I gatti hanno la reputazione di essere indipendenti. Distanti, anche, a volte. Ma forse dobbiamo parte di questo comportamento selvaggio al fatto che non sappiamo come comunicare con loro. I ricercatori del laboratorio Ethology Cognition Development dell'Università di Parigi Nanterre hanno voluto saperne di più. Per fare questo, hanno analizzato il comportamento di dodici gatti che vivono in casa.

Per rompere il ghiaccio, i ricercatori hanno provato quattro diversi approcci. L'approccio vocale consisteva nel chiamare i gatti con un caratteristico piccolo suono di bacio che normalmente attirerebbe l'attenzione di un gatto. L'approccio gestuale consisteva nel raggiungere il gatto e alternativamente guardarlo e poi guardare il terreno, un metodo suggerito da uno studio precedente. L'approccio misto ha mescolato l'approccio vocale e l'approccio gestuale. L'approccio di "controllo" consisteva nello sperimentatore che rimaneva fermo e senza parole, senza guardare i gatti.

Il suono, non così importante
Quale di questi approcci ritieni sia stato il più efficace? I ricercatori avevano scommesso sull'approccio vocale. Sette gatti hanno risposto. Non male. Ma solo uno in più rispetto all'approccio del "controllo". Mentre dieci gatti hanno risposto all'approccio gestuale.

I ricercatori hanno anche notato che più gatti iniziano a scodinzolare di fronte a uno sperimentatore sconosciuto che adotta l'approccio del "controllo". Come se fossero messi a disagio da questa mancanza di attenzione da parte degli umani. Ma forse la cosa più sorprendente è che anche i gatti scodinzolano più in una situazione di avvicinamento vocale che in una situazione di avvicinamento gestuale o misto. Un'ulteriore prova che probabilmente abbiamo ancora molto da imparare sulle preferenze comunicative dei nostri amici gatti. CHI PAGA ADUC
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