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Idrolisi, compostaggio e cadaveri polverizzati per la nuova legge funeraria olandese
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Articolo di Redazione
25 dicembre 2018 20:43
 
 Una sepoltura non consiste solo nel seppellire un cadavere con dignità. Mentre i funerali sono di solito preparati, e ci sono quelli che li pianificano meticolosamente, la sepoltura presenta due modalità principali: a terra e con una bara, o mediante incenerimento. Non ci sono praticamente variazioni, e nei Paesi Bassi i liberali di sinistra, membri della coalizione di centro-destra al potere, sostengono che la legge funeraria del 1869 deve essere aggiornata: vogliono che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, si occupi dei desideri delle persone e riflettano gli ultimi progressi nel settore: dall'idrolisi alcalina, al compostaggio e alla cremazione del cadavere.
Monica den Boer, deputata liberale olandese che vuole modernizzare le sepolture, nella sua nota inviata al Parlamento indica che "sia la società che il settore funerario vogliono innovarsi". I parenti del defunto, perché "avere una maggiore capacità decisionale li aiuterà a superare il dolore". Con il supporto delle pompe funebri, d'altra parte, "una sepoltura sostenibile può essere garantita, senza emissioni di anidride carbonica, come accade quando si incenerisce, e ci sarà più spazio e meno bare". Nel 2017, 150.000 persone sono morte nei Paesi Bassi (ci sono 17 milioni di abitanti). Nel 2010, erano 135.000, secondo l'ufficio statistico centrale.
Tra le altre cose, den Boer propone di permettere "di mescolare le ceneri dei propri cari in una sola urna o di sepellirli insieme". Vuole accelerare le sepolture e le attività degli inceneritori, in modo che si possano svolgere dopo 20 ore dalla morte, e non 36, ??così come prevede la legge oggi in vigore. In questo modo, "tutte le religioni [in particolare ebrei e musulmani che seppelliscono i loro morti immediatamente] possono farlo senza chiedere, come fanno ora, un permesso speciale al Comune". Inoltre propone di "seppellire nel rispetto della natura, con vestiti e materiali biodegradabili". Ma le più sorprendenti sono altre tre modalità meno conosciute.
L'idrolisi alcalina come alternativa alla cremazione è la prima. La carcassa del cadavere viene posta in un cilindro di acciaio sotto pressione con una miscela di idrossido di potassio e acqua ad alte temperature. Circa due ore dopo, "ci sono solo le ossa che possono essere consegnate, in polvere, ai parenti, e si inseriscono in un'urna", dice den Boer. È legale in alcune località degli Stati Uniti e in Canada, ma non in Europa, perché il liquido che rimane dopo questo processo presenta dubbi ambientali. Nei Paesi Bassi, l'Organizzazione per la ricerca delle scienze applicate (TNO, nel suo acronimo in olandese), ha fatto sapere lo scorso giugno che queste acque "sono sterili, non c'è traccia di DNA umano e possono essere trattate come qualunque altro rifiuto del genere". Il 25% dei cittadini lo sceglierebbe, e due terzi auspicano che sia approvato questa legge, sostiene la deputata, sulla base dei dati di un sondaggio pubblicato nel 2017.
Den Boer propone quindi di continuare a studiare il compostaggio dei defunti, la loro decomposizione in modo naturale fino a quando rimane solo un humus che funge da fertilizzante. E infine, la criomazione, in cui il corpo è congelato e immerso in azoto liquido in una macchina. Si congela di nuovo e quando si cristallizza diventa fragile. Una volta polverizzato con l'aiuto di vibrazioni e liberato da impianti dentali o varie protesi, è sepolto in una scatola ecologica che degrada naturalmente.
Nulla di tutto ciò è possibile in questo momento nel Paese, ma "è ora di modernizzare la legge funeraria, il cui ultimo emendamento risale al 1991, in modo che il cittadino fornisca il suo apporto personale", conclude la deputata.

(articolo di Isabel Ferrer, pubblicato sul quotidiano El Pais de l25/12/2018)
 
 
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