testata ADUC
La guerra in Ucraina sta cambiando la scienza globale
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
30 luglio 2022 18:31
 
 Molte infrastrutture di ricerca sono state danneggiate nelle primissime fasi dell'invasione russa, e circa un quarto dei quasi 100 000 ricercatori dell'Ucraina sono fuggiti all'estero. In Russia, le collaborazioni con gli scienziati europei e statunitensi si sono affievolite sempre di più e le sanzioni imposte sullo spostamento delle merci hanno messo in difficoltà diversi laboratori. Il governo russo sta incoraggiando i suoi ricercatori a costruire nuove collaborazioni con Cina, India e Sudafrica, paesi che non hanno esplicitamente vietato i rapporti ufficiali con le istituzioni russe. Nel frattempo i giovani ricercatori russi stanno lasciando il paese.

I settori dove l'interruzione dei legami con la Russia potrebbe provocare i danni maggiori sono quelli della fisica delle alte energie e dell'astrofisica, due campi in cui la Russia è una vera e propria potenza globale, sia in termini di competenze che di investimenti.
La cooperazione scientifica è continuata indisturbata solo a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Anche la ricerca sul clima dell'Artico è in pericolo: metà del circolo polare artico è su territorio russo e anche se è possibile osservare alcuni fenomeni legati al cambiamento climatico, di cui la regione è una sentinella, da satellite, è necessario confermare le osservazioni con dati raccolti a terra. Presto i ricercatori russi potrebbero smettere di condividere questi dati con il resto della comunità scientifica internazionale.
Sul fronte dell'energia, la guerra potrebbe, nel lungo termine, accelerare la transizione verso fonti rinnovabili, ma allo stesso tempo minare la cooperazione internazionale necessaria per rispettare gli obiettivi dell'accordo di Parigi.

L'impatto della guerra sulla sicurezza alimentare è stato sottolineato dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, ma la necessità di riconfigurare le catene di approvvigionamento in questo settore potrebbe portare a un'accelerazione nella ricerca, per esempio, sull'uso più efficiente dei fertilizzanti [Nature]
(Scienzainrete)
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS