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Lotta peste suina. Lombardia: 100 euro a chi abbatte un cinghiale femmina. Ritorno alla preistoria
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9 marzo 2023 14:01
 
Da cosa nasce cosa. Dopo il provvedimento del governo che, nella legge di bilancio ha aperto alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica ovunque (cinghiali compresi), anche in città e nelle aree protette, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto, ecco la Regione Lombardia: 100 euro a chi abbatte un cinghiale femmina e così, secondo loro, combattere la peste suina.

Sono quei provvedimenti che ci danno l'impressione di vivere in un Pianeta tornato alla preistoria, dove le logiche abituali della civiltà sono sostituite dal primordiale istinto dell’homo sapiens o meno che si fa giustizia da sé col convincimento che l’autogiustizia sia di per sé un metodo di convivenza contro i pericoli “improvvisi” e “inaspettati “ della natura.

Il provvedimento della regione Lombardia è il conseguente sbocco del principio annunciato dal legislatore nazionale. Logica che, portata alle estreme conseguenze, potrebbe anche giustificare l'abbattimento di umani contro la sovrappopolazione.

Politiche agricole e faunistiche che prevedano convivenza, organizzazione della stessa tra tutti gli esseri della natura? Sembra roba complicata, di un regime di civiltà ampiamente sperimentato nei secoli, ma abbandonato per tornare ai dettami e metodi dei nostri ancestrali progenitori.
Sicuramente è più semplice far fuori un essere vivente quando lo stesso dà fastidio a quelli che si presuppone siano più intelligenti di lui, ma è semplicità barbara, antiecologica, diseducativa che nasconde assenza di capacità di governo delle complessità.

 
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