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La giustizia soccorre l’occupazione abusiva delle spiagge. Il caso Toscana
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10 febbraio 2023 10:11
 
 Al Tar Toscana pendono 140 ricorsi (1) depositati dai concessionari di stabilimenti balneari che si oppongono alla restituzione al demanio delle spiagge che occupano abusivamente da anni, in spregio alla direttiva europea Bolkestein che prevede l’assegnazione per gara. La vicenda è nota e appassiona tutti i difensori della nicchia elettorale di questo governo e non solo, La decisione legislativa non arriverà in tempi brevi: sulla questione pesa il voto di due giorni fa nelle commissioni bilancio e affari costituzionali, che dà il via libera alla proroga fino al 31 dicembre 2024 e concede cinque mesi in più per la delega sulla mappatura delle spiagge (l'alchimia che i governi si sono inventati per prendere tempo, far passare le scadenze elettorali, prendere i voti di questi abusivi continuando a promettere l’impossibile).

La giustizia amministrativa toscana, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario fa sapere di aver deciso di dare una mano agli abusivi: “Le udienze non sono state fissate perché la voce si rincorreva da tempo ma se decidessimo ora questa cause sarebbero sentenze inutil”, dice il presidente Roberto Pupilella (1): meglio il nulla che non sentenze che avrebbero potuto respingere i ricorsi e dare ragione alla Bolkestein, smentendo le ragioni del legislatore. Alla faccia della separazione dei poteri che, in questo caso, si manifesta come uno che dà una mano all’altro. 

Questo significa che, approvata la proroga in Parlamento, nessun richiamo al diritto/dovere da parte della giustizia, per le prossime stagioni 2023/2024, gli abusivi continueranno, con legittimità nazionale e non europea (a quando le multe, che pagheremo tutti noi contribuenti?) a far pagare gli ombrelloni e le sdraio a prezzi stellari, avendo bloccato qualunque concorrenza che, come è noto a tutti, fa calare i prezzi e aumenta la qualità.

Pagano i consumatori, paga il buon diritto, paga la legalità, tutto verso lo sfascio di istituzioni e fiducia che, al momento, si esprime con l’abbandono della partecipazione elettorale e non solo, l'aumento dell’evasione fiscale, e la consegna ai nostri figli di una società, una giustizia ed un’economia in putrefazione.

1 - Corriere della Sera del 10/02/2023
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