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Obesità. Riabilitare i fast food?
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Articolo di Redazione
23 dicembre 2018 19:20
 
 L’epidemia di obesità che si è diffusa in tutto il mondo suscita ancora diverse questioni. Anche perché le iniziative organizzate un po’ ovunque, sotto l’egida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - ONU) o delle autorità sanitarie locali, non hanno dato i loro frutti e l’obesità continua a diffondersi.
I fast food sono spesso messi in discussione. Alcuni studi hanno prodotto risultati contraddittori nello specifico, e di recente uno studio condotto in Usa ha mostrato che l’obesità aumenta di più in una zona in cui l’apertura di ristoranti del tipo fast food è sotto controllo.
Per verificare se questo tipo di alimentazione fornisce un apporto energetico realmente maggiore rispetto a quello del cibo servito in altri ristoranti, un’équipe internazionale ha comparato i piatti più spesso ordinati negli altri ristoranti, analizzando le porzioni che via via vengono offerte. Lo studio è stato condotto parallelamente in diversi Paesi: Brasile, Cina, Finlandia, Ghana e India. Un totale di 223 piatti serviti in 111 ristoranti “classici” e fast food, e 10 piatti serviti in 5 mense finlandesi sono stati analizzati, e i risultati confrontati con i dati degli Stati Uniti.
Più calorie nei pasti dei ristoranti “classici”
Il contenuto energetico dei piatti ordinati ai fast food è significativamente inferiore a quello dei piatti serviti nei ristoranti “classici” in Brasile (34%), in Cina (46%) e in Usa (29%). Il peso delle porzioni di fast food in questi Paesi è molto significativamente inferiore a quello delle porzioni dei ristoranti, ma la densità energetica (Kcal/g) dei fast food è superiore in Brasile e inferiore in Cina rispetto ai piatti serviti nei ristoranti. La Cina è in effetti il solo Paese dove la densità energetica dei fast food è inferiore a quella dei fast food americani (44%) e anche il solo Paese dove i piatti dei ristoranti hanno una densità energetica inferiore a quella dei ristoranti americani (21%). In media, il contenuto energetico di una porzione è di 1317 Kcal per i piatti serviti nei ristoranti, e di 809 Kcal per i fast food. Si nota che il 3% dei piatti dei ristoranti contengono almeno 2000 Kcal per porzione, e questo si verifica in Ghana, in India e in Usa. Tuttavia, lo stesso piatto può contenere 2 volte più calorie in base al ristorate dove è preparato, anche nello stesso Paese! Infine, per ciò che concerne i piatti serviti nelle mense canadesi, essi hanno un contenuto energetico inferiore di circa il 25% rispetto a quello dei piatti di ristoranti e fast food.
Gli autori stimano, ad eccezione della Cina, che una donna sedentaria che mangiasse un piatto di un ristorante o di un fast food consumerebbe tra 70 e 120% dei propri bisogni energetici, senza contare le bevande, antipasti, dessert e altri snack. Essi ritengono che la cattiva reputazione dei fast food non è giustificata, visto che le porzioni servite nei ristoranti danno un apporto energetico maggiore.
Per cui, se ci si attiene a questo studio, per ridurre l’obesità, ci sono diverse opzioni possibili: ridurre le porzioni nei ristoranti, magiare piuttosto degli hamburger, o prepararsi dei piccoli piatti a casa propria. Ognuno deciderà secondo i propri gusti e la propria filosofia…

(articolo di Roseline Péluchon, pubblicato sulla rivista Jim.fr – Journal International de Médecine - del 17/12/2018)  
 
 
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