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Droghe illegali. Il Governo non si informa e spara cazzate
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14 dicembre 2022 11:55
 
Il sottosegretario Alfredo Mantovano, con delega alle politiche sulle droghe, ha fatto un pessimo esordio nella materia affidatagli. Ha sparato cazzate. Il clou di questa sparata è l'affermazione: “In Paesi nei quali la legalizzazione è diventata legge l’emergenza ha una consistenza drammatica”.

Se un’autorità investita di così importante responsabilità esordisce in questo modo, c'è poco da discutere. Quasi tutti gli Usa, Canada, Uruguay e tutti quei Paesi, anche europei (il primo per ora è Malta, seguito a ruota dal Lussemburgo), che stanno facendo una transizione alla legalizzazione, dimostrano esattamente il contrario. Non sono dati nascosti, per gli addetti ai lavori, raccolti da antiproibizionisti incalliti, ma istituzionali, di parti politiche che non sono né di destra né di sinistra e tantomeno che si fanno di stupefacenti al punto tale da perdere il senno umano e istituzionale. Sono tutti rapporti e considerazioni ufficiali. Ricerche scientifiche, dati statistici che fanno ragionare anche i più scettici (per esempio i Repubblicani Usa).

E’ evidente, purtroppo, che il nostro sottosegretario non ha intenzione di affrontare la questione nei termini drammatici che, al contrario di quello che lui sostiene, sono frutto proprio del proibizionismo, con in primo piano la gestione dei traffici da parte della malavita internazionale, con ai primi posti le mafie italiane.

Si discute male con soggetti istituzionali di tal livello e portata. Negare l’evidenza, accedandosi di ideologia, è metodo dei soggetti e regimi autoritari e violenti.

 
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