualsivoglia malattia mentale.
Purtroppo, specialmente in un Paese come il nostro dove la ricerca scientifica è sottofinanziata e perfino dimenticata, dove la classe politica è generalmente ignorante, e la classe medica non sempre aggiornata, campagne come quella che nega l’esistenza dell’Adhd trovano terreno fertile. Con conseguenze devastanti per migliaia e migliaia di bambini che, non potendo accedere a trattamenti -ed infatti non sapendo neanche cosa sia l’Adhd- finiscono per abbandonare gli studi ed ogni aspirazione professionale, convinti dal mondo esterno di esser poco portati alle attività intellettuali.
Nessuno nega che vi possano essere casi di ipermedicazione. Anzi, è molto probabile che ve ne siano, come accade con quasi ogni trattamento (antibiotici, antidolorifici, etc.). Ma questo non è argomento valido per negare l’esistenza dell’Adhd, specialmente in Italia dove le lobby dell’antipsichiatria sono riuscite a limitare l’accesso al trattamento a poche centinaia di bambini.
Da qui in avanti, cercheremo di dare voce soprattutto alla comunità scientifica, come già abbiamo fatto su altri temi oggetto di scontro ideologico. Non perché chi nega l’esistenza dell’Adhd non abbia diritto a esprimersi, ma perché lo fa da decenni  monopolizzando il dibattito mediatico e, purtroppo, politico.
Per chi vuole informarsi sull’argomento:
1. Istituto Superiore di Sanità
2. Aifa
3. Aidai