Inflazione cresce meno.. ma non grazie al governo bensì all’Ue

Le stime Istat per l’inflazione di novembre indicano un calo dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua.  Una dinamica che viene giudicata positiva perché la crescita è minore rispetto al mese precedente (1,7%).

I prezzi comunque aumentano, anche se un po’ meno, ma una cosa è certa: la decelerazione non è dovuta alle politiche del governo, bensì a quelle dell’Unione Europea. Sono i beni energetici che danno il maggiore contributo alla decelerazione, beni i cui prezzi potrebbero essere determinati dal nostro governo se lo stesso avesse deciso di intervenire sul calo delle accise, ma non avendolo fatto l’unica decrescita di riferimento è il costo della materia prima, che non dipende dall’Italia ma dalle politiche Ue.

Non solo, ma tra le iniziative che il governo ritiene di maggior valore per il calo dei prezzi, il trimestre anti inflazione, siccome i prodotti che maggiormente ne sono coinvolti sono quelli del carrello della spesa, e questo carrello è comunque in crescita del 5,8% su base annua… ne deriva che, dove il governo si è direttamente impegnato ha contribuito a mantenere alti i prezzi. 

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 

CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA