Droghe. La riduzione del danno a Nantes-Francia

Più pipe da crack, meno siringhe. Nei locali di boulevard de Launay, a Nantes, i fumatori di crack hanno preso il posto di coloro che si iniettano l’eroina nel sangue (le siringhe ormai vengono fornite nelle farmacie).
Questa è una tendenza molto chiara, notata dagli operatori del Centro di accoglienza e supporto per la riduzione del rischio per i tossicodipendenti (Caarud). Qui i “cracker” possono raccogliere pipe per “farsi” con questa droga dai potenti effetti.

Caarud, un luogo per incentivare il consumo? “No, è un centro di riduzione dei rischi”, spiega Gurvan Le Bourhis, responsabile del progetto. Senza di noi, queste persone avrebbero comunque usato le loro droghe. Potrebbero anche farlo in condizioni igieniche migliori. Ad esempio, per produrre il crack viene fornito il bicarbonato di sodio, anziché l’ammoniaca. Ci sembra meno pericoloso. Donare attrezzature pulite costa meno alla società che curare i malati di epatite.”

50 euro al grammo
Il calo del prezzo della cocaina e la sua abbondanza sono le principali spiegazioni di questa esplosione dei consumi. “A Nantes un grammo costa 50 euro”, osserva Gurvan Le Bourhis. Vent’anni prima il prezzo era salito a 120, addirittura 150 euro.”
Le équipe di Caarud accolgono le persone più malmesse, “ma non bisogna lasciarsi ingannare, questa droga riguarda tutti gli strati della società”.

Effetti avversi e rischi cardiaci
Stéphane, che ha trascorso quarantasei anni nel mondo degli stupefacenti prima di uscirne, è d’accordo: “Il crack provoca uno sballo molto ricercato, molto più forte della cocaina. Non volevo crederci, ma basta una volta per restare completamente affascinati.”
“È molto più intenso il modo in cui consumi questa droga. Raggiunge il cervello in otto secondi», aggiunge Gurvan Le Bourhis. Il corollario è la salute: «Fa molti danni», osserva il responsabile dei lavori. Desocializziamo più rapidamente che con la cocaina.”
A Caarud anche i tossicodipendenti trovano consigli: “Spieghiamo loro come preparare una dose. Mangiare prima, idratarsi, fumare in presenza di altre persone in caso di preoccupazione. Perché ci sono effetti collaterali e rischi cardiaci. ” Ma l’assistente sociale ammette: “Queste persone cercano questo effetto di spinta. Quindi non sono tutti sensibili a ciò che diciamo loro.”

(K.G. su Ouest France del 14/04/2024)

 

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