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Cannabis terapeutica. Il business dell'ex-premier israeliano Barak
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Articolo di Redazione
26 settembre 2018 9:56
 
 A Gerusalemme, la via Galfour -dove ha la residenza il primo ministro- porta a tutto. Nel caso di Ehud Barak, alla presidenza di una compagnia specializzata in cannabis terapeutica. Martedì 25 settembre, l’azienda israeliana biomedica InterCure ha annunciato la nomina dell’ex-primo ministro laburista (al potere tra il 1999 e il 2001) alla carica di “acting chairman”, incaricato dello sviluppo dell’azienda a livello internazionale. Una riconversione inattesa: questi ultimi mesi, Ehud Barak, che si è fatto crescere una rigogliosa barba come un vecchio saggio, aveva soprattutto fatto prevedere un suo ritorno in politica, attirando l’attenzione degli importatori attraverso alcuni canali tv. Poco dopo la settimana scorsa, era tornato sulle cronache prevedendo una fine “alla Ceausescu” di Benjamin Netanyahu, il primo ministro in carica. Il Likud aveva risposto facendo notare che si trattava di un appello alla morte.
Stock-options
Secondo un comunicato di InterCure (che dovrà essere ribattezzata Canndoc Pharma dopo il suo prossimo ingresso nel Nasdaq). Barak dedicherà mensilmente 40 ore del suo tempo alla compagnia per uno stipendio di 10.000 dollari, oltre al 5% della società in stock-options. Già un buon affare: le azioni di InterCure alla Borsa di Tel Aviv sono salite dopo la sua nomina.
Da un decennio, Israele è all’avanguardia della ricerca medica a base di cannabis, essenzialmente per il trattamento dell’autismo, dell’Alzheimer e delle sindromi post-traumatiche. Per quanto riguarda il suo consumo ricreativo, la cannabis dovrebbe essere parzialmente depenalizzata all’inizio del 2019, dopo un voto in merito da parte della Knesset. Ma già ora, è normale vedere dei consumatori che fanno uso di cannabis sulle terrazze di Tel Aviv, e le autorità in genere si mostrano riottose ad intervenire.
“La cannabis medica ha dimostrato la sua capacità per migliorare la vita di numerosi pazienti nel mondo intero, e sempre più nei Paesi occidentali la adottano e la riconoscono come un prodotto medico legale”, ha dichiarato Ehud Barak, da lungo tempo conosciuto come uno dei militari più decorati dello Stato ebreo, giustificando in questo modo questo suo nuovo capitolo professionale.
In base ad un recente studio dell’ONU, il mercato della cannabis terapeutica dovrebbe muovere 150 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio.

(articolo di Guillame Gendron, corrispondente da Tel Aviv per il quotidiano Libération. Articolo pubblicato il 26/09/2018)
 
 
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