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Obesità. Educazione e informazione scolastica per combatterla
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5 novembre 2024 16:00
 
 
Dati Istat per il 2023 fanno sapere che l’obesità è in crescita. Sei milioni di persone con incrementi soprattutto fra i giovani.
Notizia che arriva in contemporanea con un’altra: un noto farmaco che va già a ruba nel mondo per combattere l’obesità, è ora arrivato in Italia.

Sembrano cronache del benessere che uccide. Mangi male e troppo, diventi obeso. Ecco il rimedio: un farmaco. Quindi: continua a mangiare (male) tanto un rimedio c’è sempre. E poi c’è il garante dell’infanzia e adolescenza che chiede di far calare i prezzi di frutta e verdura così i giovani le dovrebbero acquistare con più facilità. Non è certo un rimedio come il farmaco anti obesità, ma poco ci manca per approccio ed efficacia: demagogia e inutilità.

L’obesità è, alla radice,un fatto di cultura, che dovrebbe indurre autocontrollo e scelte consequenziali. Come si fa ad acculturare i giovani? La scuola è il luogo per eccellenza. Esistono nella scuola (tutta) lezioni di alimentazione e gastronomia? No. 

Certo, ci sono diversi istituti che vietano i distributori automatici di prodotti che molto inducono all’obesità…. ma gli studenti se li comprano lo stesso prima o dopo l’ingresso a scuola, indotti anche da un mercato pubblicitario martellante e accattivante.

Tutto questo si potrebbe combattere con cultura e informazione, prerogative dell’istruzione che, per far crescere l’amore verso se stessi (facendo ovviamente attenzione al narcisismo) ha bisogno di essere incentivata. La scuola per l’appunto.

Messaggio lanciato. Speriamo non segua il tormentato percorso dell’educazione civica.


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