Condominio e coronavirus. Per non restare fermi e in attesa: Interrogazione alla Camera dei Deputati

 Negli scorsi giorni abbiamo messo in evidenza una serie di criticità che l’emergenza coronavirus ha portato in relazione alla gestione collettiva che caratterizza il condominio, nonché i limiti posti all’attività dell’amministratore ed in generale a forme di riunione d’ogni genere.
Tutto ciò rischia di avere riflessi negativi sulla gestione medesima del condominio, nonché sull’accesso e la prosecuzione dell’attività di amministratore.
In considerazione di ciò, ci chiedevamo se non fosse opportuno anche in sede di conversione dei vari decreti fin qui emanati ovvero in uno dei prossimi, di emanare una serie di norme che potessero essere utili in relazione all’emergenza e per il futuro.

Abbiamo così proposto delle possibili soluzioni, queste:
– poteri eccezionali per l’amministratore, in relazione alla gestione ordinaria, che sostituiscano quelli assembleari in relazione ai preventivi;
– proroga del termine per la presentazione dei rendiconti e/o auto-validazione mediante certificazione e deposito telematico presso il tribunale o il comune in caso di rendiconti sovrapponibili ai preventivi in quanto a voci di spesa ed anche se lo scostamento, a parità di voci, non superi il 5% dell’importo massimo preventivato;
– modalità di riunione a distanza, affiancandole alle ordinarie e modalità di voto per corrispondenza;
– incentivazione alla delega a partecipare all’assemblea, con eliminazione di ogni limite legislativo e regolamentare per tutta la durata dell’emergenza;
– modifiche alle regole della formazione degli amministratori, prevedendo la regolarità della formazione a distanza anche in relazione all’esame;
– norme ad hoc per i debiti tanto nei rapporti interni, quanto in relazione ai debiti verso fornitori;
– snellimento delle procedure di recupero del credito.
Anche sulla scorta di queste proposte, su nostra sollecirazione il deputato on. Riccardo Magi ha presentato interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Giustizia, per quanto di competenza, al fine di conoscere quali siano le intenzioni del Governo in materia.

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Testo dell’interrogazione presentata dall’on. Riccardo Magi
Coronavirus e criticità nella gestione del condominio
premesso che:
l’emergenza Covid 19 ha avuto notevole impatto anche sulla normale gestione del condominio;
in conseguenza è sostanzialmente bloccata l’attività delle assemblee (allo stato attuale le norme non ne consentono lo svolgimento a distanza) e l’amministratore ha subito forti limitazioni in nella sua attività conseguenza del d.p.c.m. 22 marzo 2020;
lo stesso accesso all’attività di amministratore condominiale, nonché la possibilità per quelli in attività di adempiere compiutamente agli obblighi di aggiornamento sono bloccati per impossibilità di tenere esami in sede (art. 5 d.m. n. 140/2014);
per molte attività collettive (vedasi assemblee di associazioni, società) il decreto Cura Italia ha previsto modalità di svolgimento e partecipazione a distanza (on-line o voto per corrispondenza);
per gli esami di maturità, nonché per le sedute di laurea ed altra attività didattica è prevista la possibilità di tenere verifiche e discussioni a distanza;
sarebbe opportuno anche valutare le seguenti misure:
presentazione dei rendiconti e/o auto-validazione mediante certificazione;
norme ad hoc per i debiti dei condòmini e del condominio verso i fornitori e snellimento delle procedure di recupero del credito;
incentivazione di deleghe a partecipare all’assemblea, con eliminazione di ogni limite legislativo e regolamentare per tutta la durata dell’emergenza al fine di evitare assembramenti e nonché partecipazione a distanza;
poteri eccezionali per l’amministratore, in relazione alla gestione ordinaria, che sostituiscano quelli assembleari in relazione ai preventivi per tutta la fase dell’emergenza, volti a garantire la migliore gestione delle parti comuni dell’edificio.
per sapere:
quali siano, allo stato attuale, gli intendimenti del governo rispetto alla possibilità di prevedere modifiche normative anche in relazione agli specifici punti sollevati e se s’intendono prendere iniziative in tal senso.