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Fecondazione assistita? Davanti alla mamma mi vergogno...
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Articolo di Massimo Lensi
30 aprile 2002 21:01
 
I Nuclei antisofisticazione dei carabinieri hanno recentemente sottoposto ad indagini 260 Centri di fecondazione assistita rilevando 33 infrazioni, offrendo cosi' la possibilita' al ministro Sirchia di denunciare gli spazi di "liberta' eccessivi" e auspicare la pronta approvazione di una legge di regolamentazione in materia. Il proibizionismo di Girolamo Sirchia confonde un po' le acque, ma lascia una chiara traccia di analisi per il legislatore. Quando, come in questa occasione, il dibattito nel Paese rischia di scavalcare quello parlamentare, il richiamo savonarolesco del ministro si mescola consapevolmente o meno con l'ignoranza e le paure popolari. Quante volte siamo stati messi in guardia dai pericoli degli esperimenti dei Frankestein di turno e degli "adulteri bianchi" della fecondazione eterologa che turbano il sonno del deputato di Forza Italia Angelo Sanza? E quante volte siamo stati cullati dagli alti valori della difesa della vita fin dal suo concepimento, della "generazione naturale" del Cardinal Tettamanzi, e della Moral Majority? Quante voci e quanta disinformazione per l'utente della sanita' in Italia. In una selva di concetti apparentemente astratti quali embrione congelato, utero in affitto, donazione di ovulo, fecondazione in provetta, inseminazione eterologa, ci si perde, si confondono notizie ed opinioni ed alla fine si viene condannati per liberta' "eccessiva". Silver, l'autore del famoso fumetto Lupo Alberto, in una striscia apparsa sul Corriere Salute del 28 aprile fa dire a Carmelo rivolto alla fidanzata Carmela "Dobbiamo fare la fecondazione assistita" che cosi' risponde " ... davanti alla mamma mi vergogno...".

La legge dall'inquietante nome di "Procreazione Medicalmente Assistita" e' in procinto di essere approvata dal Parlamento. Una legge di compromesso, come e' naturale, si dice, su questi argomenti. Una regolamentazione che rispecchia il divario di opinioni, definita pragmaticamente dalla Chiesa "la legge migliore possibile". Un provvedimento, si dice sempre, che rispetta la liberta' di coscienza di tutti. Di chi, ci chiediamo? Forse quella di Ruini e di Sodano, di Sirchia e di Umberto Bossi o di una sinistra tagliata trasversalmente dalla dottrina della Chiesa. Non certo della gente, delle coppie sterili, finanche quella dello Stato laico, sempre in affannosa corsa per evitare di incorrere nei pericoli delle liberta' eccessive. Il "fratello embrione" sfonda a destra e a sinistra e si adopera velocemente per deviare il laico corso del dibattito, che altrimenti tracimerebbe dalle coscienze individuali di uomini e donne, cattolici e non, la cui unica volonta' e' decidere autonomamente -quale liberta' eccessiva!- della propria vita, in tutti i suoi aspetti, dalla fecondazione fino all'eutanasia. Si approva la legge, si festeggia l'anestetico effetto ideologico, si chiude il disdicevole dibattito e si passa ad altro.

La storia ci insegna invece che laddove si vieta, di nascosto, in modo semi-clandestino, le sperimentazioni vanno avanti. E che in altri Paesi meno impantanati dai pericoli delle "liberta' eccessive", i protocolli di studio e le regolamentazioni vigenti si intrattengono in problemi differenti da quelli italiani. Provvedimenti che vanno nella direzione di governare, e non limitare con leggi ideologiche, il fenomeno e che forniscono soluzioni alle coppie sterili con l'obiettivo della scelta informata e consapevole. Succede in Gran Bretagna, negli stessi USA della Moral Majority, ed in tanti altri Paesi dove la rassegnazione ideologica non si e' ancora impadronita della realta'. In Italia invece vince lo Stato etico, che depone in una bara la vera fecondazione assistita e da' il via al "turismo procreativo", a quel mercato nero dell'embrione che ci rilancia nella classifica del medioevo del laicismo. La condizione strumentale dell'etica dello Stato e il cosiddetto dibattito a struttura binaria, politico e scientifico, ampliano ancora di piu' il divario tra soluzione del problema e statistiche.
Sara', speriamo, compito della comunita' scientifica e delle associazioni di medici e malati far sentire ora la propria voce, cosi' come il cittadino, in preda forse alla febbre delle liberta' eccessive, dovra' riflettere sullo stato dei suoi diritti costituzionali. L'etica fermera' la scienza, non gli avventurieri, il mercato clandestino e gli esperimenti nascosti. Lo Stato deve governare un fenomeno nella sua complessita', non limitarlo ideologicamente.
Michael E. Parris nel suo libro "L'eta' dell'ansia" ci fa sorridere e allo stesso tempo rabbrividire con una folgorante citazione dell'avventuriero Al Capone: "ho sempre pensato che sia un'opera di bene dare alla gente liquori decenti e giochi d'azzardo onesti".
 
 
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