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Cannabis legale. Visita in un negozio del Canada
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Articolo di Redazione
25 ottobre 2018 11:24
 
 Il Canada ha attirato l'attenzione di tutto il mondo il 17 ottobre. Non per alcuni calzini fosforescenti del primo ministro Justin Trudeau o per una nuova escalation commerciale con la Casa Bianca. Il motivo è stato la legalizzazione della cannabis ricreativa, che è entrata in vigore in tutto il suo territorio.
Si tratta di una normativa che regola la produzione, la vendita e il consumo per uso ricreativo (la cannabis terapeutica è stata legalizzata nel 2001), non quindi un'autorizzazione a fare tutto quello che si vuole con l’erba. Che non si può trovare neanche al supermercato all'angolo. Mi reco in uno dei negozi dove si può comprare la cannabis legalmente a Montreal per vedere come si vive pochi giorni dopo l'entrata in vigore, quando le telecamere dei canali TV internazionali sono sparite.

Code di diverse ore
"Il prodotto che volevo acquistare è esaurito su Internet. Ecco perché vengo al negozio", dice Karine, una ventitreenne di Montreal che sta in fila mentre accende una sigaretta dietro l’altra. Karine fuma tabacco biondo, anche se qualche altra persona nella fila ha tra le labbra un canna. Non c'è nessun disordine o facce preoccupate.
Il negozio online SQDC, accessibile solo dal Canada, offre 68 prodotti, ma molti di questi sono esauriti. È meglio fare acquisti in uno dei 12 stabilimenti che hanno aperto le loro porte nella provincia; tre si trovano a Montreal.
Questa filiale si trova a nord di Montreal, di fronte a un centro commerciale molto frequentato. Il giorno della legalizzazione ha dovuto aspettare più di tre ore per entrare nel negozio. Frédéric, 25 anni, viene da Sherbrooke (circa 150 chilometri da Montreal): "La verità è che ho fumato marijuana due o tre volte nella mia vita. Sono qui per curiosità".

Coltivata in Canada
Un'ora e dieci minuti dopo, è ora di entrare nel negozio. Un agente di sicurezza chiede un documento di identità alle persone che hanno il volto di un adolescente (in Quebec e in Alberta devi avere più di 18 anni, mentre nel resto del Paese oltre 19). Poi un altro agente indica la strada per una seconda stanza. Sembra più una farmacia che un negozio di liquori. La decorazione è sobria e i prodotti sono riposti su scaffali accessibili solo ai dipendenti. Esistono schermate in cui vengono proiettate informazioni sulla varietà dell'erba (sativa, indica, ibrida), sul prezzo, sulla società di produzione e sui livelli di THC e CBD.
La legge consente l'acquisto di erba secca, pacchetti di sigarette, oli, pillole e spray per via orale. Il governo federale sta valutando la possibilità di autorizzare la vendita di prodotti alimentari e resine l'anno prossimo. Secondo i dati del SQDC, circa 30.000 transazioni web sono state effettuate il primo giorno della legalizzazione.
Ci sono molti scaffali, ma molti sono completamente vuoti. Le vendite hanno superato le aspettative, quindi le aziende di produzione lavorano instancabilmente per distribuire l'erba nel più breve tempo possibile. Isabelle Robillard, portavoce di Hexo, l'azienda con la più grande presenza nei negozi del Quebec, ha dichiarato al quotidiano La Presse: "La domanda è stata tre volte più alta del previsto nei primi giorni della legalizzazione". Un manifesto fa sapere che tutta la marijuana venduta legalmente è stata coltivata in Canada.

Un'attenzione personalizzata
Una donna sulla cinquantina chiede al banco un olio di cannabis. "E’ finito", risponde un dipendente, sottolineando che è rimasta solo una marca di pacchetti di sigarette. Cosa è conveniente comprare? Il dipendente fa alcune domande sì da poter dispensare delle raccomandazioni, in base alla potenza richiesta, alle abitudini di consumo e al budget. È il momento di scegliere: 3,5 grammi di Helios Flower per 20 dollari canadesi (circa 13 euro). Il prodotto - erba secca - ha il 19% di THC (tetraidrocannabinolo, il principale agente psicoattivo della cannabis) e lo 0,07% di CBD (cannabidiolo, il componente principale della pianta e non psicoattivo).
Il dipendente chiede se il pagamento sarà in contanti o con una carta. La marijuana è in un barattolo di plastica protetto da una scatola di cartone. Viene consegnato in un sacchetto di carta, insieme alla fattura e ad un opuscolo con informazioni generali sull'uso di cannabis. La bottiglia ha un'etichetta - simile a quella che appare sui pacchetti di tabacco - dove si legge che consumare l'erba in giovane età aumenta il rischio di dipendenza. La fattura indica che 1,74 dollari in tasse saranno per il Quebec e 0,87 per la città di Ottawa (nfr.: la capitale federale)

Dove si può fumare?
Sicuramente qualcuno sta già pensando di lanciare un'applicazione per dispositivi mobili che mostri dove può essere consumata l’erba. Il motivo è che ogni governo provinciale e municipale decide dove è possibile farlo. Molti si sono rifatti alle norme relative al tabacco (autorizzare in luoghi pubblici all'aperto, anche se lontani da scuole e ospedali), ma altri hanno optato per politiche più restrittive. Inoltre, i proprietari possono stabilire che i loro inquilini non si facciano canne all'interno di case o appartamenti. "Era più facile fumare erba quando era illegale", dice Assan, un cliente di 42 anni.


Justin Trudeau ha motivato la legalizzazione principalmente per due motivi: proteggere i giovani da una sostanza che presenta dei rischi e combattere il mercato nero. Alcuni esperti criticano il fatto che le informazioni diffuse alla popolazione sono state scarse (ad esempio, non tutte le famiglie hanno ricevuto gli opuscoli informativi via posta e radio e televisioni ne parlano poco).
Da parte sua, il governo federale ha fatto notare che l'obiettivo è, per il primo anno, di eliminare dal crimine organizzato il 50% del mercato della cannabis. Sembra un obiettivo ambizioso se si prende atto dei problemi di approvvigionamento nei negozi anche online; anche dai numeri diffusi dagli analisti: la domanda annua varia tra 611 e 773 tonnellate.
Tuttavia, l'opinione generale è che occorre far passare un po’ di tempo prima di trarre conclusioni precise, visto che l’applicazione della normativa è in via sperimentale. Nel frattempo, la vita in Canada (almeno a Montreal) non è cambiata radicalmente dopo la legalizzazione. L'atmosfera è di celebrazione e dubbio, ma non di terrore. C’è odore di marijuana in alcuni parchi e strade; lo stesso odore che si percepiva mesi o anni fa.

(articolo di Jaime Porras Ferreyra, pubblicato sul quotidiano El Pais del 25/10/2018)
 
 
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